Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 loc. Mont Còch: al posto giusto nel momento giusto!!!!


Publiziert von Alberto , 5. März 2015 um 16:43.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 März 2015
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1:45
Aufstieg: 671 m
Strecke:da Tartano m. 1210 a Fraccia m.1360 km. 1,3 - baita con acqua situata prima di arrivare all'alpe Torrenzuolo m.1794 da qui seguire i pali,l' ex agriturismo rimane a sinistra e non si vede - baita Gerlo m.1830 - Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 loc. Mont Còch km. 5
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. n° 36 dello Spluga - Lecco - Colico - S.S. n° 38 dello Stelvio - Morbegno - Campo Tartano - Tartano: in estate si può proseguire,prima di superare il cimitero, a sinistra, non segnalata vi è la strada (in parte con pendenza accentuata) che sale a Fraccia, asfaltata con buone possibilità di parcheggio in zona tornanti, poi per un breve tratto prosegue in bitume e per 500 metri sterrata, terminando al parcheggio di circa 7/8 posti
Unterkunftmöglichkeiten:Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli sempre aperto: chi volesse pernottare,deve mandare mail di avviso a http://www.comeunagoccia.org/wordpress/baita-aldo-e-sergio
Kartennummer:kompass Parco Orobie Valtellinesi

Le previsioni non mi sembrano ottimistiche,quindi voglio salire in un posto dove vi possa trovare un riparo per riscaldarmi nel caso servisse,così decido di andare in Valtellina e salire in val Tartano dove giunto al bivio per la frazione di Fraccia: decido per provare se la "lince delle Alpi" riesce a tenere bene sul ghiaccio ma...devo rinunciare e parcheggiare 900 m. prima.

Di perdere 10 minuti di tempo per mettere le catene non ne avevo voglia,tanto vale metterceli nel percorrere questo breve tratto di strada: parto alle ore 7,50,giunto all'imbocco del sentiero,ne rimango soddisfatto nel vedere la bella traccia che in vari tratti del primo traverso,ben si nota che è stata allargata con la pala,togliendo la neve a monte.

Ho pensato ai volontari che spesso si possono incontrare quassù e che si danno tanto da fare per questo bivacco che può essere esempio per altre strutture che si vogliono recuperare.

Proseguo sotto una flebile nevicata che dura poco e alle ore 9,25 sono alla Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 loc. Mont Còch dove vedo 3 ragazzi (minorenni) con tanto di tavola che sembravano partire,così chiedo se per caso vanno al Torrenzuolo: mi rispondono sì.

Perfetto,mi posso aggregare e se non hanno fretta gli do una mano a battere la neve: poco su dove vi è la fonte (gelata) i ragazzi han preparato il trampolino per le evoluzioni con la tavola. Poco avanti uno di loro ha problemi con la ciaspola e dice che si può proseguire: io vedo il cielo che pare peggiorare...riprendo il cammino e un altro ragazzo ha problemi con la perdita della ciaspola,quindi prevedo che il pizzo Torrenzuolo sia irraggiungibile e decido di fare rientro al bivacco dove vi sono due volontari,i quali mi dicono che stanno attendendo 60...60? ciaspolatori.

Ma dove li mettete? Mi spiegano che è una cosa organizzata dalla pro loco della valle,è aperta a tutti (vi è qualcuno anche della brianza) e arrivati quassù gli viene offerto un buon caldo "mati" e una fetta di polenta di castagne, fagioli e miele (una cosa pazzesca,da provare): il più anziano si è alzato alle 4,00 per prepararla e se non vado errando vi ha messo ben 4 kg. di castagne secche ovviamente fatte scottare nell'acqua precedentemente,1 kg.di fagioli,miele ma si è dimenticato il burro...una bomba calorica mai mangiata).

Da parte mia posso offrire delle focacce e del pistacchio e il tutto è gradito: mi invitano se ne ho voglia,al pranzo in paese dove con 15 euro c'è polenta e costine poi...si è interrotto perché chiamato da qualcuno che arrivava,comunque mi diceva che han cercato di fare un prezzo abbordabile per tutti i partecipanti e sicuramente la pancia la si riempiva.

Verso le 11,00 il luogo si affollava e meno male che il sole cominciava a farla da padrone: fuori i volontari distribuivano ciò che avevano preparato a tutti coloro che avessero avuto provare qualcosa di particolare,alcuni entrano per vedere la struttura che li stupisce per come si propone e ne chiedono informazione per eventuale pernottamento,poi,poco prima delle 12,00 la discesa per il pranzo,mentre io resto per godermi il sole e vedere i ragazzi che compievano salti con la tavola.

Sembrava che la cosa durasse un po,ma anche coloro che di energie ne han da vendere,le esauriscono nonostante abbiano mangiato 2 kg. di pasta in 3 e fossero magli come grissini. Tornati al rifugio accendono la loro radio che la si sentiva anche da dentro dato il volume elevato,quindi decido di scendere un po per trovare quella quiete che di regola si cerca in questi posti,quindi saluto e tramite il percorso diretto (pochi lo conoscono) affondando nella morbida neve mi prendo un po di sole.

Spero che i ragazzi si ricordino di mettere ordine lavando pentola e piatti.

Anche oggi una bella giornata,al posto giusto nel momento giusto però,noto che questo rifugio comincia ad essere conosciuto dai più,quindi bisogna che mi dia da fare a cercare qualche altra struttura dove l'affollamento è impensabile a causa di dislivello,km. e ore di marcia difficili da sostenere,una sorta di "nascondiglio" per pochi avventurieri sempre alla ricerca di qualche "gioiello" dove trascorrere una due giorni lontano dal caos cittadino,ascoltando la natura che si fa sentire e che solo i duri d'orecchio non ascoltano.

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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