Pausa pranzo al Poncione di Ganna (993): enjoy your time


Publiziert von rochi , 11. Oktober 2011 um 17:55.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:11 Oktober 2011
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1:00
Aufstieg: 208 m
Abstieg: 208 m
Strecke:Passo del Tedesco - sentiero per il Poncione - Poncione di Ganna - cresta sud - passo del Tedesco
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A8 Milano Varese, uscita Gazzada, proseguire sino al ponte di Vedano e prendere tangenziale est direzione Val Ganna. Dopo l'abitato di Ganna, a destra si stacca una carrabile segnalata da cartello ("Poncione di Ganna") che si segue per tornanti sino al passo del Tedesco dove in uno spiazzo si parcheggia. E' possibile proseguire 1 km con l'auto e scendere al parcheggio dell'Alpe del Tedesco dove comincia il sentiero ufficiale.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Giro ad anello.
Unterkunftmöglichkeiten:Hotel Ristorante Alpino, scendendo dall'alpe verso Porto Ceresio.

Quanto tempo c'è? Non so, non so se tanto o poco, però non va sprecato. 
Questa filosofia da quattro soldi, oggi, mi muove un'idea tra due sessioni di lavoro, una mattutina e una pomeridiana, con un ampio intervallo tra le due.
L'idea è: vado al Poncione di Ganna a far pausa pranzo; comunque sia, non sarà tempo perso.
Un paio di jeans e delle pedule leggere, fanno parte della dotazione di serie della mia vettura; compro un panino, svuoto la borsa del PC e lo metto dentro, parto. 
Parcheggio ad uno spiazzo al passo del Tedesco, sopra Ganna, in provincia di Varese, evitando così di arrivare sino al parcheggio ufficiale dell'alpe. A destra, nel bosco, seguo un buon sentiero non segnalato che dopo un breve traverso si congiunge con una gippabile in lieve discesa. Al bivio,i bolli segnavia indicano la direzione, congiungendosi con il sentiero vero e proprio che mi è ben noto. Un tratto in salita, poi deviazione a mezza costa che aggira la vetta e va ad intercettare il versante nord che, segnalato, si comincia a seguire con pendenze sostenute. La strada è tuttavia breve e di lì a poco compare la croce di vetta che, con qualche minuto di fatica vera, si conquista senza problemi.
Non è mai tempo perso venire quassù e guardare la mia terra verso sud con la sua operosa pianura, i suoi laghi, le sue strade dense come capillari in una mano. Mi lascio abbracciare da questa terra e ricambio l'affetto, non senza volgere lo sguardo a ovest dove la catena alpina è a portata di mano, a nord con le cime spolverate dalle prime nevi nel parco giochi Verzasca, a est con i monti del comasco e della Valtellina che vorrei scoprire la prossima stagione.
E poi, mentre avido divoro il panino, alzo gli occhi sul crocione che mi sovrasta e mi evoca tanti ricordi prossimi e remoti, perchè il Poncione di Ganna è uno di quei posti dove ho lasciato pezzi d'anima che, nella cassetta del libro di vetta, sembrano depositati come in un caveau svizzero. E con una chiave che si chiama emozione apro questo caveau e loro, i ricordi, ne escono capitalizzati e mi invadono in un cinque minuti surreale.
Sole d'estate, vento di primavera, caldo d'autunno, brividi d'inverno. 
Mi sveglio perchè alle 14.00 c'è una riunione e non posso giustificare il ritardo dicendo di essere venuto a sognare al Poncione di Ganna in pausa pranzo, altrimenti questo mondo materiale non esiterebbe a chiamare la neurodeliri per una visita d'urgenza. 
Scendo dunque, per cresta Sud (piccolo anello) che talvolta è proprio un bel filo vertiginoso, attutito un po' dai boschi sottostanti. Al bivio che conduce al monte Minisfreddo, trascuro i segnavia su un sasso e prendo a sinistra in decisa discesa. Questa traccia di sentiero mi collega al punto dove ho cominciato a salire il versante nord e da qui, per la stessa via del ritorno sono di nuovo alla macchina. 
Dal piazzale, altri cartelli e altre tracce solleticano la mia voglia di andare, ma sarà per la prossima volta.
Oggi ho fatto pausa pranzo al Poncione di Ganna ed è stata una bella giornata.

Tourengänger: rochi
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt: E bravo rochi!
Gesendet am 12. Oktober 2011 um 21:36
Stavolta non celebri un mega-dislivello nè un mucchio di chilometri ma chi come me conosce questi posti sa quanta soddisfazione ci danno in ogni stagione quando di tempo non ce n'è tanto e si ripiega su queste nostra piccole ma care montagne.
Giulio

rochi hat gesagt: RE:origini
Gesendet am 13. Oktober 2011 um 08:36
Caro Giulio,
credo che per ogni cosa ci sia un'origine. L'origine della mia voglia di stare sulle montagne sta in questi posti: il Poncione, lo sperone sopra la palestra di roccia al Campo dei Fiori, il Monte Lema.
Domani (forse) andrò sul Kilimangiaro o sull'Acongagua ma poi, lo so, tornerò sempre ad emozionarni sui monti di casa mia.
Come dice Corona, le origini sono elastici che si possono estendere all'infinito ma, prima o poi, si ritraggono.
Ciao.


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