Piz Blas (3018.8 m)
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Oggi uscita solitaria.
Sveglia alle ore 5.15, una bella colazione e mi dirigo verso il Passo del Lucomagno.
Inizio dell’escursione alle 07:00
Tempo dell’escursione in cima al Piz Blas ore 10.50
Temperatura alla partenza: +5.0°C
Temperatura sulle cime: tra +4° e 6ºC
Rientro verso le ore 15.00 (con pause)
Temperatura al rientro: +16°C
Totale km: 21.42
Sforzo km: 38.03
Tempo escursione senza pause: 6h 45min.
Esco dall'auto e quasi ci lascio le penne per il freddo che faceva e per il forte vento che soffiava da nord; ero in maglietta e ho ben pensato d'indossare almeno per il primo pezzo la mia calda softshell.
Inizio la mia escursione di buon passo per riscaldare bene i muscoli che faticano a scaldarsi per il freddo, mi dirigo verso il bivio Val Termine e Val Cadlimo.
Non gira anima viva, ed è bellissimo; guardo verso il sentiero della Val Cadlimo e vedo due persone che già salgono, non so da dove siano sbucate, penso che venissero dal Passo dell'Uomo; le supero subito dopo e continuo la bella salita in mezzo ai pantani di fango lasciati dalle piogge degli scorsi giorni.
In un attimo arrivo nel falso piano della Val Cadlimo che mi condurrà fino appena dopo il Laghetto Stabbio di Mezzo e da lì intravedo la famosa scorciatoia nel canale, da fare su consiglio mio solo a salire. A scendere allungare poi il percorso per il sentiero sopra.
Una volta arrivato sul sentiero intravedo già la meta, ma è ancora lontana. Il tempo intanto tiene, il vento è diminuito e il sole scalda a dovere.
Proseguo un primo pezzo sul sentiero marcato e no. Con la specie di sentiero prendo dislivello fino all'inizio delle pietraie noiose e spacca ginocchia e procedo su, su, fino alla Bocchetta del Blas, notare che a tratti c'era la bellezza di almeno 20 cm di neve fresca, ciò ha reso un po' più difficile la mia conquista. Ogni tanto qualche scivolone involontario a salire e scendere l’ho fatto.
Tengo a farvi notare che a salire ho segnalato molto bene con nuovi omini di sasso il tragitto; ho sistemato quelli che erano caduti, quindi ora chi voglia andarci basta seguire quelli.
Dalla bocchetta decido di salire da sinistra la cresta, dietro di quest’ultima proprio un bel precipizio, ma non mi scoraggia; qualche passaggio carino d’arrampicata e arrivo sotto la croce. Qui bisogna fare molta attenzione perché il tratto è esposto verso la Val Cadlimo e non tutti i grossi sassi sono stabili come sembrano, inoltre ho dovuto affrontare pure la neve fresca.
A parte questo sono in vetta e sono molto soddisfatto, solite foto, autografo al libro di vetta e riparto per la discesa.
Principalmente con molta concentrazione cerco di fare tutto lo stesso percorso fatto a salire, poi seguo i miei bellissimi omini di sasso e sono fuori pericolo.
Nelle pietraie intravedo un signore che sale: decido di fermarmi a fare due chiacchiere. È molto simpatico, lui sale tutti gli anni e mi ha detto che normalmente non era segnalata così bene. Io gli ho detto: “Allora servono i nuovi omini”, e lui. “Ahhh li hai fatti tu, complimenti, ahaha.” e poi lo saluto e scendo le noiose pietraie instabili; giù fino al sentiero strano dove lo seguirò fino al sentiero ufficiale facendo un zig-zag bellissimo tra canaletti e terrazzini.
Bè che dire, tutto sommato sono soddisfatto, un altro 3000 domato e archiviato.
A presto con un'altra bella conquista.
Saimon
Sveglia alle ore 5.15, una bella colazione e mi dirigo verso il Passo del Lucomagno.
Inizio dell’escursione alle 07:00
Tempo dell’escursione in cima al Piz Blas ore 10.50
Temperatura alla partenza: +5.0°C
Temperatura sulle cime: tra +4° e 6ºC
Rientro verso le ore 15.00 (con pause)
Temperatura al rientro: +16°C
Totale km: 21.42
Sforzo km: 38.03
Tempo escursione senza pause: 6h 45min.
Esco dall'auto e quasi ci lascio le penne per il freddo che faceva e per il forte vento che soffiava da nord; ero in maglietta e ho ben pensato d'indossare almeno per il primo pezzo la mia calda softshell.
Inizio la mia escursione di buon passo per riscaldare bene i muscoli che faticano a scaldarsi per il freddo, mi dirigo verso il bivio Val Termine e Val Cadlimo.
Non gira anima viva, ed è bellissimo; guardo verso il sentiero della Val Cadlimo e vedo due persone che già salgono, non so da dove siano sbucate, penso che venissero dal Passo dell'Uomo; le supero subito dopo e continuo la bella salita in mezzo ai pantani di fango lasciati dalle piogge degli scorsi giorni.
In un attimo arrivo nel falso piano della Val Cadlimo che mi condurrà fino appena dopo il Laghetto Stabbio di Mezzo e da lì intravedo la famosa scorciatoia nel canale, da fare su consiglio mio solo a salire. A scendere allungare poi il percorso per il sentiero sopra.
Una volta arrivato sul sentiero intravedo già la meta, ma è ancora lontana. Il tempo intanto tiene, il vento è diminuito e il sole scalda a dovere.
Proseguo un primo pezzo sul sentiero marcato e no. Con la specie di sentiero prendo dislivello fino all'inizio delle pietraie noiose e spacca ginocchia e procedo su, su, fino alla Bocchetta del Blas, notare che a tratti c'era la bellezza di almeno 20 cm di neve fresca, ciò ha reso un po' più difficile la mia conquista. Ogni tanto qualche scivolone involontario a salire e scendere l’ho fatto.
Tengo a farvi notare che a salire ho segnalato molto bene con nuovi omini di sasso il tragitto; ho sistemato quelli che erano caduti, quindi ora chi voglia andarci basta seguire quelli.
Dalla bocchetta decido di salire da sinistra la cresta, dietro di quest’ultima proprio un bel precipizio, ma non mi scoraggia; qualche passaggio carino d’arrampicata e arrivo sotto la croce. Qui bisogna fare molta attenzione perché il tratto è esposto verso la Val Cadlimo e non tutti i grossi sassi sono stabili come sembrano, inoltre ho dovuto affrontare pure la neve fresca.
A parte questo sono in vetta e sono molto soddisfatto, solite foto, autografo al libro di vetta e riparto per la discesa.
Principalmente con molta concentrazione cerco di fare tutto lo stesso percorso fatto a salire, poi seguo i miei bellissimi omini di sasso e sono fuori pericolo.
Nelle pietraie intravedo un signore che sale: decido di fermarmi a fare due chiacchiere. È molto simpatico, lui sale tutti gli anni e mi ha detto che normalmente non era segnalata così bene. Io gli ho detto: “Allora servono i nuovi omini”, e lui. “Ahhh li hai fatti tu, complimenti, ahaha.” e poi lo saluto e scendo le noiose pietraie instabili; giù fino al sentiero strano dove lo seguirò fino al sentiero ufficiale facendo un zig-zag bellissimo tra canaletti e terrazzini.
Bè che dire, tutto sommato sono soddisfatto, un altro 3000 domato e archiviato.
A presto con un'altra bella conquista.
Saimon
Tourengänger:
saimon

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Kommentare (14)