Eravamo tre amici al Pialeral....
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In realtà doveva essere la prima ciaspolata dell'anno, l'occasione per me e l'amico Alberto di portare finalmente anche l'amico e collega Aurelio ad Artavaggio, rimandata più volte a Dicembre. Volevamo andare di sabato, come al solito, per riuscire a gustare al meglio la gita, ma il pessimo tempo ed il solito imprevisto, ci hanno costretto a rinviare. L'amico Alberto stavolta non vuole arrendersi, butta li l'idea di andare di domenica........., visto che le previsioni sembrano ottime, lui che di solito è proprio contrario a farlo, allergico come è al "casino" e alla troppa folla in montagna. E come dargli torto, quando c'è in giro troppa gente, i "gitaroli della domenica" come li chiamiamo scherzosamente, non riesci a gustarti la magia e la pace che il contatto con la natura riesce sempre a regalarti. Sappiamo che ci sarà un po più di gente in giro, ma la voglia di ciaspolare è tanta, ed anche quella di tornare al Nicola, dove stiamo sempre bene. Decidiamo di provarci.
Quando fissa l'ora del rendez-vous x le 8.30 (sarebbe da fare almeno alle 7.30 !!!) mi vien da pensare che sarà un bel problema riuscirci...... ma accetto comunque, non voglio sempre imporre la mia.
Così 8.40 carico la macchina e si parte ( i canonici 10 minuti di ritardo di Alberto.....), recuperiamo Aurelio x strada, sosta caffè a Ballabio, e alle 9 e 20 siamo a Moggio.
Capiamo subito l'aria che tira.........E' un delirio!!!!!!
I tre parcheggi principali sono già strapieni e lungo la strada verso la funivia è una fiumana di gente, per lo più proprio "gitaroli" della domenica con improbabili tute da sci anni '70-'80, moon-boot stessa epoca se non peggio.............., orde di famiglie con bambini piccoli al seguito con borse da villaggio turistico........ e bob/ slittini dalle dimensioni improbabili.......
Proviamo a parcheggiare e dirigerci fiduciosi ma non tanto convinti verso la funivia, ma quando vediamo la coda a 3 corsie che dalla biglietteria arriva all'ingresso del piazzale............e molta gente in arrivo, complici probabilmente la bella giornata ed il clima caldo.......
proprio non ce la facciamo e in pochi secondi, scartata l'idea di salire a piedi visto lo scarso allenamento di Aurelio, decidiamo di andarcene. L' idea di farci a occhio una bella oretta di coda x salire, sicuramente altrettanto x scendere, e di assistere a scene tipo Rimini a ferragosto proprio non ci attrae....
E' una ridda di possibili alternative, le più ormai lontane o troppo inflazionate anche quelle, l'idea che prende piede è il Pialeral, facile vicino e soleggiato, che in una giornata spettacolo come oggi non è da sottovalutare.
Così, disdetta la prenotazione al Nicola....ahime' sarà x un'altra volta, proviamo a prenotare al rif. Antonietta ma, visto che non accetta prenotazioni telefoniche (perchè mai poi............), decidiamo di premunirci e vista la splendida giornata, mangiare al sacco ed essere più liberi. Ci fermiamo all'Alva a Balisio e, fatta la solita scorta del "mitico" mattone di "taleggio del nonno", ci facciamo preparare 2 ottimi ed abbondanti panini con cotto/ formaggio e salame, almeno qualcosa mangeremo.
