Cima di Negrös (2182 m)


Publiziert von tapio , 22. November 2012 um 08:06.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:20 November 2012
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Poncione Rosso 
Zeitbedarf: 8:15
Aufstieg: 1913 m
Abstieg: 1913 m
Strecke:Lodrino (269 m) – Legri (582 m) – Ciduglio (824 m) – Lagua (894 m) – Grei (1180 m) – Piàncora (1329 m) - Alpe d’Alva (1570 m) – Alpe e Rifugio Negrös (1799 m) – cresta ESE della Cima di Negrös - Cima di Negrös (2182 m) – ritorno per la stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:N2, uscita Castione (Bellinzona Nord). Poi Claro, Cresciano, Osogna, ponte sul Ticino, sottopassaggio (sotto l’autostrada) ed arrivo a Lodrino. Comodi parcheggi presso il cimitero. Per chi vuole limitare al massimo il passaggio sulla cantonale e preferisce rimanere in autostrada fino a Biasca, il tragitto, dopo l’uscita è: ponte sul Ticino, Iragna e poi Lodrino.
Kartennummer:CNS 276 T Val Verzasca

A proposito di questa montagna, il chiarissimo bardo (o dovrei forse chiamarlo “il lucente sillogista” dopo gli ultimi sviluppi a tutti noti?) afferma “lungo il suo solatio versante meridionale capita di riuscire a salire senza toccar neve ancora nel mese di dicembre”. Una volta di più devo dargli ragione, è davvero ciò che è capitato.

Della sua “formidabile tetrade dominante la Riviera” (che oltre alla cima odierna comprende anche il Ricuca, la Cima di Visghéd e la Cima d’Aspra), questo era il pezzo mancante – per me - per chiudere il cerchio (o, per meglio dire, “il tetragono” viste le premesse…).

Cime, queste quattro, tutte salite nel 2012, e penso che con quest’ultima salita, si chiuda anche la serie di montagne in estiva (o in autunnale che dir si voglia) di quest’anno, visto che alla neve già esistente se ne aggiungerà ben presto dell’altra.

Giacché sulla salita odierna c’è poco da dire (è tutta segnata “ufficialmente” fino alla Capanna Alva; poi, ancora, ufficiosamente fino all’Alpe Negrös; e da qui è comunque tutta segnata da fin troppo numerosi ometti che, anche volendo, impediscono di sbagliare tragitto: in ogni caso la cresta è quella e, deviando un pochino, come ho fatto io in salita su di una comoda ganna - o “giavina”, all’ossolana - si arriva comunque sempre in cresta, seguendo il cui filo non si può evitare di raggiungere la cima; il percorso seguito è inoltre indicato alla voce sintetica “percorso”) continuerò con alcune citazioni del Maestro, anche se mi riferirò ad un’altra fonte, rispetto alla guida che cito usualmente.

Dice infatti il Brenna nella sua pubblicazione “Un mondo di bellezza e di cultura”, “dal loro paese adagiato sul largo e lungo letto alluvionale lasciato da quel rigido fiume che fu il Ghiacciaio del Ticino e che ora forma la fertile ed abitata Riviera, gli abitanti di Lodrino guardano a occidente la loro cara montagna che si alza ad alti gradini rocciosi”.

In effetti la parte più suggestiva di tutta la gita è secondo me proprio l’inizio, il poter valicare quel muro di roccia verticale grazie al lavoro degli avi che vi salivano “per raggiungere la fonte del pane quotidiano”. Sempre “da sotto” si ha la visuale migliore sulla fantastica Parete d’Osogna: “sin dal paese è visibile la parete, la quale, con l’avanzare della valle, diventa sempre più impressionante. Cascate e vasche scavate nella roccia ne fanno un luogo indimenticabile. Da ultimo spunta all’improvviso il Torrone Alto che domina la valle con i suoi pilastri di roccia” (Nicola Balestra, citato sulla guida di Glauco Cugini).

Ultima citazione di questa mia filippica, a proposito dei bellissimi terrazzi che si incontrano nella salita e delle conseguenti, indescrivibili visioni che se ne hanno (in particolare qui mi riferisco a ciò che si vede già dal terrazzo di Grei e poi, più in alto, dalla vetta): “piramidi possenti e multiformi che già nel loro nome lasciano intuire qualcosa in grado di destare stupore: lungo il perimetro della valle ecco allora emergere meraviglie per gli occhi ed il cuore, come la Cima di Visghéd, il Filo delle Lettere, il Poncione di Piotta, la Cima della Cengia delle Pecore, la Cima del Picoll, il Poncione dei Laghetti, il Poncione del Vènn, la Cima di Precastello, il Poncione Rosso, la Cima di Vacarisc, la Cima di Stüell” (Brenna).

