lumi
L’acqua è trasparente, incolore, mentre la neve, pur essendo fatta di acqua, è bianca. Perché? Perché ogni raggio di luce che attraversa i cristalli restituisce tanti colori e ai nostri occhi arriva …la somma ..il bianco, per entrare poi più profondo….nella mente e nel corpo…
Vedi fiocchi di neve sui rami degli alberi. Vedi migliaia di cristalli di fronte ai tuoi occhi…bianco…puro…uno spazio angelico del quale siamo chiamati a far parte anche noi.. stiamo camminando forse in una fiaba..
Ora, a questo punto, ascolti ciò che è la razione o meglio i sentimenti? O entrambi .. ovviamente basandoti sull'idea che si può fare la differenza tra loro e ancora, .. di dare coscienza alle emozioni, che la razione riconosce come parte di te. Oppure, non si può nemmeno dire che ci sia differenza tra loro, no?
Come la neve che tocchi… una materia incantevole, dolce, ondeggiante, leggera che possiede il segreto di ridare al cuore la gioia infantile che gli anni ti hanno fatto trascurarla.
Lo spettacolo del candore della neve continua, i colori si eclissano lasciando la scena alle tonalità del bianco, magnifico…solo bianco ovunque ed, anche noi, catturati da questa magia, siamo invasi da essa, sin quando l’anima si ricopre d'innocenza e di purezza.
grandemago
Dopo una fresca nevicata la speranza è sempre quella.....di trovare la pista battuta!
Si, le ciaspole stanno attaccate agli zaini, ma per quanto mi riguarda preferirei non doverle usare. Ogni ammennicolo applicato ai piedi limita il mio senso di liberta (se mi fosse concesso di librarmi leggero nella polvere bianca sarebbe un altro discorso...).
Siamo al parcheggio, e mentre svogliati consumiamo il rito della vestizione arrivano altri escursionisti.
Nessuno ha fretta.....tutti temporeggiano....la sindrome del purosangue per oggi è sopita.
Ci si studia....con lentezza entriamo al bar per un caffè.....tutti aspettano qualcuno che faccia la prima mossa.
Partiamo per primi, ma strategicamente troviamo subito il modo di farci superare da tutti....
Le ciaspole per ora rimarranno saldamente al loro posto!
Superato il rifugio Nicola puntiamo il Sodadura, ma giunti al “saltino” decido di tornare: quei due passi da fare poi in discesa non mi piacciono......sono solo due passi, ma bastano per cambiarti il destino e trovarti al lunedi a chiederti col senno di poi “ma come è successo....era facile......”
Meglio il senno di “prima”!!!
Con grande disappunto dei 2/5 della truppa (non faccio nomi) scendiamo al rifugio Cazzaniga, dove crogiolandoci al sole consumiamo il meritato pasto con cazzeggio annesso.
Scendiamo dal vallone dei Campelli, nel suo piccolo un ambiente alla “Jack London”, dove anche le ciaspole hanno ragione di esistere e di essere usate.
Al tramonto siamo giù....ce l’abbiamo messa tutta per godercela con calma e ci siamo riusciti!
Aldo, Graziella, Luminita, Francesca, Paolo
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