Val Bavona | Passo della Sandèla (1005 m)
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Breve e simpatica escursione che io ho percorso quale orpello alla classica passeggiata di fondovalle attraverso le "terre" della Bavona.
A Foroglio (697 m) si prende il conosciutissimo sentiero per la Val Calnegia fino a Puntid (890 m); all'altezza della prima baita che si incontra si abbandona il sentiero turistico e si risale nel bosco senza sentiero in direzione nord fino a raggiungere, in una decina di minuti, la schiena del dosso che separa la valle di Calnegia da quella di Nassa. Si segue ora il crinale fino ad incrociare una traccia orizzontale che verso destra conduce in pochi metri ad una placca rocciosa con una cordicella metallica. Qui inizia il sentiero verso il Passo della Sandèla. Si attraversa la placca su una serie di tacche scavate, segue un breve tratto di terreno dopo il quale si risalgono decisamente verso ovest gli affioramenti rocciosi. La presenza del cavo è continua e quindi non ci sono problemi di orientamento; si trovano alcuni gradini, qualche tacca, ma è anche necessario qualche passo di pura aderenza e aiutarsi ogni tanto con le mani.
Il tutto è molto breve, penso una cinquantina di metri di sviluppo.
La fine della cordicella metallica individua l'inizio di un passaggio obbligato in una stretta trincea rocciosa, che è il Passo della Sandèla propriamente detto (1005 m). All'uscita dalla trincea una breve discesa un poco scomoda tra le rocce porta a una breve cengia (esposta ma molto poco) e quindi ad una buona traccia che porta rapidamente ad un grosso splugo e ad un rudere di baita.
Il nucleo di Vald (960 m) si intravede già un poco a valle (bellissima vista frontale sulle rupi del Chient) e rapidamente si torna su buon sentiero a Foroglio.
La salita al Passo dal lato Nassa non presenta a mio avviso alcun problema di orientamento, basta lasciare a destra a un evidente bivio appena dopo Vald il sentiero per Semacorte e giunti allo splugo seguire la traccia in piano in direzione sud. In pochi minuti si giunge alla cengia e al passo.
A Foroglio (697 m) si prende il conosciutissimo sentiero per la Val Calnegia fino a Puntid (890 m); all'altezza della prima baita che si incontra si abbandona il sentiero turistico e si risale nel bosco senza sentiero in direzione nord fino a raggiungere, in una decina di minuti, la schiena del dosso che separa la valle di Calnegia da quella di Nassa. Si segue ora il crinale fino ad incrociare una traccia orizzontale che verso destra conduce in pochi metri ad una placca rocciosa con una cordicella metallica. Qui inizia il sentiero verso il Passo della Sandèla. Si attraversa la placca su una serie di tacche scavate, segue un breve tratto di terreno dopo il quale si risalgono decisamente verso ovest gli affioramenti rocciosi. La presenza del cavo è continua e quindi non ci sono problemi di orientamento; si trovano alcuni gradini, qualche tacca, ma è anche necessario qualche passo di pura aderenza e aiutarsi ogni tanto con le mani.
Il tutto è molto breve, penso una cinquantina di metri di sviluppo.
La fine della cordicella metallica individua l'inizio di un passaggio obbligato in una stretta trincea rocciosa, che è il Passo della Sandèla propriamente detto (1005 m). All'uscita dalla trincea una breve discesa un poco scomoda tra le rocce porta a una breve cengia (esposta ma molto poco) e quindi ad una buona traccia che porta rapidamente ad un grosso splugo e ad un rudere di baita.
Il nucleo di Vald (960 m) si intravede già un poco a valle (bellissima vista frontale sulle rupi del Chient) e rapidamente si torna su buon sentiero a Foroglio.
La salita al Passo dal lato Nassa non presenta a mio avviso alcun problema di orientamento, basta lasciare a destra a un evidente bivio appena dopo Vald il sentiero per Semacorte e giunti allo splugo seguire la traccia in piano in direzione sud. In pochi minuti si giunge alla cengia e al passo.
Tourengänger:
GM
Communities: Hikr in italiano, PassioneBavona
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