Lasciamo l'auto direttamente a Balisio, non ho mai capito bene se sulla sterrata fino alla cappella ci sia il divieto o no ( se qualcuno lo sa con precisione aspetto news...), poi comunque così facendo cammineremo un po di più. Lasciamo le ciaspole in auto, e ci incamminiamo lungo la strada che sono già le 10.20, chiacchierando di varie cose il tempo passa e quasi senza accorgercene, arriviamo alla cappella del Sacro Cuore, qui le macchine sono parcheggiate ovunque.....alcune arrampicate in posti improbabili..........Il sentiero prosegue facile in leggera salita, passando un agriturismo e alcune baite, c'è un po di fango in alcuni tratti, sino ad arrivare al tratto nel bosco. Li la salita si fa più ripida e zigzagando si sale rapidamente di quota e all'uscita dal bosco si arriva al bel pianoro dell'alpe Cova. Qui cominciano le prime tracce di neve, a tratti ghiacciata a tratti molle, mai difficoltosa visto il caldo sole e questo clima "primaverile". La bolla è comunque ghiacciata. E' circa mezzogiorno, passiamo in fretta il rifugio Antonietta e ci dirigiamo al pianoro appena sopra le baite, dove una volta sorgeva il rif. Tedeschi, spazzato via nell '86 da una enorme valanga. Sopra sembra un'autostrada, una lunga scia di formichine che si rincorrono su e giu, verso e dalla cima alle baite Comolli: c'è davvero parecchio traffico, sarebbe bello andare in cima, in invernale mi manca, ma oggi è troppo tardi. Ad Aurelio manca ancora la cima del Grignone, ci ripromettiamo di organizzarla in estiva x cominciare.
Qui c'è però troppa aria, decidiamo di cercare un punto riparato vicino ad una delle baite sotto, e troviamo una bellissima panchina di legno al sole, riparata e con una bellissima vista.
Qui ci riposiamo e consumiamo baciati dal caldissimo sole i ns. mitici panini, veramente gustosi, se avessimo anche un bel dolce staremmo da re.....Magari dopo al rifugio. Parliamo di lavoro, figli, mogli......e di tutto un po . Fantastichiamo sulla fortuna di avere una baita in un posto come questo, alcune sono veramente ben tenute, con una vista così e godersela in una bella giornata come oggi, magari con un bel barbecue estivo......WOW
Più tardi, per continuare ad essere baciati dal sole, scendiamo ad un'altra baita e ci crogioliamo a questo caldo davvero troppo fuori stagione, fin oltre le 14.00; anche qui la vista è superba, le foto parlano da sole....
Al rifugio la torta non ci tenta, solo caffè corretto, oggi siamo sazi di sole e aria buona!
Scendiamo presto e velocemente, vogliamo proprio evitare la ressa del rientro, alle 15.30 siamo alla macchina, ci cambiamo, e nonostante i tempo biblici di Alberto nel farlo, non troviamo nessuna coda a Lecco, ci salutiamo e alle 16.30 sono a casa.
Ci ripromettiamo di evitare assolutamente la domenica, almeno x certe mete.
Giornata recuperata.
Sole, vista incantevole, buona compagnia.
Anche oggi soddisfatto.
Alla prossima.
Quando fissa l'ora del rendez-vous x le 8.30 (sarebbe da fare almeno alle 7.30 !!!) mi vien da pensare che sarà un bel problema riuscirci...... ma accetto comunque, non voglio sempre imporre la mia.
Così 8.40 carico la macchina e si parte ( i canonici 10 minuti di ritardo di Alberto.....), recuperiamo Aurelio x strada, sosta caffè a Ballabio, e alle 9 e 20 siamo a Moggio.
Capiamo subito l'aria che tira.........E' un delirio!!!!!!
I tre parcheggi principali sono già strapieni e lungo la strada verso la funivia è una fiumana di gente, per lo più proprio "gitaroli" della domenica con improbabili tute da sci anni '70-'80, moon-boot stessa epoca se non peggio.............., orde di famiglie con bambini piccoli al seguito con borse da villaggio turistico........ e bob/ slittini dalle dimensioni improbabili.......
Proviamo a parcheggiare e dirigerci fiduciosi ma non tanto convinti verso la funivia, ma quando vediamo la coda a 3 corsie che dalla biglietteria arriva all'ingresso del piazzale............e molta gente in arrivo, complici probabilmente la bella giornata ed il clima caldo.......
proprio non ce la facciamo e in pochi secondi, scartata l'idea di salire a piedi visto lo scarso allenamento di Aurelio, decidiamo di andarcene. L' idea di farci a occhio una bella oretta di coda x salire, sicuramente altrettanto x scendere, e di assistere a scene tipo Rimini a ferragosto proprio non ci attrae....
