Como - Pasturo - Pialleral - Comolli - Balisio - Como - No carbon


Publiziert von Nevi Kibo , 23. Oktober 2012 um 22:27.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:13 Oktober 2012
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 11:00

Sì, è vero. L'obiettivo era il Grignone.  Ma... come scusa, questa, mi è sembrata buona.




Innanzitutto, devo cominciare la relazione con un omaggio a Massimo a cui non ho fatto, a tempo debito, i complimenti  per la sua avventura del 15 luglio di cui sono venuto a conoscenza solo all'atto della stesura di questa relazione.

Bravo! E scusa il ritardo: sono davvero dispiaciuto di non essere stato fra i primi a complimentarmi con te.

Oggi, con Pancho, ci ho provato, (l'idea era sul piatto da parecchio tempo), ma l'opera è rimasta incompiuta.

Partiamo dal centro di Como che è ancora buio, risaliamo la valle del Cosia e, giunti a Camnago, infiliamo la bella strada turistica, ricavata sul percorso della vecchia tranvia, che porta a Tavernerio.

Da qui, attraversando Albese con Cassano ed Albavilla, raggiungiamo Erba. Un paio di piccole incertezze nel percorso e ci immergiamo nel traffico della provinciale per Lecco.

Superati i laghi di Pusiano e di Annone, le incertezze per l'attraversamento di Lecco sono più consistenti e ci costano un po' di chilometri in più e un piccolo tratto da brivido sulla superstrada per la Valtellina; ma, alla fine, ne veniamo fuori e, quando incontriamo il quarto cartello che riporta VALSASSINA 10 km, siamo finalmente sulla strada giusta.

La piccola impresa nell'impresa, lascia qualche segno e la salita comincia a "lavorarci" fin dai primi chilometri. "Da cosa deriva il nome Grigna?"  "Non sono sicuro, ma credo sia un diminutivo di Grignone!"

Il meteo, come al solito, è abbastanza incerto, il cielo grigio con rari sprazzi di luce che non arrivano mai a far vedere il sole; non fa freddo, però.

Versando copiosi quantitativi di sudore raggiungiamo Ballabio e il colle del Balisio, da dove si scende, (quanti metri persi!) a Pasturo

Adesso c'è la salita "cattiva"
"I 9Km che salgono al rifugio Pialeral  superando 800m. di dislivello sono davvero tosti; i primi 3 sono su asfalto i successivi 6 alternano sterrato a tratti su cemento, le pendenze si attestano costantemente attorno al 10% superando in diversi punti il 15%, la salita è interminabile e la stanchezza inizia a impadronirsi di me.


Potrei semplicemente sottoscrivere la citazione rubata a Massimo; mi limito a sostituire “la stanchezza inizia a impadronirsi di me” con “dolori diffusi in tutto il corpo la fanno ormai da padroni”

Pancho, invece, sale senza apparenti malesseri, accusandomi col sorriso sulle labbra di "praticare" una dieta troppo povera di formaggi, salumi, cotiche, vino e cognac.

Il percorso è pieno di bandierine sponsorizzate: scopriamo, dopo, che domani (domenica 14 ottobre per chi legge) c'è una gara di duathlon (Pasturo / Pialleral in bici +  Pialleral / Bivacco Riva Girani a piedi). L'abbiamo solo allungato un po'.

Quando "vedo" il Pialleral, so che, dentro di me, ho già deciso: il muro di caligine grigia, che avvolge denso la cima del Grignone, ha il suo limite inferiore fissato da ore al livello del bivacco Riva-Girani; oltre lì, non vado. Il duathlon di domani può andar bene come gita di oggi.

Poco sopra il Rifugio Antonietta, leghiamo le mbk, procediamo al cambio completo del vestiario e ci avviamo verso i Comolli.

I primi passi sono dolorosi, ma poi il fisico assimila il cambio di assetto mostrando di gradire i 12 chili in meno da portar su e prendo un ritmo decente, anche se Pancho continua a viaggiare due righe più sopra. 

La temperatura, intanto, è decisamente scesa e tira un’arietta gelida piuttosto fastidiosa ma che, se non altro stimola a non indugiare più di tanto.

Tre quarti d’ora buoni, 47 minuti, dice il Gps e siamo al bivacco. Un buon te’ caldo ben zuccherato, un altro cambio di vestiario e un po’ di stufa accesa, non fanno che rinsaldare l’idea che già avevo in testa: per me, siamo arrivati.

Pancho prova blandamente a convincermi ad andare in cima, ma ho già fatto le mie considerazioni.

Se ci fosse il sole non avrei dubbi, ma il bivacco, oggi, segna l’esatto limite inferiore della nebbia; certo, la salita è elementare, ma non ho mai amato andare in montagna senza vedere niente.

