Cima di Piazzo (2057m) e Sodadura (2020m) invernale da Moggio
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Oggi è stata la giornata del traffico-code-ingorghi-ritardi, il peggio del peggio che potesse capitare. La meta iniziale era il Canalone dei Camosci sullo Zuccone Campelli, nulla di difficile ma comunque di una certa qualità, da affrontare con ramponi e picca. Raggiunto Barzio abbiamo trovato mezzo mondo di sciatori (cosa ci facevano tutti li??? forse per uno snowboard contest) e insomma.. non abbiamo trovato un posteggio che sia uno!!! dietro-front............. Grignone?? che palle, appena fatto.... Grignetta??? ancora...?? e allora andiamo di Sodadura!! una ripassata veloce dell'itinerario su internet e in pochi minuti parcheggiamo (anche qui a fatica) a Moggio... infinità di sciatori anche qui...
Si lascia la macchina in uno dei tanti posteggi di Moggio Q875 (ce ne sono vicino alla funivia e anche oltre, se non sono pieni come oggi...). Trovata (per caso) via Roncaiolo ecco anche le indicazioni dei sentieri. Il sentiero è il 24 da seguire fino ai Piani di Artavaggio.
La prima mezz'ora è abbastanza noiosa su ampia mulattiera. Ci imbattiamo nella prima neve attorno a Q1100 e gradualmente, dal non vedere nessuno, ci troviamo a superare decine e decine di camminatori. Ma allora anche questa è una via molto battuta in inverno! La zona è in ombra e in molti optano per ramponarsi già a Q1200. Noi sentiamo ancora il grip buono e tiriamo avanti.
In circa 1h15' siamo ai Piani di Artavaggio Q1600. Siamo impressionati dalla quantità di gente presente, centinaia e centinaia di persone!! Comunque c'è spazio e divertimento per tutti! e poi la giornata di oggi è spettacolare. Dopo una breve pausa al Rifugio Sassi Castelli risaliamo seguendo le decine di persone presenti in direzione del Rifugio Nicola (per ora dobbiamo ancora capire la morfologia della zona e scegliere quale cima percorrere prima, se la Cima di Piazzo o il Sodadura).
Raggiunto il Rifugio Nicola Q1870 puntiamo quindi alla Cima di Piazzo. La neve è solida e optiamo per risalire un ripido costone sulla destra (già battuto), anzichè fare la salita normale. Faticoso ma divertente e a tratti aereo. Raggiunta la Cima di Piazzo Q2057 in circa 2h45' optiamo per non fermarci e scendere veloci per risalire il Sodadura. Tempo di discesa in corsa 6 minuti!!
Il sodadura ( cresta NW) è tutt'altra cosa, ripido, a tratti molto aereo. Divertentissimo. Nel passaggio chiave (2-3m esposti e scivolosi) decido di ramponarmi per sicurezza, ma non è necessario (dipende dalla neve). Raggiunta la cima del Sodadura Q2010 ci gustiamo la pausa pranzo con un gran panorama.
Scendiamo poi dalla cresta SW, meno aerea e più larga ma con un breve tratto di 3-4m molto verticale. Da qui in pochi minuti siamo al Rifugio Sassi Castelli per una fetta di crostata e una birra.
Dal rifugio poi, in circa 1h10' scendiamo di corsa fino al parcheggio della funivia per un sentiero diretto (abbiamo sbagliato bivio) ma ciò ha consentito una permanenza su neve maggiore e quindi maggior velocità di discesa.
Distanza: 17km
Tempistiche totali pause incluse: 7h
Si lascia la macchina in uno dei tanti posteggi di Moggio Q875 (ce ne sono vicino alla funivia e anche oltre, se non sono pieni come oggi...). Trovata (per caso) via Roncaiolo ecco anche le indicazioni dei sentieri. Il sentiero è il 24 da seguire fino ai Piani di Artavaggio.
La prima mezz'ora è abbastanza noiosa su ampia mulattiera. Ci imbattiamo nella prima neve attorno a Q1100 e gradualmente, dal non vedere nessuno, ci troviamo a superare decine e decine di camminatori. Ma allora anche questa è una via molto battuta in inverno! La zona è in ombra e in molti optano per ramponarsi già a Q1200. Noi sentiamo ancora il grip buono e tiriamo avanti.
In circa 1h15' siamo ai Piani di Artavaggio Q1600. Siamo impressionati dalla quantità di gente presente, centinaia e centinaia di persone!! Comunque c'è spazio e divertimento per tutti! e poi la giornata di oggi è spettacolare. Dopo una breve pausa al Rifugio Sassi Castelli risaliamo seguendo le decine di persone presenti in direzione del Rifugio Nicola (per ora dobbiamo ancora capire la morfologia della zona e scegliere quale cima percorrere prima, se la Cima di Piazzo o il Sodadura).
Raggiunto il Rifugio Nicola Q1870 puntiamo quindi alla Cima di Piazzo. La neve è solida e optiamo per risalire un ripido costone sulla destra (già battuto), anzichè fare la salita normale. Faticoso ma divertente e a tratti aereo. Raggiunta la Cima di Piazzo Q2057 in circa 2h45' optiamo per non fermarci e scendere veloci per risalire il Sodadura. Tempo di discesa in corsa 6 minuti!!
Il sodadura ( cresta NW) è tutt'altra cosa, ripido, a tratti molto aereo. Divertentissimo. Nel passaggio chiave (2-3m esposti e scivolosi) decido di ramponarmi per sicurezza, ma non è necessario (dipende dalla neve). Raggiunta la cima del Sodadura Q2010 ci gustiamo la pausa pranzo con un gran panorama.
Scendiamo poi dalla cresta SW, meno aerea e più larga ma con un breve tratto di 3-4m molto verticale. Da qui in pochi minuti siamo al Rifugio Sassi Castelli per una fetta di crostata e una birra.
Dal rifugio poi, in circa 1h10' scendiamo di corsa fino al parcheggio della funivia per un sentiero diretto (abbiamo sbagliato bivio) ma ciò ha consentito una permanenza su neve maggiore e quindi maggior velocità di discesa.
Distanza: 17km
Tempistiche totali pause incluse: 7h
Communities: Hikr in italiano
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