C.di Gana Bianca (2842 m), C.di Gn. Rossa (2787 m), C. 2821 m, C.di Piancabella (2671 m) & P. Forca


Publiziert von tapio , 7. Juli 2011 um 10:19.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 5 Juli 2011
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cima di Gana Bianca 
Zeitbedarf: 10:00
Aufstieg: 1705 m
Abstieg: 1705 m
Strecke:15,5 km. Dettaglio: Foppa di Cusiè - Alpe di Sceru - sentiero alto per Quarnei fino a dove comincia a scendere - Pizzo Forca (2583 m) - Gane di Terra Rossa - Cima di Gana Bianca (2842 m) - Gana Bianca - Cima senza nome (2821 m) - cresta sud e Piano di Röcc - Cima di Gana Rossa (2787 m) - cresta sud - Cima di Piancabella (2671 m) - Valle di Sceru - Alpe di Sceru - Foppa di Cusiè
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si arriva alla Foppa di Cusiè seguendo la N2 fino a Biasca. Prendere la strada della Val di Blenio, a Malvaglia salire verso la Val Malvaglia (ignorando il bivio per la Val Pontirone). Ad Anzano svoltare a destra e proseguire per Cusiè. L'ultimo tratto è su strada sterrata. Grande parcheggio al termine della carrozzabile (con fontanella).
Kartennummer:CNS 266 T - Valle Leventina 1:50000

Il titolo enumera le cime raggiunte secondo l’importanza orografica ma, per chi conosce la zona, è evidente che non può essere questa l’esatta sequenza cronologica della loro ascesa. Quindi per evitare pasticci procederò con ordine, non dimenticando di aggiungere che trattasi di un anello “rovesciato”, nel senso che tutto il facile arriva all’inizio, e poi quello che dovrà essere, sia e sarà, indipendentemente dal grado di difficoltà.

                                      Cima n. 1: Pizzo Forca (2583 m)

Parto di buon ora dalla Foppa di Cusiè (Val Malvaglia) con in testa il giro che poi verrà effettivamente realizzato. Non sono particolarmente amante dei sali-scendi, preferisco concentrare l’impegno della salita in una volta sola, però stavolta so che non sarà così e mentalmente sono preparato. Prendo il sentiero classico per Quarnei, ma dopo solo alcuni minuti lo abbandono salendo a sinistra sul sentiero che porta all’Alpe di Sceru. Da qui un lungo tratto quasi pianeggiante che aggira i contrafforti del Pizzo di Sceru mi porta dirimpetto alla Capanna Quarnei e all’omonima alpe, e prima che inizi la discesa verso il Laghetto dei Corti, abbandono il sentiero e mi dirigo su terreno libero verso il Pizzo Forca. Lo salgo da NE, a destra rispetto alla pietraia che scende dalla cima, cioè dall’unico versante che mi sembra abbordabile e senza difficoltà. Questa cima mi aveva affascinato in un’escursione di qualche tempo fa in cui ne avevo fotografato il maestoso versante nord. Da qui la voglia di salirlo per poter avere un’adrenalinica visione dalla cima sulla Val Soi. Così è. Brividi sull’orlo del precipizio.

                                    Cima n. 2: Cima di  Gana Bianca (2842 m)

Scendo dal Pizzo Forca dalla stessa via di salita e attraverso poi la pietraia verso destra, restando di pochi metri più in basso rispetto alle formazioni calcaree bianche quasi dolomitiche che adornano il versante sud (così diverso dal granitico, scuro e solenne lato nord). La cresta che porta alla Cima di Gana Bianca presenta altre due cime minori, ancorché entrambe più alte del Pizzo Forca. Non ho intenzione (per ora) di percorrere la cresta integrale perché, come si vede anche nella foto n. 8 della relazione di Zaza e Omega3, viene definita dal Brenna AD+, e non è certo un grado di difficoltà con cui ho familiarità. Immagino che parte dell’AD+ stia sulla cresta della Forca di Casseo, ma non avendone la riprova non posso esserne sicuro. Comunque, tiriamo avanti: procedo sulla pietraia immensa (Gane di Terra Rossa) che costituisce il versante Ovest della Cima di Gana Bianca, in direzione della cima. Evito delle lingue di neve e nell’ultimo tratto salgo diretto verso Ovest e poi verso Nord, raggiungendo così la cima. Il panorama è principesco, si vede anche la croce dell’Adula, oltre a tutto il resto. Rimango ancora affascinato dal baratro della Val Soi , che contrasta con la dolcezza della Valle Carassina. Il Simano sembra un funghetto, visto da qui. Scruto la cresta e decido che la lunga traversata verso la Cima di Gana Rossa la farò sul lato del Simano (Gana Bianca) invece che sul lato di Quarnei (Gana Rossa), visto che in questo modo, penso, c’è la possibilità di perdere meno dislivello (dall’altro lato ci sono delle rocce e per aggirarle dovrei abbassarmi maggiormente).

