Piz Corbet

Partenza da Gumegna alle 7:30. La possibilità di parcheggio è molto scarsa ma un poliziotto ci dice che possiamo parcheggiare sul suo terreno e ci spiega com'è lo stato della cresta e la discesa da Pombi. Grazie mille.

SI cammina dunque sul sentiero ufficiale prima in salita poi parecchio in discesa verso Calnisc. Da li si continua verso l'alp de Barna per 7minuti e prima che il sentiero scende nuovamente in val recancin, saliamo diritti nel bosco selvaggio verso Arna. Arrivando ad Arna troviamo un sentiero non marcato che ci conduce sotto la cascata della Geseneta. Grazie a chi ha fatto recentemente Jackiboy. L'erba è ancora tagliata per alcuni minuti dopo la traversata del ruscello ma poi non è più stato fatto. Il percorso va in mezzo a ripidissimo terreno e rocce. E importante tenere la traccia seguendo le vecchissime tagliature degli alberi e ontani.
Faccendo il giro sotto l'alpe Pian Guarnei si arriva dal altra parte sul prato. La seconda antenna del Pian Guarnei si vede e si punta li.
Arrivando alla ruina si continua a salire tenendosi alla sinistra (guardando da sotto) e si cerca l'imbucco per entrare negli ontani. Questo punto si trova quasi al punto più alto dell'alpe Pian Guarnei.
Si continua dunque verso il Torrente e si sale quello. Probabilmente si devo seguire il più possibile il ruscello anziché allontanarsi troppo sull'erba. In ogni caso siamo passati su una parete erbosa ripidissima.
Arrivando sulla cianton della gesena il terreno diventa molto meno ripido. Il pizzo Corbet ormai si vede e su sassi e rocce si procede in quella direzione incontrando il sentiero ufficiale bianco blu. Poco prima della bocchetta del servino c'è un bivio con le scritte "Corbet via facile" e "Corbet via difficile".
E molto importante a scegliere la "via difficile" perché quella facile va nel versante italiano e passa a circa 300m sotto la cima per la bocchetta del Pombi.
Per arrivare in cima bisogna ormai prendere la via difficile che non è tanto difficile fino il pizzo.
Dopo 6 ore di camminata e piccole pause arriviamo in vetta al Corbet.

La discesa verso la bocchetta di nebbion è già più difficile nel senso che la cresta è ripida e in certi punti c'è solo la roccia storta e su entrambe le parti una parete che scende. Per evitare di scivolare e morire si "striscia" quei punti tenendosi con le mani il più possibile sulla roccia liscia.
Dalla bocchetta del nebbion fino alla bocchetta del Pombi non ci sono più marchature ma la via è logica e ogni tanto si vede la traccia ad occhio.
Dalla bocchetta del pombi seguiamo di nuovo il sentiero attorno il Pombi visto che non sapevo se potevo scendere dalla cresta mesolcinese (tre anni fa - vedi rapporto del 2015) non avevo visto nulla a parte di nebbia sul pombi).
Il tracciato bianco-blu esiste praticamente fino al bosco del Fep passondo sotto l'alpe del Fep. Il sentiero è però non mantenuto e le marcature sono talmente vecchie e difficilemente riconoscibile.
Dopo una ricerca continua di mercature erba alta e passando in mezzo agli ontani dentro il bosco fitto su un grande abete c'è l'ultima segnatura su aluminio bianco-blu.
Da li teniamo l'altezza e andiamo verso la cresta del Fep. Raggiungendo quello il tracciato e ben visibile e con le gambe e ginocchi leggermente a pezzi arrivamo alle 19 alla macchina.
Giusto il tempo a togliersi gli scarponi tramonta anche il sole.
Alla fine è però stata una bella giornata. Un Giro ad anello impegnativo da fare quando veramente solo bello e quando le giornate sono abbastanza lunghe.