Cima di Gana Rossa 2786 m - Salita da nord e discesa da sud
|
||||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
La Cima di Gana Rossa è una delle montagne che costituiscono lo sperone che dall'Adula si stacca a sud-ovest. Situata tra la cima di Piancabella e la Cima di Gana Bianca divide la magica Val Malvaglia dal ramo principale della Val di Blenio.
L'ascesa da me intrapresa è relativamente breve ma di qualità. Si svolge nel cuore del Canton Ticino, in uno dei suoi luoghi più suggestivi, a pochi passi dall'Adula e di fronte a Quarnei.
Cima di Gana Rossa

Salita da nord
Sarebbe dovuta essere "salita e discesa da nord". Ma il vento tempestoso in vetta mi ha portato via l'astuccio delle pelli con le plastiche di protezione. Sono volate a sud lungo il canalone.
Così è diventato "salita da nord e discesa da sud alla ricerca infruttuosa dell'astuccio delle pelli".
Ma vediamo come è andata.
Fino a Cusié arrivo in auto. La strada è pulita. Avendo temperature polari in quota decido di partire tardi e di dormire di più. Non ci sarà rischio di valanghe bagnate. Mi incammino dopo le 08.20 con gli sci attaccati allo zaino. Seguo la strada sterrata verso nord e poco più avanti del cartello di Foppa (1707m) devio a sinistra. Sono in corrispondenza di un secondo cartello: questo indica un sentiero estivo per l'Alpe di Sceru. Quando scenderò al pomeriggio troverò una via invernale che mi permetterà di non togliere gli sci. Questa si trova un centinaio di metri più avanti.
Presto compare la neve e posso indossare gli sci. Con l'aiuto della traccia sul telefono raggiungo l'Alpe di Sceru. Questa si trova in fondo al vallone che si seguirebbe per salire alla Cima di Piancabella oppure alla Cima di Gana Rossa da sud (Valle di Sceru).
Per salire da nord devo superare la costa rocciosa che discende dal Pizzo di Sceru.
Alpe di Sceru con vallata (Sasso di Luzzone e Cima di Piancabella)

Per superare la costa del Pizzo di Sceru mi tengo leggermente più alto dell'omonima alpe e mi sposto in direzione della costa stessa. Quanto basta per evitare di perdere inutilmente quota. Tolgo gli sci e in traverso raggiungo un sentiero che mi consente di attraversare la linea rocciosa senza difficoltà.
Dall'altra parte le temperature sono nettamente inferiori, tira l'aria e la neve si fa gelata. La vista si apre su Quarnei e sull'Adula.
Quarnei

Presto indosso gli sci e il terreno si fa via via più ripido. Mi ritrovo lungo un pendio gelato e scivoloso per cui mi fermo e metto i rampanti. Con questi mi sento più sicuro e procedo fino a quando la vallata si apre e la pendenza si riduce. Quindi mi fermo per una piccola pausa e mangio.
Proseguo in modo regolare senza problemi. Mi avvicino alla Cima di Gana Rossa. Rimango più a sinistra rispetto alla traccia ufficiale. È più breve ma in caso di rischio valanghe è consigliabile rimanere più a destra (lontano dai pendii).
Raggiunta la base della mia cima ne risalgo il fianco orientale cercando il pendio migliore. Anche in questo caso utilizzerò i rampanti.
Pendii veppiù ripidi sul versante E/NE della Cima di Gana Rossa

Presto tocco la cresta nord: mi trovo ad un centinaio di metri dalla vetta. La cresta è abbastanza ampia e facile. La seguo sul filo. Alla mia destra il versante scende gradualmente. A sinistra c'è una leggera cornice e il pendio è ripido.
In pochi minuti raggiungo la vetta sci ai piedi. Il vento è tempestoso. Trovo un omino di roccia e una gamella con il libro di vetta depositato nel 2012.
Mi fermo per scrivere e per scattare le foto di rito.
Come sopraddetto il vento mi trasporta via l'involucro e le plastiche delle pelli.
Mi affaccio a sud e decido di tentare la discesa dal canalone sottostante.
Breve cresta nord della Cima di Gana Rossa

