Evviva!!!!: finalmente la prima grande nevicata della stagione!


Publiziert von Alberto , 8. November 2017 um 10:21.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 5 November 2017
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1:45
Aufstieg: 671 m
Strecke:Tartano m. 1210 - Fraccia m.1360 km. 1,3 - prendo a salire il sentiero che conduce alle ultime case servite dalla teleferica - punto sempre in direzione delle baite a monte - incrocio il sentiero principale - baita con acqua situata prima di arrivare all'alpe Torrenzuolo m.1794 da qui seguire i pali,l' ex agriturismo rimane a sinistra e non si vede - baita Gerlo m.1830 - Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 loc. Mont Còch
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. n° 36 dello Spluga - Lecco - Colico - S.S. n° 38 dello Stelvio - Morbegno - Campo Tartano - Tartano: in estate si può proseguire,prima di superare il cimitero, a sinistra, non segnalata vi è la strada (in parte con pendenza accentuata) che sale a Fraccia, asfaltata con buone possibilità di parcheggio in zona tornanti, poi per un breve tratto prosegue in bitume e per 500 metri sterrata, terminando al parcheggio di circa 7/8 posti
Unterkunftmöglichkeiten:Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli
Kartennummer: kompass Parco Orobie Valtellinesi

Per questa giornata vi sarebbe stato in programma con gli amici,di fare un uscita con meta una struttura dove trascorrere la giornata ma,a causa delle nefaste e annunciate previsioni per domenica 6 ottobre a cui non sono mancati gli avvisi di allerta per piogge abbondanti,la rinuncia è stata d'obbligo.

Il Bradipo delle Alpi,dispiaciuto per tale scelta,decide di programmarsi una 2 giorni anche se le previsioni tra la DOMENICA sera e LUNEDÌ annunciano neve fino ai 1200 m. se non addirittura sotto: è ovvio che essere preso per fuori di testa sia "normale",però dipende cosa si va a fare (salire su cime per non vedere nulla,prendere acqua e freddo dopo aver fatto un minimo di 1000 metri di salita,forse è da considerarlo peggio) quindi devo scegliere una struttura da raggiungere cercando di abbassare il rischio di farsi male (non da eliminare,cosa impossibile).

Quindi,data la mia conoscenza sulle varie strutture,i percorsi per accedervi,tempistiche,dislivelli,strade di accesso e e molto altro ancora,opto per la Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881: quota che mi da la certezza di vedere nevicare,un percorso di ritorno facile (se lo conosci dato che la neve può coprire alcuni segnali...) che si può scegliere al posto di quello diretto che sto frequentando spesso.

Parto da casa che piove a dirotto e la cosa mi da da pensare non poco,giunto a Colico,piove ma con intensità decisamente ridotta,quasi una pioggerella e giunto a Tartano rifletto (cosa che fanno coloro aventi i neuroni funzionanti he he he): salire fino a Fraccia in auto e cambiarmi sotto la pioggia o...penso alle previsioni che danno per lunedì...neve probabilmente sotto i 1200 m. quindi decido che è meglio parcheggiare sotto il parcheggio esterno.

Qui mi cambio senza fretta ma,soprattutto senza bagnarmi per quanto riguarda la partenza: per il ritorno la scelta è basata su un ragionamento che spiego per evitare che altri dovessero incappare in giornate del genere passando 2 giorni in montagna (vi sono coloro che,oltre al proprio naso non vedono...le possibili problematiche): se le previsioni nevose risultassero azzeccate (per ora le piogge abbondanti sono azzeccate solo sulla pianura) i mezzi spartineve provvederebbero in primis a pulire la strada principale,come è ovvio che sia,mentre il tratto che sale a Fraccia,considerando il fatto che è lunedì,quindi gli escursionisti non ne hanno bisogno,è possibile che qualche problemino si può avere.

E' vero che ho "solo" un'auto a 2 ruote motrici con gomme adatte anche alla neve oltre ad essere provvisto pure di catene a cui posso ottemperare a risolvere ciò che il battistrada non vi riesce: ma pure i 4x4 (suv) posso avrebbe difficoltà su questo tratto di strada (sia a salire che in discesa se non sgombra dalla neve) mentre con le ridotte molti problemi verrebbero superati...sempre se si è in grado di ottimizzare al meglio le potenzialità di tale auto (mentre per i miracoli occorrono altri mezzi).

Bene,alle 8,15 mi incammino con tanto di ombrellone e...opss,quasi dimenticavo: mi sono pure portato appresso le ciaspole che,considerato l'improbabilità di pestare tanta neve in salita le ho lasciate in auto.

Devo ammettere che se le avessi portate appresso mi avrebbero agevolato...la DISCESA!!!!!

Quindi salgo scegliendo il percorso diretto (più "facile" riconoscerlo in versione "nevosa" quando è battuto dai locali) e sbuco per la prima volta dove vi è il wc del bivacco: pensavo che vi fosse qualcuno visto che vi erano 2 auto parcheggiate ma nulla,tra l'altro all'interno vi erano 9 gradi e fuori la pioggia insiste: ora si procede ai lavori con l'andare a prendere l'acqua,lasciando la tanica che si riempia piano piano mentre accendo la stufa e altri lavoretti.

