Poncione di Ganna, 993 m.

Il Poncione di Ganna era una montagna a me sconosciuta poco prima che frequentassi per caso la località di Ganna.

Mi trovo a percorrere la breve ciclabile Ganna – Ghirla in MTB e, tornato a Ganna decido di salire al Poncione che avevo ammirato già dal mattino per la sua bella croce e la sottostante imponente parete.

In bici percorro la SP29 che mi porta al Passo dell’Alpe Tedesco (785 m.). Nonostante la tarda ora del mattino e la giornata calda trovo refrigerio nella lunga e costante salita grazie alla folta vegetazione. Dal passo scendo qualche centinaio di metri fino all’Alpe dove trovo le prime indicazioni per il Poncione; la cima è sempre li che mi chiama. Lascio la bici nel parcheggio gratuito sterrato poco lontano. La strada si addentra nel bosco e incontro nuove segnavie. Anche il GPS mi conferma la retta via; per l’occasione, considerata la facilità del percorso, ne approfitto per tastare una nuova App. Ben presto mi trovo su un bel sentiero che in prossimità di un ultimo bivio diventa ripido e richiede l’appoggio delle mani negli ultimi metri (niente di impegnativo). In un attimo si sbuca sulla cima a ridosso della grande croce di vetta. Il panorama, nonostante la modesta quota, è di tutto rispetto. Un po meno rispetto meritano i mosconi e tafani che assediano la zona e che mi costringono a scendere velocemente verso il Monte Minisfreddo; non lo raggiungerò ma piegherò a sinistra al primo bivio per ritornare sulla precedente traccia e tornare al parcheggio.

L’escursione a piedi è una semplice passeggiata di un’oretta. La salita in bici da Ganna ha reso la giornata decisamente più affascinante e impegnativa.