Monte Masuccio 2816mt - Secondo giorno al Rifugio Schiazzera


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 26. Juli 2017 um 13:59. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:23 Juli 2017
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 790 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Citazione dal sito del rifugio Giunti in Valtellina si prosegue sulla SS. 38 dello Stelvio in direzione Bormio e pochi chilometri oltre Tirano si lascia la statale allo svincolo per Vervio; una volta giunti alle porte del paese ci si trova di fronte ad un bivio: a destra andiamo verso il Municipio mentre noi prendiamo a sinistra ed iniziamo una lunga salita che tocca le numerose frazioni del comune di Vervio. La strada è in diversi punti un po’ stretta ma asfaltata fino a Susen. Dopo circa 4 chilometri raggiungiamo la frazione Rogorbello dove si trova la chiesa parrocchiale dei Santi Sebastiano e Fabiano (il cui nucleo originario è trecentesco). La strada prosegue verso la frazione di Ca’ Giacomo e poco prima di questa frazione, si stacca da essa, sulla destra, la strada segnalata per Susen e per il rifugio Schiazzera. Si tratta di una strada piuttosto ripida, che si inerpica decisamente sul fianco montuoso del Monte della Croce, con diversi tornanti, toccando, tra le altre, le località di Ca’ Giacomelli, il Sòlt, Quattro Rui, Pestai e Piani raggiungendo infine le baite di Susen a poco più di 11 km dalla partenza. La località si stende su una panoramicissima fascia di prati, dalla quale vi è un’ottima visuale verso sud-est, dove, sul crinale che separa le province di Sondrio e Brescia, si riconosce l’ampia piana del passo del Mortirolo. Su questo bellissimo terrazzo naturale c’è anche una piccola ma graziosa chiesetta, costruita nel 1948 e dedicata alla Madonna delle Grazie dove, la prima domenica di agosto, si celebra la festa in onore della Madonna. Da qui la strada diventa sterrata e dopo un lungo diagonale che taglia il fianco sud-occidentale del dosso che scende dalla cima quotata m. 2591 e dal Monte Croce incontriamo gli ultimi tornanti. Eccoci ad una piazzola dove si può parcheggiare l’automobile a circa 1990 metri di quota si tratta ormai solo di salire l’ultimo tratto della strada che diventa una mulattiera e terminata la ripida salita ci troviamo il rifugio Schiazzera proprio di fronte.

   
 

 

Schiazzera – Secondo TEMPO

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 


Concordato al rifugio la sera prima, colazione alle 06:30 e pranzo alle 13:00.

Partiamo alle 07:20, un altro escursionista ci ha parlato di difficoltà e di grandi pietraie, stamattina un incontro con un anziano signore (scopriremo poi che è stato contrabbandiere su questi sentieri da giovane), che sentendo che puntiamo al Masuccio ci guarda un po’ strano … e ci dice vedete di tornare tutti.

Un bel inizio, non c’e’ che dire.

Saliamo all’ Alpe e quindi teniamo la sinistra verso i laghetti, su sentiero molto ampio. Raggiunto il laghetto inferiore Q2350 abbandoniamo il sentiero, passiamo a lato del laghetto e raggiungiamo la bastionata, come ben descritto nella relazione e foto di danicomo.



 

Attenzione a non seguire il sentiero molto evidente che sale con lunghi tornanti al Passo Porton, porta di comunicazione per il contrabbando.

Troviamo degli ometti e tracce di sentiero che ci portano con dei zig-zag ad un canaletto con a fianco un enorme sasso, ottimo riferiemento per la discesa.

All’ uscita del canaletto un grande ometto, bene, ma non siamo ancora nella conca glaciale.

Proseguiamo seguendo con molta attenzione gli ometti di pietra, e dopo un primo balzo di roccia ed erba eccoci nella enorma pietraia del Masuccio, una vera conca glaciale tutta attorniata dalla cresta che scende dalla vetta verso il Passo Porton.

