Piza de Antersasc 2471m - Si può anche tornare indietro


Publiziert von zasf , 22. Dezember 2017 um 22:25.

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum:19 Dezember 2017
Ski Schwierigkeit: WS+
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1000 m
Abstieg: 1000 m

L'ultima uscita di scialpinismo con Georg ho pensato che sarebbe stata l'ultima. Ma questo pensiero l'ho avuto mentre ero in difficoltà con gli Spitzkehren, mentre gradinavo affannosamente con gli scarponi oppure quando mi sono trascinato a valle con gli sci. Quando sono arrivato a casa, già pensavo che era stato bello. Poi che forse si poteva rifare, alla fine ho chiamato Georg per uscire di nuovo.

Così ci troviamo a "pellare" nel sentiero innevato. La tecnica di salita mi pare facile, mi illudo che mi venga bene. Saliamo velocemente, per passaggi stretti, su e giù tra gli alberi, attraversiamo un ponticello. Cominciano i miei primi dubbi. "Si scende di qua?" chiedo. Georg dice che c'è una facile forestale per tornare. Va bene.

Proseguiamo e incontriamo una frana, ma altri prima di noi si sono fatti strada, presto siamo ad un grande cimbro. Facciamo la prima sosta dopo due ore. È freddo e siamo in ombra, fortunatamente non c'è vento. Altri due scialpinisti stanno già scendendo, penso a quanto è bello quando vedi gli altri salire mentre tu sei già arrivato alla meta e sei già di ritorno. Ma non è il nostro caso oggi. Siamo solo a metà del dislivello.

Infatti l'ultimo tratto è più ripido, presto arriva il sole e con lui gli Spitzkehren. Georg mi mostra di nuovo la tecnica. Ne eseguo un paio decenti fino a che il pendio non diventa ripido. Così lui procede e mi stacca. L'ambiente è stupendo, la valletta è chiusa tutta intorno da alte pareti a est e a sud, siamo di fronte ad un grande anfiteatro di roccia.

Mi ritrovo da solo con gli Spitzkehren, me la cavo a farne un altro o due, intanto salgo e mi avvicino al bordo della parete. Alcuni torrioni si elevano davanti a me. Comincio ad eseguire l'ennesimo tornante, metto lo sci d'appoggio, porto il peso, alzo l'altro sci. Sono in equilibrio su uno sci e l'altro non si alza perché la punta sbatte sulla neve. Devo fare il calcio, intanto pendolo un po' ma riesco a stare su, finalmente riesco a fare il kick e a portare gli sci paralleli. Per un soffio non cado.

Procedo in avanti e al tornante successivo mi blocco. Vedo che ce n'è un altro poco dopo. Forse l'ultimo? Aspetto, metto uno sci per cominciare la manovra poi lo riporto indietro, chiamo Georg. Purtroppo gliel'ho data su. Dopo poco arriva e togliamo le pelli per scendere.

Nei primi dieci minuti succede di tutto, si stacca uno sci e lo perdo sotto almeno un metro di neve. L'attacco dell'altro non funziona, si sblocca il tacco e va in posizione di salita. Non so come ma resto calmo, Georg mi trova lo sci nella neve, oggi scendere a piedi non è possibile. Mi rimetto in piedi, cerco di sciare giù e in qualche modo ce la faccio, va meglio rispetto all'ultima volta. Riesco a stare sugli sci e progressivamente arriviamo a valle.

A cento metri dalla macchina attraversiamo un piccolo torrente, faccio il movimento per togliere lo sci, Georg mi ripete la regola numero uno: "mai togliere gli sci!". Così li tengo e passo dall'altra parte. Sono meno stanco dell'ultima volta, ma sconfitto dagli Spitzkeheren. La regola più importante resta tornare sani a valle, quindi se qualcosa non va, si può sempre tornare indietro. Lo stesso vale per lo scialpinismo.

Tourengänger: georgb, zasf


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Kommentare (1)


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Laura. hat gesagt:
Gesendet am 23. Dezember 2017 um 21:39
Vedrai che andrà sempre meglio!


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