Salire e scendere comporterebbe un altro paio di grasse ore di lavoro, con la conseguente certezza di farsi la Lecco/Como al buio, con il sovrappiù che le previsioni minacciano pioggia dalle 14 e la garantiscono dalle 17 (in realtà, poi ci toccherà solo qualche goccia),

Morale: tra chiacchiere sul duathlon dell’indomani e foto ai corvi che veleggiano all’esterno, ci giochiamo una cinquantina di minuti al bivacco e, debitamente rinfrancati, prendiamo la via del ritorno.

Dopo mezz'oretta di discesa, raggiungiamo le biciclette. Il nuovo cambio di assetto, integrato da sosta al Rifugio Antonietta, dove  la birra prende il posto del te’, comporta il passare di altri tre quarti d’ora; dopo di che dirigiamo le bici verso la chiesetta del Sacro Cuore. 

La discesa nel bosco di faggi è condotta quasi tutta a mano, ma poi il lungo tratto di mulattiera se ne va via rapidamente sotto le ruote e, in meno di un’ora, al termine della mitica via dei Grassi Lunghi, approdiamo sulla provinciale 62, soddisfatti dell'espediente che ci ha permesso di risparmiarci la risalita da Pasturo al colle del Balisio.


Riguadagniamo Ballabio e ci buttiamo nella gratificante discesa su Lecco: com’è comoda la bicicletta adesso!

Questa volta non ci incasiniamo; attraversiamo la città, puntando dritti al lago, lo costeggiamo brevemente e attraversiamo sul  ponte Kennedy, calcato centinaia di volte in auto al termine delle lunghe code che nel vecchio millennio rallegravano i domenicali rientri dalla Valtellina.

Ci ributtiamo nel traffico della Lecco Como; con una breve, ripida salita prendiamo la variante che permette di evitare il tratto di Statale 36 (vietata alle biciclette)e di immettersi sulla provinciale.
Macchine, tante macchine, ma, fino a Erba la faccenda scorre via abbastanza liscia. Poi, comincia la sofferenza: da Erba a Tavernerio, per chi voglia evitare la provinciale, passando da Buccinigo, Albavilla ed Albese è praticamente tutta salita. 

E sembra non finire mai. Mi dà tutto il tempo di meditare su quest’impresa monca e sull’opportunità di riprovarci: alla fine, lo so, ci torneremo,  ma giusto perché abbiamo lasciato un lavoro da finire; giusto per il fascino misterioso della Grigna. Perché, qualche dubbio il resto del contesto me lo lascia: troppo asfalto, troppo cemento, troppe auto!

Finalmente Tavernerio. E’ finita! Imbocchiamo la vecchia tramvia, rilassante oasi di verde e arriviamo a Como in pochi minuti.

Pancho è, o quantomeno sembra, fresco come una rosa.

Io sono a pezzi, ma comunque soddisfatto. Quasi.

Una volta nella vita.

Al massimo, due.


Tourengänger: Nevi Kibo


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Kommentare (5)


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Massimo hat gesagt: GRANDI!!!!
Gesendet am 24. Oktober 2012 um 12:55
Grazie Paolo per i complimenti e per la citazione, la salita del Pialeral è davvero tosta, mentre quella che sale a Buccinigo fino ad Albavilla è tranquilla, ma fatta dopo tutto questo diventa durissima ed interminabile........... un piccolo Stelvio!!!!
Peccato per la cima, magari l'anno prossimo la ritentiamo insieme.
Io avrei altre idee con avvicinamenti in MTB e cime a piedi, sto cercando di convincere il Paolino a convertirsi anche alla bici, magari per il 2013 finita la stagione scialpinistica possiamo metterne in cantiere qualcuna insieme.

Ciao
Max

Nevi Kibo hat gesagt: RE:GRANDI!!!!
Gesendet am 24. Oktober 2012 um 17:54
Ciao Max.
Grazie a te!
Prima o poi bisogna provare a fare un bel giro assieme; anche se io ho sempre un po' di problemi di tempo e, come forse ti ho già detto, per un ciclista vero, risulto un po' lento.
Paolino, (immagino sia PM) però, mi sa che è un "mostro".
Intanto, mi siete andati sul Cardinello, un mio vecchi pallino, che ho provato a salire quest'anno da Grono, (altro buco: non ho imbroccato la Bocchetta di Caurit), mentre io facevo un altro giretto in bici causa poco tempo a disposizione.
Bravi anche lì; gran bella.
A presto
Paolo

camo62 hat gesagt: ottimo giro
Gesendet am 24. Oktober 2012 um 19:30
Questi sono percorsi che appagano.Peccato non aver raggiunto la cima.

Nevi Kibo hat gesagt: RE:ottimo giro
Gesendet am 24. Oktober 2012 um 22:53
Sì, ma con quella visibilità è più un discorso statistico che turistico.
Grazie per l'attenzione e Buona Montagna.Ciao
NK

Laura. hat gesagt: da delirio!!!
Gesendet am 4. November 2012 um 17:49
"accusandomi col sorriso sulle labbra di "praticare" una dieta troppo povera di formaggi, salumi, cotiche, vino e cognac."
Certo che anche te...passi tutto, ma le cotiche e cognac, come fanno a mancare???


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