Ometto dopo ometto ma soprattuto immersi in un oceano di pietre puntiamo verso la cresta, ma restiamo sotto di essa seguendo gli ometti. Paolo ed Angelo sono molto avanti, hanno seguito Zeno, un escursionista che ci ha sorpassato, il Barba è poco dopo, Gimmy e Roberto mi aspettano, anche un po’ sconsolati sotto un tratto di roccia e terra scivolosa.

Aggiriamo da sotto questo tratto e sempre sotto la cresta raggiungiamo un grosso ometto, a pochi metri la cima, purtroppo avvolta nelle nuvole.

Nei pochi attimi che si libera la visuale, paesaggi stupendi, siamo sopra Tirano, ma si vede bene sia la bassa Valtellina che l’ alta.

Foto varie e di vetta ed un po’ di riposo, non è stata una passeggiata come ieri.

Scendiamo ma con molta attenzione la pietraia è infida ed un breve tratto tra roccia e terriccio è ancora peggio, ma passiamo senza patemi.

Lungo ed interminabile il passaggio nella conca, sempre seguendo gli ometti, poi il salto verso il laghetto dove prevediamo una sosta.

I più coraggiosi, non sono tra quelli, si fanno bagno e tuffo, io mi limito ad un pediluvio.

Discesa al rifugio, sul sentiero della mattina, dove arriviamo in anticipo sull’ orario concordato.

La sala da pranzo è piena, molta gente è arrivata qui, nonostante la strada stretta.

Chiacchere varie, molta felicità per aver raggiunto un obiettivo non banale, ci siamo chiesti e richiesti dove erano le catene fotografate da danicomo, sicuramente non abbiamo fatto lo stesso percorso.

Salutiamo i gestori e torniamo al parcheggio felici, una due giorni davvero appagante, e siamo riusciti a fare proprio tutto quello che volevamo.

Ora un po’ di ferie al mare con la famiglia, ci si rivede …

Buone vacanze a tutti!



 

 
 
   
 

           Vista da Roberto   -    (roberto59)                        

 

Domenica 23 luglio.
Salita alla cima del monte Masuccio, partiamo di buona lena, la salita su pietraia è noiosa e richiede molta attenzione.
Paolo e Angelo sotto la vetta mi precedono, ci supera Zeno, lo conosceremo in cima, gran passo…..loro tre salgono per una direttissima, (in vetta confideranno di aver effettuato un paio di passaggi non proprio simpatici…).
Io li vedo salire, non mi fido e aspetto Luciano e Gimmy che nel giro di pochi minuti mi raggiungono, non siamo sicuri se procedere seguendo quella via, Barba43 rompe gli indugi e parte, noi siamo ancora scettici, non siamo dell’idea di metterci in pericolo e magari farci del male.
Aspettiamo Giorgio, anche lui scettico sulla via intrapresa dai tre che ci hanno preceduto, dico vabbè non saliamo, ma lui è molto pragmatico, valuta la situazione, scruta e trova poco più in basso la via corretta per salire, c’è da arrampicare certo, ma questa è la via segnata quella corretta per salire.
La percorriamo con attenzione ma in totale tranquillità, meno male, big Jorghenssen.
Tutto bello e piacevole, grazie ragazzi e grazie Montagna, due giorni perfetti, il bagno nel laghetto con tuffo poi la ciliegina sulla torta.
Alla next ciao
Alp Rob detto Eze





Non cercate nelle montagne un’impalcatura per arrampicare, cercate la loro anima.
(Julius Kugy)

Se sei in cerca di angeli o in fuga dai demoni, vai in montagna.
(Jeffrey Rasley)

Una cima raggiunta è il bordo di confine tra il finito e l’immenso.
(Erri De Luca)

 

 
 
   
 

           Vista da Paolo   -    (brown)                        


 

Dopo la notte di Discoteca al Schiazzera , tutta musica tecno per intenderci, ci prepariamo alle 6 per la seconda giornata.
Tempo bello, ma la salita sara' piu' impegnativa della precedente.
La via e' ben marcata fino al laghetto dove lasciamo il sentiero ufficiale per salire un canaletto che ci portera' in un anfiteatro tutto sassoso. Da qui con attenzione seguiamo gli ometti che ci porteranno in prossimita' della vetta .

