Cima di Piazzo 2057 m
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Il rientro tardi e il non aver previsto niente per oggi ci fanno decidere di andare a trovare gli amici al rifugio Cazzaniga da dove è un po’ che manchiamo.
Con orario insolito per noi, posteggiamo a Moggio, dove costatiamo che la giornata è tutt’altro che brutta, anzi…qualche squarcio di azzurro e un timido sole ci accolgono al posteggio. Poi per tutta la giornata ci sarà una variabilità estrema, dal solino alla mezz’oretta di nevicata, al sole che ci scioglie mentre saliamo alla Cima di Piazzo alla nevicatina mentre siamo in rifugio per terminare con un altro timido sole ma anche qualche goccia nella discesa.
Nonostante il percorso ci sia ben noto, la chiacchiera ci porta a sbagliarlo. Ultimamente sono stati segnati nuovi sentieri e di fatto salendo per il nostro solito sentiero troviamo un bivio che una volta non c’era. Non leggiamo il cartello e convinti proseguiamo a dx. Poco dopo noto dei segni gialli e rossi un po’ particolari che non mi sembra di aver mai visto…il sentiero mi sembra diverso, meno sassoso…e mi sembra che ci porti un po’ troppo a dx e troviamo la prima neve, intorno ai 1400/1500m…Marco? Non ti sembra ci sia qualcosa di diverso? Mah adesso mi sembra quello solito…Boh sarà ma a me qualcosa non torna…infatti poco dopo raggiungiamo un punto in cui si vede, penso, lo Zucco di Maesimo o qualcosa da quelle parti, comunque un qualcosa che solitamente non c’era.
A questo punto entrambi concordiamo di essere da tutt’altra parte. I segni ora pennellate blu ce li siamo persi…
Un’occhiata al GPS, che però inizialmente non ci è di grande aiuto. Vaghiamo un po’ nel bosco e ritroviamo i bolli blu e poco dopo anche dei segnavia Cai. Vediamo poi, sbucare sopra le cime degli alberi, l’arrivo della funivia, alla nostra sx. Dopo un traverso dove affondiamo fino a oltre le ginocchia raggiungiamo i cartelli segnavia. Svoltiamo a sx, e poco dopo ci troviamo ai Piani di Artavaggio, alla nostra sx il Rifugio Sassi Castelli. Probabilmente abbiamo fatto il sentiero per la Cà Rovellasca. Non so però se l’abbiamo seguito integralmente per cui non garantisco per la traccia. Comunque è un bel sentiero e con neve sembra anche più sicuro di quello che si fa solitamente da Moggio.
A questo punto andiamo a prendere la strada battuta dal gatto e saliamo al rifugio Nicola, veloce salita alla Cima di Piazzo con insolitamente una traccia quasi nulla e quindi grandi affondi in neve pesantissima.
E…finalmente…rifugio Cazzaniga dove passeremo più di tre ore in chiacchiere, e sarebbero potute essere anche di più se non fosse stato che Gigi ed Elena dovevano scendere a prendere l’ultima funivia.
Per noi invece discesa a piedi.
Sempre ottima compagnia per passare la giornata!
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