Una Cima di Piazzo 2057 m in ottima e casuale compagnia!

Sentita la sera prima Elena del rifugio Cazzaniga, decidiamo di salire da loro, sicuri così di passare un bel pomeriggio in compagnia.

La giornata si rivelerà migliore del previsto sia per il fortuito incontro con numbers, ivanbutti e Massimo sia grazie al meteo più clemente del previsto.

Mentre ci stiamo scarponando ci accorgiamo che a poche auto di distanza ci sono gli amici di Hikr, ultimamente ne abbiamo avuti parecchi di questi incontri casuali, questa volta poi non ci incrociamo solamente ma partiamo insieme.

La nostra meta è il rifugio Cazzaniga e, tempo permettendo, la Cima di Piazzo. I loro programmi sono altri, un po’ nebulosi mi sembra, ma le mete sono diverse.

Poiché non piove però partiamo tutti a piedi per la solita direttissima. Tempo però una decina, forse poco più, di minuti, comincia a piovigginare. Ci copriamo, io perdo parecchio tempo per riattacare le ciaspole allo zaino in assetto da pioggia ma riusciamo comunque a riprendere gli amici. Poco prima dell’ex Casari comincia a nevischiare.

Ivan è scatenato e sale in solitaria. Giunti all’ex Casari poiché ha proseguito per i Piani di Artavaggio, abbandoniamo l’idea di salire per il vallone e, continuiamo l’inseguimento. Tra l’altro sembra che loro stiano rivedendo il programma iniziale.

Giunti ai Piani, infatti, puntiamo tutti al rifugio Cazzaniga che, grazie alle chiacchiere infinite, raggiungiamo senza nemmeno renderci conto! Per lo meno, io non me ne rendo conto…il tetto del rifugio Nicola compare molto prima del previsto!

Noi ci fermiamo qualche minuto al rifugio Cazzaniga. Gigi ci conferma che per la Cima di Piazzo le ciaspole non servono a meno di non voler fare qualche divagazione…ma poiché non si vede a un palmo dal naso, di divagazioni non è che se ne possano poi fare…onde ritrovarsi nella bergamasca senza volerlo!

Raggiungiamo gli amici alle prese già con la salita alla cima. Ma vediamo che scendono. Per la cima, almeno per il primo tratto, ci consigliano di mettere i ramponcini. Il fondo è gelato e la spolverata di neve, orribile per altro, rende tutto scivoloso. Loro non hanno voglia di cambiare assetto per cui decidono di pascolare nei dintorni dei rifugi noi invece calziamo i ramponcini e saliamo.

Non che servano a molto, la neve crea uno zoccolo da tacco 18. In salita nessun problema, in discesa ogni due passi uno stop per pulire ramponcini e scarponi.

Dopo la veloce puntata alla cima di Piazzo sotto un leggero nevischio e in totale assenza di panorama, scendiamo e miriamo direttamente al rifugio dove passeremo qualche ora in ottima compagnia.

Discesa dal vallone dove noi, non volendo calzare le ciaspole, seguiamo una vecchia pedonata che, con solo qualche cedimento, raggiunge il primo bivio per il Vallone/Piani di Artavaggio.

Poiché né nevica né piove si decide di scendere tutti a piedi. Durante la discesa ci sfaldiamo, ci ritroveremo così alla funivia.

Come sempre, nonostante il tempo, non certo dei migliori, andare in montagna non delude mai!

numbers
Trovarsi casualmente con Marco27 e cristina sta davvero diventando un' abitudine davvero frequente.
Nemmeno se ci mettessimo d'accordo riusciremmo a vederci così spesso.....:):):)
Così stavolta finiamo per condividere praticamente tutta la giornata.
Partiti per salire in funivia, per non prendere acqua, mi faccio contagiare da loro e trascino Max & Ivan a salire a piedi da Moggio, riusciamo cosi' a prendere una pioggia "sopportabile" fino al vecchio Casari, dove ci accoglie una coreografica nevicata.  
Oggi visibilita' praticamente quasi nulla, la piramide del Sodadura riesco solo ad immaginarla.....
Noi facciamo un giro della piana, e saliamo il "mottarozzo" tra il Nicola ed il Sodadura, giusto per tirare l'ora del pranzo, evitiamo la cima di giornata, e ci fiondiamo al rifugio per la pausa ristoratrice. Oggi si sta bene anche li.
Discesa classica nel vallone da sotto il rifugio, ci divertiamo fin dove possibile con le ciaspole nella neve intonsa. Qualche tratto ghiacciato in discesa richiede poi attenzione, ma riusciamo a non prendere acqua.
Traversiamo in centro paese, e ritroviamo i nostri compagni al parcheggio per i saluti finali.
Un'altra bella giornata, riuscita nonostante il meteo. Un grazie a Marco e Cristina per la piacevole compagnia.
Soddisfattissimo.
Alla prossima.

massimo Chiacchierando in macchina alle porte di Moggio dico ai soci " Sicuramente al parcheggio della funivia non troveremo cristina e Marco27", neanche il tempo di parcheggiare ed ecco una faccia non nuova che ci viene incontro; ....... e si sono proprio loro.
Ma che ci fate qui????
Tranquilli noi saliremo a piedi ........, ah ecco adesso i conti tornano!!!!
Il nostro obiettivo odierno è quello di non prender acqua e viste le previsioni l'idea è quella di salire in funivia per poi gironzolare su per i piani e dintorni, ma al contrario del previsto non piove perciò decidiamo di aggregarci e salire a piedi in loro compagnia senza una meta ben precisa ................... tutto sommato è andata bene e di acqua ne abbiam presa poca, la compagnia è stata ottima e il pranzo al Cazzaniga di nostro gradimento.
Grazie a tutti per la piacevole giornata trascorsa in gradita compagnia, in particolar modo a Cristina e Marco.