Io Angelo e Zeno che ci precede, stiamo un pò bassi senza salire in diagonale verso la colma cosi' dobbiamo superare un paio di metri con l'aiuto delle mani, ma nulla di pericoloso. La via piu' agevole l'ho scoperta in discesa dove incontreremo meno difficolta'.

In vetta un po' di nuvole ci coprono il panorama a 360 ma apprezziamo comunque il secondo obbiettivo raggiunto. Il percorso dopo il canaletto e' interamente su pietraia sassi dapprima grossi poi piu' piccoli e instabili addirittura in alcuni punti con sfasciumi . Una situazione che richiede molta attenzione per non farsi male alle caviglie sottoposte a una dura prova.
La difficolta' di questa vetta e' unicamente data dalla sassaia presente , pietre instabili e la possibilita' di scaricare sassi alle persone sottostanti che risalgono .

Arrivati ai laghetti ci meritiamo un bel tuffo nelle acque frizzanti del primo laghetto che troviamo. Vediamo anche dei piccoli pesci a riva ( forse varioni) in un acqua limpida e cristallina. Ci voleva una volta usciti sembra di essere rigenerati ma soprattutto la fame si fa sentire , e anche tanto...
Arrivati al rifugio ultimi preparativi , un buon pranzo e via per la lunga strada del ritorno.
Bellissima esperienza , un ambiente accogliente , gli amici con cui condividere due cime e tanti stupendi ricordi che rimarranno per sempre.
Grazie a tutto il gruppo come sempre affiatato e spero di poter riprogrammare un'esperienza simile il prossimo anno.
A presto

Paolo

 

 
 
   
 

            Vista da Luciano   -    (barba43)

Secondo giorno,
Suona la sveglia alle 6 e di buona lena, scendiamo a far colazione come accordi presi la sera precedente.

Terminata la colazione e messi d'accordo col gestore che ritornavamo verso le 13 a pranzo, alle 7 siam partiti per la conquista del Monte Masuccio una bellissima cima, con dei stupendi laghetti incastonati nella sua valle.

Pian piano salivavamo ben compattati, finchè giunti alla pietraia,  la salita si faceva molto impervia, su sassi mai stabili, grossi e piccoli, anzichè andare avanti , retrocedevi.

Si saliva chi da una parte e chi da un'altra, Paolo e Angelo davanti io dietro quasi appresso (come dicono a Napoli) che nel giro di 2 ore e qualche manciata di minuti abbiamo raggiunta la cima.
Faceva abbastanza freddo, poi arrivati anche gli altri, un momento di sosta per ammirare tutti i panorami di moltissime vette note e meno note, infine la foto di rito.

Quindi ci siamo incamminati per la discesa, da fare con quattro occhi su tutta quella pietraia, fino a raggiungere uno dei laghi per poi tuffarsi come i nostri olimpionici, medagliati con grande onore.
Dopo i vari giochi d'acqua, gli ondini uscivano asciugandosi al sole in costume adamitico, per poi rientrare a pranzo in perfetto orario.
Anche il 2° giorno  da commemorare
Ci stiamo già pensando alla due giorni del 2018 che ognuna sia sempre migliore della precedente
                        
ciao a tutti belli e brutti

 

 
 
   
 

              Vista da Gimmy-    (gimmy)

 

