Monte Masuccio Cima Principale m 2816
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Salita al Monte Masuccio, montagna d'angolo tra la Valtellina e l'inizio della Val Poschiavina. Incombe su Tirano ed è ben visibile, salendo verso l'alta valle, guardando in alto, nel rettilineo che precede il Santuario della Madonna di Tirano. Panorama spettacolare, vetta neppure molto faticosa a patto di salire dal versante che troverete ora descritto.
Dal posteggio si arriva in 10min al Rifugio Alpe Schiazzera, m2077, molto bello, nuovo, gestito dai volontari dell'associazione Mato Grosso. Si prosegue nella conca erbosa seguendo le indicazioni per il lago Schiazzera. Si supera l'Alpe, caricata in estate, e si segue una bella mulattiera militare. Prima di arrivare al lago principale si scende a sin verso un bel laghetto ai piedi della bastionata che permette di accedere al circo superiore (1h dal rifugio). Si segue una traccia verso il centro della bastionata, si traversa a sin e si passa in un canalino facile di sassi ed erba. Grande ometto in uscita, fondamentale per il ritorno! Arrivati nel circo superiore si procede in falso piano tenendo la sinistra e seguendo qualche rado ometto.
L'impressione da qui sarà quella di trovarsi all'interno di un cratere vulcanico e la cartina svizzera ben mostra l'orografia del posto. Si procede verso il bordo del cratere sempre tenendo la sinistra e cercando la minor pendenza (1 h dal lago). Ovunque si arrivi sul bordo si troverà una traccia, alcune volte agevole, che andrà seguita verso sin. Un paio di risalti rocciosi sono facilitati da catene in buone condizioni, altre volte si dovranno usare le mani per facile e mai esposta arrampicata. La salita in senso antiorario sulla cresta porterà, dapprima, ad affacciarsi sulla conca del rifugio di partenza, e in seguito alla vetta con curioso manufatto in acciaio (45min dall'arrivo in cresta). Consigliabilissimo.
La via di salita classica invece sfrutta il versante sopra Tirano e presenta un dislivello maggiore e, soprattutto, giunge alla croce, visibile da Tirano, elevazione minore della catena a semicerchio. Il proseguire, da lì, verso la cima principale, presenta un lungo percorso di cresta.
Dal posteggio si arriva in 10min al Rifugio Alpe Schiazzera, m2077, molto bello, nuovo, gestito dai volontari dell'associazione Mato Grosso. Si prosegue nella conca erbosa seguendo le indicazioni per il lago Schiazzera. Si supera l'Alpe, caricata in estate, e si segue una bella mulattiera militare. Prima di arrivare al lago principale si scende a sin verso un bel laghetto ai piedi della bastionata che permette di accedere al circo superiore (1h dal rifugio). Si segue una traccia verso il centro della bastionata, si traversa a sin e si passa in un canalino facile di sassi ed erba. Grande ometto in uscita, fondamentale per il ritorno! Arrivati nel circo superiore si procede in falso piano tenendo la sinistra e seguendo qualche rado ometto.
L'impressione da qui sarà quella di trovarsi all'interno di un cratere vulcanico e la cartina svizzera ben mostra l'orografia del posto. Si procede verso il bordo del cratere sempre tenendo la sinistra e cercando la minor pendenza (1 h dal lago). Ovunque si arrivi sul bordo si troverà una traccia, alcune volte agevole, che andrà seguita verso sin. Un paio di risalti rocciosi sono facilitati da catene in buone condizioni, altre volte si dovranno usare le mani per facile e mai esposta arrampicata. La salita in senso antiorario sulla cresta porterà, dapprima, ad affacciarsi sulla conca del rifugio di partenza, e in seguito alla vetta con curioso manufatto in acciaio (45min dall'arrivo in cresta). Consigliabilissimo.
La via di salita classica invece sfrutta il versante sopra Tirano e presenta un dislivello maggiore e, soprattutto, giunge alla croce, visibile da Tirano, elevazione minore della catena a semicerchio. Il proseguire, da lì, verso la cima principale, presenta un lungo percorso di cresta.
Tourengänger:
danicomo

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