Rifugio Saoseo m.1987 e passo di Val Viola m.2489


Publiziert von Alberto , 10. Februar 2011 um 09:57.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Val Poschiavo
Tour Datum: 5 Februar 2011
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR   I 
Zeitbedarf: 3:15
Aufstieg: 855 m
Abstieg: 855 m
Strecke: Sfazù m.1622 -val di Campo -rifugio Saoseo m.1987 -bivio quota 2090 -baita quota 2180 (zona laghi val Viola) -prendere a sinistra per la val Paradisino,portandosi oltre la baita,mantenedosi a destra del 2° torrente,senza mai avvicinarsi alle pareti di destra che scaricano valanghe. Poco avanti,si piegherà a destra,lasciando la val Paradisino e si attraversa il Plan da la Genzana,poi di curverà ancora a destra in leggera salita fino ad attraversare un altopiano dove sono visibili i cartelli indicatori. Poi piegare a sinistra del Moton in direzione dell'evidente accesso (il passo m.2489 è costituito da un grande altopiano con vari accessi) dove lo si risale senza difficoltà,dal quale è ben visibile il rifugio Val Viola e la Val Viola Bormina km. 9. RITORNO: al bivio di quota 2090 -ristorante Campo m.2064 .rifugio Saoseo m.1987 -Sfazù m.1622
Zufahrt zum Ausgangspunkt: Milano -Lecco -Colico -Morbegno -Sondrio -Tirano -strada cantonale del Bernina -Sfazù
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Saoseo
Kartennummer: CNS n° 269 Passo del Bernina o kompass Bernina-Sondrio

Parto presto dato il lungo viaggio e il possibile traffico che potrei trovare lungo la strada che percorre la Valtellina: il viaggio procede bene,attraverso il confine e dopo un poco di strada,ecco il lago di Poschiavo,tutto ghiacciato,tranne nel punto dove il sole comincia a far breccia. La neve è sporadica anche qui,per cominciare a vederne un poco,si deve arrivare un po prima di Sfazù. Proseguo,la mia meta è molto avanti. Supero il bivio per il passo della Forcola e noto che la neve ai lati della strada,comincia a diventare alta e poi...ecco che anche la strada è ricoperta dalla neve,portata dal vento e fatta scivolare da muraglie alta anche 3 metri: quindi,per evvitare di fermarmi e bloccare le auto per mettere le catene,inserisco la seconda e la “tigre delle Alpi” con il motore su di giri,fa sempre il suo dovere e mi porta oltre al passo del Bernina,prima volta che percorro un passo oltre i 2300 m. in pieno inverno. Giungo al parcheggio del Diavolezza,scendo e saggio l'aria,piuttosto fortina: ok,decido di cambiare meta e scendo a Sfazù. Parcheggio e decido di vedere questa valle di Campo in versione invernale: non avevo per la mente di fare chissà che cosa,semplicemente di camminare e di vedere fin dove mi potevo spingere. Sono le 9,10 e mentre percorro la strada innevata,sento che la sola presa degli scarponi non bastava,quindi mi metto le ciaspole (data la neve gelata è consigliabile o le ciaspole o i ramponi) almeno per il primo tratto di strada che ha una pendenza più forte rispetto alla maggior parte del percorso fino al rifugio Saoseo. La pendenza si addolcisce dopo aver raggiunto le baite con fontana,dalle quali sul fianco sinistro della montagna,le valanghe possono raggiungere la strada: da qui si prosegue senza faticare e si raggiunge in circa 1 ora il rifugio Saoseo aperto nei fine settimana: fin qui definirei il percorso da WT1. L'ombra avvolge ancora la piana dove è ubicato il rifugio,quindi decido di proseguire,almeno fino dove il sole illumina e riscalda. Ora il tracciato è un sentiero,ben battuto e senza pendenze forti,prosegue e raggiungo la zona del lago Val Viola,dove il sole oramai fa da padrone: qui scambio qualche informazione con uno sci alpinista che già alle 11 scendeva: essendo solo,non se a sentiva di fare la traversata andando ad Arnoga. Gli chiedo se il percorso è battuto e mi risponde che le tracce degli sci si vedono,ma di ciaspole...quindi per restare un po a galla,devo cercare le tracce più vecchie,bene. Ci salutiamo e mi rimetto in cammino. Supero la baita di legno e mi dirigo verso la valletta,superando i due torrentelli: percorrendo la valletta,cerco di capire quanta neve ci fosse sul pendio alla mia destra,che tende a scaricare nell'eventualità di temperatura elevata e abbondante neve. Noto vecchie scariche,son tranquillo ma vigile,con occhi e orecchi ben attenti: il percorso che dal rifugio prosegue verso il lago e il passo,ha una pendenza mai erta,lo definirei un tracciato WT2 per famiglie anche questo,l'unico problema è la lunghezza del percorso che globalmente è da WT3. Proseguo e mi infilo nella valle,noto che quasi in fondo devo voltare (mi ricordo il percorso perché l'ho fatto ben altre due volte in estate) a destra,poi ancora a destra e salgo un poco ed ad un certo punto l'aria si fa sentire: vedo un promontorio,alcune impronte vi si dirigono lassù,le seguo e una volta giunto...haaaaa,bene! Dunque,questo è l'altopiano con tanto di lago,sommerso da parecchia neve e in fondo,vedo il passo ancora lontano e una traccia che attraversa il grande pianoro. Scendo e mi dirigo verso il passo,che per giungervi si sale a tornantelli...poi...la visione si apre. D'innanzi a me la val Viola Bormina e proseguo fin quando vedo il rifugio Viola,dove nessuna traccia si nota: qui al passo val Viola m.2489,vi giungo alle 12,45: il vento si fa sentire,son felice di aver potuto percorrere questa bella e lunga valle anche in versione invernale. Dopo una breve sosta per le foto,mi riavvio per far ritorno e giunto nei pressi del lago mi soffermo per mangiare una barretta di cioccolato e...finalmente qualcuno,una coppia con le ciaspole: dopo un poco,lui ci ricordiamo di esserci conosciuti,io avevo dato un passaggio in auto,quando ero stato in val Grosina. Mi chiedono dove fossi andato e rispondo al passo di val Viola,lei dice di andare la,ma lui pensa di fare un giro ad anello intorno al lago Viola e scendere al lago Saoseo (ma,secondo me era meglio andare al passo,molto più sole e percorso battuto). Ci salutiamo e mi riavvio: giunto al bivio di quota 2090 scelgo di allungare il percorso,andando al ristoro Campo,dove trovo uno sci alpinista e anche una bella panca dove sostare al caldo sole. Nel scendere ho visto altri tre ciaspolatori e sci alpinisti che salivano per un totale di una 15 na di persone: non molte,pensavo di trovarne di più! Bene,proseguo e raggiungo il rifugio Saoseo,dove oramai il sole scalda anche questa piana e mentre proseguo,sento che la faccia sta andando a fuoco (e si,al ritorno il sole stava sempre davanti a me) e mi metto il cappello per far un po d'ombra,fino a quando raggiungo il parcheggio. Mi posso ritenere molto soddisfatto,anche se ho rinunciato ad una cima,ho potuto vedere una valle che già conosco,in una visione più...bianca e mi ha fatto piacere vedere il rifugio Viola e i laghi omonimi,sotto il manto nevoso.   per il video: 

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Tourengänger: Alberto


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