rif. Claudio e Bruno e rif. 3A: ripiego più che doveroso causa meteo


Publiziert von Alberto , 8. August 2017 um 10:08. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:23 Juli 2017
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 1260 m
Strecke:Morasco m.1743 [p ] - stazione funivia ENEL di valle m.1831 - bivio quota 2211 - rifugio Mores m.2504 - bivio quota 2606 - rifugio Claudio e Bruno m.2708 - bivio quota 2793 - rifugio 3A m.2960 RITORNO: morena del Siedel - quota 2480 Piano dei Camosci - Battelmatt m.2111 - stazione funivia ENEL di valle m.1831 - km. totali 15,960
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - autostrada per Varese - seguire per Gravellona Toce - uscita per Crodo - seguire per Val Formazza - cascata del Toce - Riale - Morasco [p ] a pagamento: oltre è vietata la circolazione,quindi i 3 km. di strada per raggiungere il sentiero si devono percorrere a piedi,calcolando circa 45 minuti in più
Unterkunftmöglichkeiten:vari alberghetti fino a Morasco,poi nei vari rifugi: Città di Busto - Mores - Claudio e Bruno - 3A
Kartennummer:kompass: Domodossola

Propongo un'escursione per raggiungere un' elevazione che sicuramente alletta,la quale viene presa in considerazione nonostante il notevole dislivello che ci attende,però,senza avere fretta si può tentare (perché tentare?: non è detto che per qualsiasi motivo non ci si debba arrendere all'idea,nessun dottore dice che bisogna raggiungere la cima che si è scelto,ciò per quanto mi riguarda) di avvicinarsi e constatare se è possibile il proseguire.

Giunti al Morasco notiamo un grande parcheggio a sinistra e 2 transenne amovibili (già spostate) su cui vi è un divieto di transito...decidiamo di proseguire sulla strada asfaltata che ricordo bene divenire sterrata ma in buono stato: nel mentre che saliamo ecco un pulmino che scende (servizio navetta?) e lungo la sterrata già vi sono in marcia numerosi escursionisti.

La cosa mi fa sorgere un dubbio: che ci vuole un pass? e dove lo si acquista?

proseguiamo e giungendo al parcheggio dove vi è la stazione di valle della funivia del' ENEL,ecco altre vetture: allora si è pensato che non eravamo solo noi a vedere le cose un poco anomale...peccato che passando davanti ad una delle auto,riscontriamo che ha un permesso.

Ma perché non ne indicano su cartelli ben visibili magari all'inizio del divieto con indicato dove reperirlo? Questo è ciò che si è pensato...

Parcheggiamo e alle 8,30 siamo in partenza seguendo la segnaletica di nuovo stampo (di un anno fa) che obbliga a fare un determinato percorso alquanto anomalo e un po più lungo: si consiglia si seguire la sterrata fino a vedere il sentiero a sinistra che scende a guadare il torrentello per poi risalire di poco congiungendosi con quello segnalato.

Il percorso si fa piuttosto erto e a gradini,conducendoci al bivio indicante per il rifugio Città di Busto che noi tralasciamo,per giungere al rifugio Mores ai Sabbioni dove vi giungiamo alle 10,15 km. 4,110: sosta e poi riprendiamo il cammino attraversando la diga dove il panorama sul' Arbola è spettacolare.

Seguiamo sempre le indicazioni per il rifugio Claudio e Bruno e giunti al torrente che si attraversava tramite un ponticello sopra elevato,ora distrutto,di deve guadare,cosa non proprio semplice per poi arrivare alle 11,13 al rifugio km. 6,490 dove la meteo non era delle migliori,inoltre un forte vento alimentava l'ipotesi di rinunciare alla cima,cosa giustamente e intelligentemente accettata per riprendere il cammino salendo al rifugio 3A dove vi giungiamo alle

12,38 km. 8,640 giusto per il pranzo e,considerata la temperatura ed il vento,cosa c'è di meglio di un accogliente rifugio,visto che il sole era sparito?

Pranzo abbondante con il menù del rifugio dove vi era un notevole gruppo di ragazzi,chi per la prima volta chi di più che fanno volontariato a sostegno dell'OMG (Operazione Mato Grosso: il 3 A è uno dei rifugi interamente costruito con duro lavoro portando il materiale occorrente il più possibile a spalla per ridurre i costi a sostegno della fondazione,a sua volta sostenitrice di numerosi progetti dove vi è maggiormente bisogno).

Qui,scopriamo che le auto parcheggiate sono dei volontari e SOLO loro hanno tale permesso,tutti gli altri devono lasciare l'auto 3 km. più in basso dove vi è il parcheggio a pagamento (EURO 3 al giorno: se mostrate la fattura rilasciata da uno dei rifugi del OMG vi saranno reintegrati,mentre per la sterrata vi è il rischio di beccarsi una multa di 70 EURO da parte della forestale.

Dopo l'abbondante pasto e una bella sosta per ammirare un numeroso gruppo di stambecchi di cui alcuni che leccavano le pietre (salate) di un edificio adiacente,si decide di fare rientro compiendo un giro ad anello,scendendo per la morena glaciale,passando per il Piano dei Camosci e seguendo il comodo sentiero,raggiungiamo Battelmatt e la strada che comodamente ci riconduce al luogo di partenza: km. totali 15,960 disl.+ 1260

 

Alla prossima!


Tourengänger: Alberto, clotilde


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