Sciorp - Valgrande


Publiziert von atal , 7. Januar 2019 um 23:39.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 5 Januar 2019
Wandern Schwierigkeit: T6- - schwieriges Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1500 m
Abstieg: 1500 m

Una delle testimonianze più sorprendenti delle condizioni di vita del passato nelle valli ossolane è una modesta gradinata in pietra sulla cresta Est della Cima Saler, frammento isolato di un sentiero secondario che conduceva a ripidi pendii erbosi, localmente chiamati sciorp, sospesi sopra salti di roccia. Un tempo gli alpigiani vi salivano per falciare il fieno.

Del resto del sentiero non rimangono che pochi altri brandelli, che possono essere collegati sfruttando i punti deboli di un impervio versante. Dobbiamo la scoperta di questo percorso a Ferruccio, che lo aveva documentato sul suo sito nel 2014 (link) e che in questa occasione si è offerto di accompagnarmi.

In sintesi, l'itinerario sfrutta un sistema di cenge che, partendo sulla verticale dell'Alpe Agaroli, permette di attraversare il versante SE della Cima Saler fino alla cresta Est. Una volta raggiunta la cresta, la si risale fino in cima. Il ritorno è stato fatto lungo la "via normale" che passa dall'alpe Curtet.

Avvertenze
Itinerario lungo, impegnativo e faticoso, in parte ostacolato dalla presenza dei noccioli, che aumenta sensibilmente lo sforzo fatto per vincere la gravità.

Orientamento non banale, con segnaletica assente lungo tutta la prima parte del percorso. Corda da portare per eventuali retrofront. Ramponi d'obbligo in questa stagione.

Percorso molto panoramico, con scorci spettacolari, che necessiterebbe di giornate più lunghe per essere apprezzato appieno. D'altra parte, si potrebbe obiettare che la luce invernale nel pomeriggio è impagabile...

Andata
Partiamo all'alba da Colloro e ci incamminiamo lungo la strada, riservata ai proprietari delle baite, che porta verso l'Alpe La Piana, punto di partenza (o di arrivo) di quella che è la più frequentata tra le traversate della Valgrande.

Giunti al termine del tratto asfaltato, il sentiero abituale si presenta chiuso a causa di una frana e la segnaletica ci indirizza su un percorso secondario che tocca le baite di Ca' d' Balota, prima di salire all'alpe La Piana. Giunti alla cappella, anziché proseguire verso La Motta, saliamo sulla sinistra e in breve arriviamo all'Alpe Agaroli. Senza sentiero saliamo nel bosco sopra l'alpe fino ad arrivare alla base delle rocce, in corrispondenza ad un canalino. Ne risaliamo un primo tratto in modo da raggiungere una sorta di cengia boscosa che percorriamo verso NE, arrivando - subito dopo un piccolo spiazzo con muri di sostegno - in un anfiteatro sormontato da alte pareti verticali. Scendiamo per qualche metro nel canale e risaliamo la rampa con vegetazione sul versante opposto fino ad una zona rocciosa, che fino a pochi anni fa si poteva superare aggrappandosi ad un ramo di rovo. Attualmente la pianta è seccata e, dopo alcuni tentativi infruttuosi, Ferruccio trova sulla destra quelli che sembrano dei gradini rudimentali, alla base di un breve e stretto canalino, in cui saliamo con un passaggio in opposizione. Traversiamo ancora verso NE alla base delle rocce fino ad arrivare in vista della cresta Est, che si raggiunge dopo avere salito un canalino dal fondo erboso sulla sinistra. In cresta fanno la loro comparsa dei vecchi tagli che sono di aiuto nella scelta del percorso migliore. In alcuni casi è necessario affrontare qualche facile passaggio di arrampicata (max II). Intorno ai 1600 m di quota si incontra il tratto gradinato, unico superstite inconfutabile del vecchio sentiero.

In realtà ci sono dei tratti costruiti anche più in basso, lungo il traverso, ma non è perfettamente chiaro se facessero parte di questo percorso oppure di un altro.

Al termine della vegetazione arborea, si apre la vista sui ripidi pendii erbosi detti sciorp, da risalire fino al punto di giunzione tra le creste Sud e Est. Dopo un primo tratto poco ripido, il terreno ghiacciato e la pendenza impongono l'uso dei ramponi. Panorami mozzafiato accompagnano questo tratto di salita su prati aerei e solitari. Raggiunta la cresta sommitale con tratti in cui si arrampica aggrappati all'erba, saliamo poggiando sul versante Sud, con vista sull'Alpe Saler, e raggiungiamo prima l'anticima e quindi, passando sul colmo innevato, la Cima Saler vera e propria. Sono già le 14:30 e soffia un vento fastidioso. Non rimane che affrontare la discesa.

Ritorno
L'unica scelta ragionevole vista l'ora è la "via normale". Per i dettagli, rimando al percorso di andata descritto nella relazione di qualche anno fa (link).

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 8. Januar 2019 um 09:47
molto,molto interessante... ciaux

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Januar 2019 um 13:07
Eh già, questa zona sopra Colloro è veramente “tanta roba”...

Ciao


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