Gita alla portata di tutti ma con innumerevoli motivi d’interesse (dimenticavo, ben in vista il bianchissimo gruppo del Medel, la rocciosa parete S dell’Adula e tutto il gruppo di cime vicine, cioè la Lògia e via a seguire)

 

 

 

Tempi di percorrenza: 8 ore e 15’. Andata: 5 ore e 15’. Ritorno: 3 ore

 

 


Tourengänger: tapio


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Kommentare (13)


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Gesendet am 22. November 2012 um 09:21
Bella vetta, ci sono stato il lunedì di Pasqua di quest'anno, e me la ricordo bene, una delle uscite che ricordo con gran piacere.
Nelle tue foto mi aspettavo di vedere più neve.
Certo che tu in vetta hai potuto contare le vette che hai già visitato (ed in quelle zone hai salito quasi ogni picco ... e da varie angolazioni), io a contare le poche fatte e quelle che potrei fare ...

Salendo da Lodrino hai visto la strada per Pon dove è stata chiusa al traffico (solo locale)?
ciao !

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. November 2012 um 10:01
Guardando le montagne che si possono vedere dai dintorni di casa mia (Gridone, Tamaro, Vogorno, Lema, Poncione Rosso etc etc) e conoscendo l’esposizione della montagna, contavo di poter evitare quasi del tutto la neve, e fortunatamente è stato così (a parte qualche passo sulla vetta in cui sono un po’ sprofondato, ma solo un pochino).
Ricordo anch’io la vostra uscita primaverile, avevi fatto delle foto stupende e anche molto dettagliate! Circa le cime già visitate, sono solo un granello di sabbia nel deserto, rispetto a quelle ancora da fare! E la vista lì, salvo verso Ovest che è un po’ chiusa, è davvero molto ampia!
Salendo da Lodrino ho incrociato solo una volta la strada asfaltata, e precisamente nei pressi di Lègri, quindi non sono in grado di darti informazioni sulla chiusura o meno della strada. Non ho preso in considerazione di salire in auto perché, pur evitando un po’ di dislivello, costringe poi ad un lunghissimo giro in falsopiano per rientrare sul tragitto che porta in vetta (o almeno così si direbbe dalla carta).
Grazie del messaggio, Giorgio, e buone escursioni!

Ciao, Fabio

patripoli hat gesagt: Sei un mostro....!!
Gesendet am 22. November 2012 um 10:49
Tutte le volte che leggo le tue relazioni mi meraviglio della conoscenza, dettagliata e infinita, che hai delle montagne di casa tua e non......
Io ho addirittura difficoltà a ricordare il nome di cime già salite!

tapio hat gesagt: RE:Sei un mostro....!!
Gesendet am 22. November 2012 um 11:34
Ti ringrazio molto, ma qui, tutta la mia conoscenza deriva unicamente dalla consultazione dei "testi sacri".
Per quanto riguarda le cime già salite, di solito le ricordo perchè mi hanno - tutte - dato delle particolari emozioni e poi ognuna ha una forma ben determinata alla quale è facile associare il nome. Niente di difficile...

Ciao, Fabio

beppe hat gesagt: Complimenti
Gesendet am 22. November 2012 um 13:17
a parte per l'escursione ma per la tua modestia nel descrivere le tue escursioni
Ciao
Beppe

tapio hat gesagt: RE:Complimenti
Gesendet am 22. November 2012 um 13:44
Grazie Beppe, il tuo complimento mi fa molto piacere! È bello sapere che la propria voce viene udita anche senza bisogno di urlare...

Ciao, Fabio

igor hat gesagt: le dritte
Gesendet am 22. November 2012 um 16:53
Bravo,se ho bisogno una dritta su un itinerario
So a chi chiedere ciao

tapio hat gesagt: RE:le dritte
Gesendet am 22. November 2012 um 16:55
Grazie Igor, per quello che posso fare, sempre volentieri!

Ciao, Fabio

veget hat gesagt:
Gesendet am 23. November 2012 um 13:28
Ciao Fabio,
come capita spesso,non ho parole d'aggiungere a chi mi ha preceduto.Grazie per segnalare i bei e poco noti itinerari(e semplici?),
Spero di ricordarmi,per la prossima stagione (giornate lunghe).
Cosa aggiungere? Bravissimo.
A presto
Eugenio

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. November 2012 um 17:39
Grazie Eugenio!
sì, per rispondere alla tua domanda ti confermo che si tratta di un itinerario semplice (tipo Monte Zeda dal Passo Folungo, per capirci) e volendo si può risparmiare anche un po' di dislivello salendo in macchina su una strada asfaltata fino a 950 m (anche se poi così si allunga il sentiero). Panorami stupendi!

Ciao, Fabio

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 23. November 2012 um 18:53
Come sempre tutto alla perfezione.
Complimenti, Amis
(nel nostro dialetto "negros" sono quei fiorellini
sul porpora che odorano di cioccolato).
ciao
roby

tapio hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. November 2012 um 20:29
Grazie Amis, troppo buono!

"quei fiorellini"... intendi forse questo? (che tra l'altro stava sul versante ossolano del Pizzo Biela)

Ciao, Fabio

tignoelino hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. November 2012 um 20:38
anche il toponimo è facsimile.
è quello della foto.


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