Discesa da sud
Mi rampono e metto via gli sci.
Mi affaccio sul canalone sottostante: l'uscita è contraddistinta da un muretto verticale di un metro o poco più sovrastato da una cornice. Mi approccio ma non ho il coraggio di scendere. La pendenza è elevata e ho paura di cadere spezzando la cornice. Più a sinistra ci sono delle rocce e il muretto è più piccolo. Rompo la cornice e sfrutto le roccette per scendere sulla neve. Prima di procede mi accerto della tenuta delle roccette. Non sono molto sereno perchè la loro tenuta è dubbia. Ma essendo la neve molle non temo di scivolare in caso di cedimento delle rocce. Tuttavia anche se la mente mi dà sicurezza l'istinto mi rende nervoso. Sono anche un po' impacciato a causa degli sci sullo zaino.
Superato il passaggio chiave mi ritrovo sulla neve nel canale.
Fronte a monte disarrampico fin quando posso girarmi e scendere fronte a valle.
Una volta trovatomi su pendenze inferiori ai 35 gradi cambio assetto: metto via i ramponi e indosso gli sci. Dapprima svolgo lunghissimi traversi. Poi riesco a scendere con maggiore scioltezza e scio fino all'Alpe di Sceru.
Successivamente discendo seguendo la traccia corretta. Nel bosco ci saranno un paio di punti difficili per me da sciare dove scenderò a scaletta. Raggiungo infine la strada forestale con gli sci ai piedi.
Ben presto però devo toglierli e camminare per raggiungere (in poco tempo) Cusiè.
Gita di grande soddisfazione!
Splendido Cusié

Uscita del canale vista dal canalone stesso

Video
[/drive.google.com/file/d/1gzEwCUeulmvTwgeigfZ1Gcw_s8Z8X79R/v...]
Reel: /www.instagram.com/p/C53W_AMN1RW/
Storie in evidenza: /www.instagram.com/stories/highlights/18027426209008348/
L'ascesa da me intrapresa è relativamente breve ma di qualità. Si svolge nel cuore del Canton Ticino, in uno dei suoi luoghi più suggestivi, a pochi passi dall'Adula e di fronte a Quarnei.
Cima di Gana Rossa

Salita da nord
Sarebbe dovuta essere "salita e discesa da nord". Ma il vento tempestoso in vetta mi ha portato via l'astuccio delle pelli con le plastiche di protezione. Sono volate a sud lungo il canalone.
Così è diventato "salita da nord e discesa da sud alla ricerca infruttuosa dell'astuccio delle pelli".
Ma vediamo come è andata.
Fino a Cusié arrivo in auto. La strada è pulita. Avendo temperature polari in quota decido di partire tardi e di dormire di più. Non ci sarà rischio di valanghe bagnate. Mi incammino dopo le 08.20 con gli sci attaccati allo zaino. Seguo la strada sterrata verso nord e poco più avanti del cartello di Foppa (1707m) devio a sinistra. Sono in corrispondenza di un secondo cartello: questo indica un sentiero estivo per l'Alpe di Sceru. Quando scenderò al pomeriggio troverò una via invernale che mi permetterà di non togliere gli sci. Questa si trova un centinaio di metri più avanti.
Presto compare la neve e posso indossare gli sci. Con l'aiuto della traccia sul telefono raggiungo l'Alpe di Sceru. Questa si trova in fondo al vallone che si seguirebbe per salire alla Cima di Piancabella oppure alla Cima di Gana Rossa da sud (Valle di Sceru).
Per salire da nord devo superare la costa rocciosa che discende dal Pizzo di Sceru.
Alpe di Sceru con vallata (Sasso di Luzzone e Cima di Piancabella)

