March / Violenhorn (2876 m) e Augstbordhorn (2971 m)

Siccome le vette vallesane “fattibili” più vicine alla Val d’Hérémence, dove trascorro le mie vacanze estive, diventano ogni anno via via sempre meno, devo “espandere” i miei orizzonti, così oggi punto ad una regione che non conosco affatto, incastrata tra Turtmanntal e Mattertal. La meta è l’Augstbordhorn, poi una volta lì vedo se ho tempo di proseguire verso il Dreizehntenhorn.

Lascio la macchina a Bürchneralp. Non c’è ancora nessuno, a quest’ora (è da poco albeggiato), ma scoprirò poi al ritorno che tutta la strada fino a Moosalp diventerà piena di macchine parcheggiate ovunque! Qui ancora non si paga…

Seguo il sentiero che porta al Violenhorn. Sulla sua larga dorsale la neve incomincia a fare la sua comparsa, ma solo sulla cresta che porta all’Augstbordhorn diventa un po’ più abbondante. Niente di tremendo, comunque, il sentiero è ben visibile e in poco tempo raggiungo anche la seconda cima. Sono le nubi attorno a me che, purtroppo, rendono il panorama visibile solo a tratti. Peccato perché, da qui, si domina tutta la valle di Zermatt, nonché l’alto Vallese. Queste sono valli che, come ho detto, conosco ancora poco, per questo le cime mi sono poco famigliari… molte di loro le riconoscerò solo una volta giunto a casa!

In vetta arrivo da solo, ma dopo non molto giungono molti altri. Si vede che è una cima facilmente raggiungibile e quindi piuttosto popolare. Ed il libro di vetta, a cui non sono abituato girando nel Vallese Francese, lo testimonia! Lo sfoglio con curiosità, come mio solito, e ritrovo la firma di Ale66, che sapevo essere passato da queste parti…

Mi rivengono in mente le parole del Brandt, che dice che il suo nome è stato dato per errore, ed è stato scambiato con quello dello Schwarzhorn: ed, in effetti, l’Augstbordpass è più vicino a quest’ultimo che alla vetta in cui mi trovo!

C’è un po’ di vento e fa freschino, mangio qualcosa ma non proseguo né mi soffermo ulteriormente. Per la discesa decido di rendere le cose un po’ più “saporite”: invece di tornare dal sentiero sulla cresta NNW, scendo direttamente dal pendio che conduce alla sottostate Törbeltälli. Mi rampono. Il terreno è un misto neve e pietraia. Divertente, ripido ma non troppo. Utile per fare esercizio per quando in queste condizioni (di misto) mi ci dovessi ritrovare.

Giunto nella valletta, proseguo seguendo qualche traccia di sentiero che mi porta sullo sterrato che mi riconduce a Moosalp.

Bella regione, da tenere in considerazione per le mie mete future!