Secondo giorno al Rifugio Schiazzera, ci si alza di primo mattino colazione e via, l'obbiettivo quest oggi è il Monte Masuccio cima che vista dal basso è veramente imponente , qualcuno ci consiglia anche di essere prudenti ,consiglio accettato.
Partendo dal rifugio fino al secondo laghetto il sentiero è banale, poi dopo aver fatto un canaletto incomincia una interminabile pietraia, in cui alcuni segnavia fatti con rocce sovrapposte fortunatamente ti indicano la  direzione, altrimenti sarebbe tutto da inventare,nel percorso si cammina spesso su  rocce piccole ed instabili ed anche con qualche passaggio non proprio da fare in scioltezza in prossimita  della cima. Arrivati in cima si trova  un attrezzo con un disco ed un puntatore che ti permette di riconoscere tutte le cime attorno
dopo la foto di rito via per un interminabile discesa su pietraia  poveri ginocchi ,arrivati al secondo laghetto ci siamo concessi anche un fuori programma: un piccolo bagnetto br!!!!!! che acqua gelida
Arrivati al rifugio circa alle 13, come concordato con il gestore, abbiamo pranzato ,e per finire preparato i bagagli per il rientro
Direi  una grande due giorni ,gran bel rifugio ,due belle escursioni, meteo buono, e la grande amicizia che ci lega e ci fa godere di questi momenti passati assieme: grazie amici

ciao alla prossima

  

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 7,7 Km totali, 5h:35m totali, 3:50m di cammino
Andata : 3,8 Km, 2:55 lorde, 20m soste
Ritorno : 2,7 Km, 2:10 lorde, 20m soste
Dislivello : 750 mt di assoluto , 790mt di relativo
Libro di vetta: SI in vetta
Copertura cellulare: Buona sul percors, tranne che nella conca del Masuccio
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Roberto, Gimmy, Barba, Angelo

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 286

  

 

 
 



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Kommentare (15)


Kommentar hinzufügen

Menek hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2017 um 14:30
Bella raga, gran giro sulle orme del Doc! Buone ferie Gio...

Gesendet am 26. Juli 2017 um 15:26
Ciao Dome buone ferie anche a voi.....

Gesendet am 26. Juli 2017 um 15:03
Anche a tè e la rossa buone vacanze.
ciao

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2017 um 15:31
Bella gita e.... grazie per le citazioni.
Sbaglio o non c'è più in vetta quella specie di "padella" che avevo fotografato io?

Gesendet am 26. Juli 2017 um 16:22
Se intendi un disco con una sorta di monocolo per vedere e riconoscere le varie cime a 360°, ti confermo che c'e' ancora. L'ho anche fotografato ma metà foto era nella nebbia delle nuvole .....

danicomo hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Juli 2017 um 16:38
Ah bene......
Pensavo che qlc fenomeno se lo fosse portato a casa....

Francesco hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2017 um 16:54
.....Ciao raga, come sempre il divertimento è la Vs prerogativa !!! Grandi !!!
Vi auguro serenissime vacanze a tutti, ci si vede a settembre, un'abbraccio !!!

Gesendet am 26. Juli 2017 um 17:04
Grazie mille Franc serene vacanze anche a te...Ciao a settembre

zar hat gesagt:
Gesendet am 27. Juli 2017 um 11:35
...siete sempre i migliori !!!
Un caro saluto e buone vacanze anche da parte mia...
Un abbraccio...
Luca

Gesendet am 27. Juli 2017 um 11:40
Ciao Luca buone vacanze anche a te e famiglia

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 28. Juli 2017 um 15:52
Non fare il bagno anche nel lago Brodego è un vero delitto .. però in quello Inferiore di Schiazzera è la degna chiusura di una fantastica ( per voi ) 2 giorni !

ciao Giorgio

Gesendet am 31. Juli 2017 um 16:41
Ciao Giorgio.....grazie a presto

Amedeo hat gesagt:
Gesendet am 28. Juli 2017 um 18:58
Bravi, aspetto vostre nuove per prossima cima!
Ciao
Amedeo

Amedeo hat gesagt: Ricordare Bresci!
Gesendet am 28. Juli 2017 um 19:01
...e continuate a lasciarmi a casa perché.....diversamente politico! Io domani festeggio, il 29 luglio 1900 Gaetano Bresci eliminò un re che aveva autorizzato lo sparo a bombarda sulla folla a Milano!
Ciao
Amedeo

roberto59 (Girovagando), hat gesagt: Ricordare la grande guerra
Gesendet am 31. Juli 2017 um 16:41
Ciao Amedeo, .....20 luglio 1915 muore il generale Antonio Cantore.


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