Poi,con comodo vado a recuperare il fustino pieno e preparo il pranzo,mentre fuori si alterna la pioggia con il nevischio:

ore 16,30 comincia a nevicare bene,neve asciutta che attecchisce anche dove è molto bagnato.

Ore 19,00: sul tavolo esterno vi sono ben 9 cm. di neve.

Ore 19,30 faccio una foto esterna che ben dimostra la nevicata intensa.

Prima di andare a dormire,sono le 22,00 do un'occhiata fuori...nevica abbondantemente,comincio a pensare che le ciaspole potevano servirmi,nel contempo mi faccio l'idea che il giorno seguente vi possa essere la possibilità di "nuotare" nella neve...nessun problema,sono abituato alla sofferenza in certe circostanze.

 

Per qualche ragione non prendo subito sonno,la vedo dura! Poi ci si mette pure il forte vento che soffia incessantemente,oltre a ciò devo espletare ai bisogni fisiologici quindi,con grande sforzo scendo dal letto,rimetto gli scarponi ed esco...mondo ladro come nevica...e quanta neve...Mha!

Nelle successive incursioni per fabbisogni "idrici",la neve sopra il tavolone esterno pareva non salire di spessore nonostante sembrava che nevicasse: forse il forte vento "limava" la coltre nevosa spazzandola via.

Infatti alla mattina misuro ben 34 cm. ma credo che potevano essere di più se il vento non fosse intervenuto: vi erano zone che mostravano ciuffi di erba e alberi senza neve,mentre in altre zone l'accumulo superava il metro.

Il vento soffiava ancora,fuori un freddo intenso mentre in baita 13 gradi erano più che gradevoli (sicuramente al posto mio qualcuno con problemi di circolazione avrebbe riacceso la stufa,cosa inutile se si considera che per la colazione vi sono a disposizione dei fornelletti a gas ed eventualmente si provvede alla sera a preparare la colazione nei termos che tengono bene fino al giorno seguente...e se avete "freddo" basta coprirsi con ciò che si ha).

Il vento ha reso possibile il vedere le cime lontane della zona val Masino e sprazzi di cielo davano la speranza in un miglioramento,nel frattempo approfitto per prendere la via del rientro tramite il sentiero ufficiale: dovevo prestare attenzione in quei tratti dove la neve arrivava a raffreddare le "balottoss" evitando di cadere e ritrovarmi seppellito dalla neve.

Vi erano tratti in cui "navigavo" in questa neve farinosa,nella "norma" dove il vento non è riuscito ne ad accumularla ne a toglierla la neve arrivava al limite della parte superiore delle ghette,utilissime anche durante la salita con la pioggia,quindi potete immaginare quanta neve ha messo in poche ore che vanno dalle 16,30 alle 04,00 del lunedì.

Bisogna scrutare bene,cercando di capire dove sia il tracciato in particolare quando la segnaletica è ricoperta dalla neve,quindi cercare i segnali più lontani ed eventualmente voltarsi all'indietro per capire,tramite la segnaletica che serve a chi generalmente sale,se si è sul tracciato: devo ammettere che non è stato difficile,visto che ho frequentato spesso questo sentiero in condizioni "proibitive".

Mentre scendo ecco sprazzi di sole che sciolgono velocemente la neve sui rami degli alberi: scenario fiabesco che ho avuto la fortuna di essere TESTIMONE di questa stupenda giornata che mi ha regalato la natura: quando giungo al parcheggio della località Fraccia,ciò che avevo pensato si è avverato.

La strada non è stata pulita e vi erano ben 25 cm. di neve e solo un passaggio di un mezzo,mentre a Tartano la mia auto era bloccata da un "muro" di neve che con pazienza e armato di pala (il sottoscritto è attrezzato anche per i casi estremi) la toglie e posso passare tranquillamente (suv e 4x4 anche incatenati non avrebbero potuto oltrepassare tale muro di neve se non che,togliendola con le mani,perché non so quanti circolano con una pala nel baule).

Credo che siano stati estremamente pochi coloro che han potuto apprezzare in DIRETTA la ben accolta nevicata,perché bisognava trascorrere la notte in rifugio per essere appagati di tale soddisfazione e nel caso che qualcuno abbia deciso di salire il lunedì,posso assicurare che non è la stessa cosa.

Giunto all'incrocio con la statale,ecco che mi trovo a fare colonna in direzione Morbegno senza capire il perché : dopo un poco ecco passare parecchie vetture in direzione Sondrio,ma la stranezza è che la fila opposta non si muoveva...poi il "miracolo" comincia a muoversi mentre nessuna auto giunge da Morbegno.

Quando riesco ad infilarmi e vedo il rettilineo ho capito la ragione: scopritelo da voi andando a fare un giro in Valtellina,ne rimarrete sorpresi!

 

Bene,allora posso dire: si dia il via alle danze...o pardon...alle ciaspolate!

 

Alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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Kommentare (2)


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Francesco hat gesagt:
Gesendet am 8. November 2017 um 11:14
.....Bellissima la prima neve Alberto....
ciao-

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. November 2017 um 09:12
E' proprio vero: spero non sia la prima e l'ultima, altrimenti sarebbe un dramma.
Ciao


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