                                   Cima n. 3: Cima senza nome (2821 m)

Scendo dalla Cima di Gana Bianca in direzione sud notando alcuni dei tanto vituperati (dal Brenna) segni blu, pochi per la verità. Scendo poi verso destra sulla Gana Bianca e perdo quel tanto di quota che serve per evitare le pareti rocciose. Mi incammino sulla ganna instabile, facendo attenzione ad avere un appoggio sicuro. La marcia è lunga, ogni tanto lancio uno sguardo sul fondovalle bleniese, che giace 2500 metri sotto di me. In prossimità di una forcarella salgo e mi sposto sul lato della Gana Rossa (verso Quarnei). Da qui in avanti ogni tanto appoggio le mani, ma solo per sicurezza, in realtà non c’è nessuna difficoltà. Arrivato ad un secondo passo riconosco davanti a me ancora lontana la Cima di Gana Rossa, ed allora, per scrutare la via ottimale da seguire, salgo sulla cima senza nome, a quota 2821. C’è solo un ometto, ma la visuale è comunque bellissima. La vetta sovrasta  a destra una zona denominata Piano di Röcc e a sinistra Grüssett. Entrambi i toponimi potrebbero essere usati per nominare la suddetta cima.

                                   Cima n. 4: Cima di Gana Rossa (2787 m)

Da qui in avanti, visti i precipizi a destra e a sinistra, scelgo di procedere su cresta. L’alternativa sarebbe quella di ritornare indietro, perdere consistentemente quota, e poi risalire. Ma ormai son qui e continuo così, abbandonando quell’aria di relax che finora aveva contraddistinto l’escursione. Nel tratto più complicato mi sposto sul lato del Simano e perdo quota, per poi riprenderla. Il terreno è sempre instabile, ma, come sopra, si lascia percorrere. Pervengo ad una depressione quotata 2764 e da qui con poco sforzo guadagno la cima. Qui finalmente mi concedo una pausa a scopo reintegrativo delle energie perdute allegando ai cibi solidi anche una fresca birretta. Senza che ancora lo sappia, mi aspetta la parte più difficile dell’escursione, la discesa da nord sulla cresta sud della Cima di Gana Rossa.

                                 Cima n. 5: Cima di Piancabella (2671 m)

Come detto, procedo su cresta. Nello schema sintetico delle difficoltà mi sono fermato al I, perché penso che si possano seguire altre vie più semplici (anche se con maggior dislivello). Qui però la cresta presenta più di un passaggio di II, e anche oltre (il punto critico in questione l’ho evitato ancora una volta scendendo a destra su semplici placche e riguadagnando la cresta subito dopo). La Cima di Piancabella sembra vicina, ma l’impegno profuso la ricaccia sempre ad una certa distanza. Arrivato ad un colletto, tutto si placa e i restanti pochi metri fino all’omone di vetta sono gioia pura per il raggiungimento di tutte le cime programmate. La visuale su Semione e Ludiano, e poi Malvaglia, con in Brenno che scorre in mezzo, è qualcosa di esclusivo che contraddistingue solo questa cima, tra quelle raggiunte oggi. L’Adula invece fa da guardiano su tutte. Mi aspetta solo la discesa finale, prima sulla pietraia, poi tra rododendri e larici, poi su bei pascoli fino all’Alpe di Sceru e da qui, finalmente, per un breve tratto (lo stesso del mattino) sul sentiero ufficiale segnato in bianco e rosso, come i nomi delle due cime principali salite oggi.


Tourengänger: tapio


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Kommentare (2)


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Massimo hat gesagt: DOPPI COMPLIMENTI .........
Gesendet am 10. Juli 2011 um 15:12
x il gran bel girone e x le meravigliose foto.
Poi come al solito tu vai sempre alla ricerca di posti frequentatissimi......... toglimi una curiosità, quante persone hai incontrato in tutta la giornata??

Ciao e buona montagna
Max

tapio hat gesagt: RE:DOPPI COMPLIMENTI .........
Gesendet am 11. Juli 2011 um 17:05
Grazie Max per i complimenti, molto gentile!
In effetti pensavo di incontrare qualcuno in più, visto comunque che Quarnei (che è molto vicino al mio giro) è un'Alpe e una Capanna ben frequentata.
Invece non ho incontrato proprio nessuno (...strano?).
Al parcheggio al mattino c'era un'auto, che ho poi rivisto alla fine del giro. A questo punto penso che fosse quella del gestore della Capanna Quarnei...

Ciao e buona montagna anche a te,
Fabio


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