Per superare la costa del Pizzo di Sceru mi tengo leggermente più alto dell'omonima alpe e mi sposto in direzione della costa stessa. Quanto basta per evitare di perdere inutilmente quota. Tolgo gli sci e in traverso raggiungo un sentiero che mi consente di attraversare la linea rocciosa senza difficoltà.
Dall'altra parte le temperature sono nettamente inferiori, tira l'aria e la neve si fa gelata. La vista si apre su Quarnei e sull'Adula.
Quarnei

Presto indosso gli sci e il terreno si fa via via più ripido. Mi ritrovo lungo un pendio gelato e scivoloso per cui mi fermo e metto i rampanti. Con questi mi sento più sicuro e procedo fino a quando la vallata si apre e la pendenza si riduce. Quindi mi fermo per una piccola pausa e mangio.
Proseguo in modo regolare senza problemi. Mi avvicino alla Cima di Gana Rossa. Rimango più a sinistra rispetto alla traccia ufficiale. È più breve ma in caso di rischio valanghe è consigliabile rimanere più a destra (lontano dai pendii).
Raggiunta la base della mia cima ne risalgo il fianco orientale cercando il pendio migliore. Anche in questo caso utilizzerò i rampanti.
Pendii veppiù ripidi sul versante E/NE della Cima di Gana Rossa

Presto tocco la cresta nord: mi trovo ad un centinaio di metri dalla vetta. La cresta è abbastanza ampia e facile. La seguo sul filo. Alla mia destra il versante scende gradualmente. A sinistra c'è una leggera cornice e il pendio è ripido.
In pochi minuti raggiungo la vetta sci ai piedi. Il vento è tempestoso. Trovo un omino di roccia e una gamella con il libro di vetta depositato nel 2012.
Mi fermo per scrivere e per scattare le foto di rito.
Come sopraddetto il vento mi trasporta via l'involucro e le plastiche delle pelli.
Mi affaccio a sud e decido di tentare la discesa dal canalone sottostante.
Breve cresta nord della Cima di Gana Rossa

Discesa da sud
Mi rampono e metto via gli sci.
Mi affaccio sul canalone sottostante: l'uscita è contraddistinta da un muretto verticale di un metro o poco più sovrastato da una cornice. Mi approccio ma non ho il coraggio di scendere. La pendenza è elevata e ho paura di cadere spezzando la cornice. Più a sinistra ci sono delle rocce e il muretto è più piccolo. Rompo la cornice e sfrutto le roccette per scendere sulla neve. Prima di procede mi accerto della tenuta delle roccette. Non sono molto sereno perchè la loro tenuta è dubbia. Ma essendo la neve molle non temo di scivolare in caso di cedimento delle rocce. Tuttavia anche se la mente mi dà sicurezza l'istinto mi rende nervoso. Sono anche un po' impacciato a causa degli sci sullo zaino.
Superato il passaggio chiave mi ritrovo sulla neve nel canale.
Fronte a monte disarrampico fin quando posso girarmi e scendere fronte a valle.
Una volta trovatomi su pendenze inferiori ai 35 gradi cambio assetto: metto via i ramponi e indosso gli sci. Dapprima svolgo lunghissimi traversi. Poi riesco a scendere con maggiore scioltezza e scio fino all'Alpe di Sceru.
Successivamente discendo seguendo la traccia corretta. Nel bosco ci saranno un paio di punti difficili per me da sciare dove scenderò a scaletta. Raggiungo infine la strada forestale con gli sci ai piedi.
Ben presto però devo toglierli e camminare per raggiungere (in poco tempo) Cusiè.
Gita di grande soddisfazione!
Splendido Cusié

Uscita del canale vista dal canalone stesso

Video
[/drive.google.com/file/d/1gzEwCUeulmvTwgeigfZ1Gcw_s8Z8X79R/v...]
Reel: /www.instagram.com/p/C53W_AMN1RW/
Storie in evidenza: /www.instagram.com/stories/highlights/18027426209008348/
Tourengänger:
Michea82

Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (2)