E' una ridda di possibili alternative, le più ormai lontane o troppo inflazionate anche quelle, l'idea che prende piede è il Pialeral, facile vicino e soleggiato, che in una giornata spettacolo come oggi non è da sottovalutare.
Così, disdetta la prenotazione al Nicola....ahime' sarà x un'altra volta, proviamo a prenotare al rif. Antonietta ma, visto che non accetta prenotazioni telefoniche (perchè mai poi............), decidiamo di premunirci e vista la splendida giornata, mangiare al sacco ed essere più liberi. Ci fermiamo all'Alva a Balisio e, fatta la solita scorta del "mitico" mattone di "taleggio del nonno", ci facciamo preparare 2 ottimi ed abbondanti panini con cotto/ formaggio e salame, almeno qualcosa mangeremo.
Lasciamo l'auto direttamente a Balisio, non ho mai capito bene se sulla sterrata fino alla cappella ci sia il divieto o no ( se qualcuno lo sa con precisione aspetto news...), poi comunque così facendo cammineremo un po di più. Lasciamo le ciaspole in auto, e ci incamminiamo lungo la strada che sono già le 10.20, chiacchierando di varie cose il tempo passa e quasi senza accorgercene, arriviamo alla cappella del Sacro Cuore, qui le macchine sono parcheggiate ovunque.....alcune arrampicate in posti improbabili..........Il sentiero prosegue facile in leggera salita, passando un agriturismo e alcune baite, c'è un po di fango in alcuni tratti, sino ad arrivare al tratto nel bosco. Li la salita si fa più ripida e zigzagando si sale rapidamente di quota e all'uscita dal bosco si arriva al bel pianoro dell'alpe Cova. Qui cominciano le prime tracce di neve, a tratti ghiacciata a tratti molle, mai difficoltosa visto il caldo sole e questo clima "primaverile". La bolla è comunque ghiacciata. E' circa mezzogiorno, passiamo in fretta il rifugio Antonietta e ci dirigiamo al pianoro appena sopra le baite, dove una volta sorgeva il rif. Tedeschi, spazzato via nell '86 da una enorme valanga. Sopra sembra un'autostrada, una lunga scia di formichine che si rincorrono su e giu, verso e dalla cima alle baite Comolli: c'è davvero parecchio traffico, sarebbe bello andare in cima, in invernale mi manca, ma oggi è troppo tardi. Ad Aurelio manca ancora la cima del Grignone, ci ripromettiamo di organizzarla in estiva x cominciare.
Qui c'è però troppa aria, decidiamo di cercare un punto riparato vicino ad una delle baite sotto, e troviamo una bellissima panchina di legno al sole, riparata e con una bellissima vista.
Qui ci riposiamo e consumiamo baciati dal caldissimo sole i ns. mitici panini, veramente gustosi, se avessimo anche un bel dolce staremmo da re.....Magari dopo al rifugio. Parliamo di lavoro, figli, mogli......e di tutto un po . Fantastichiamo sulla fortuna di avere una baita in un posto come questo, alcune sono veramente ben tenute, con una vista così e godersela in una bella giornata come oggi, magari con un bel barbecue estivo......WOW
Più tardi, per continuare ad essere baciati dal sole, scendiamo ad un'altra baita e ci crogioliamo a questo caldo davvero troppo fuori stagione, fin oltre le 14.00; anche qui la vista è superba, le foto parlano da sole....
Al rifugio la torta non ci tenta, solo caffè corretto, oggi siamo sazi di sole e aria buona!
Scendiamo presto e velocemente, vogliamo proprio evitare la ressa del rientro, alle 15.30 siamo alla macchina, ci cambiamo, e nonostante i tempo biblici di Alberto nel farlo, non troviamo nessuna coda a Lecco, ci salutiamo e alle 16.30 sono a casa.
Ci ripromettiamo di evitare assolutamente la domenica, almeno x certe mete.
Giornata recuperata.
Sole, vista incantevole, buona compagnia.
Anche oggi soddisfatto.
Alla prossima.
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