Monte Masuccio - 2816 m
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Ma quanto mi diverto a fare queste lunghe e splendide cavalcate in cresta....: itinerario eccezionale, in una valle eccezionale e con una compagnia eccezionale!
In discesa, per evitare di ripercorrere in discesa la lunga cresta e per fare l'immancabile giro ad anello, decidiamo di scendere direttamente sotto la verticale della vetta in una sassera infinita... maledetti sassi.... Ad un certo punto, mi è partita la pioda su cui avevo i piedi e.... io con lei! :) Risultato?? Una bella sgarbellata alla gamba (almeno adesso fa pandan con quella sull'altra gamba :D ) e qualche bruciatura qua e là... adesso però son tutta un livido! :)))
Caduta a parte, è stata davvero una bella e luuuuuuunga scarpinata: proprio soddisfatta!! Itinerario consigliatissimo!
Dalla vecchia caserma di Pra' Campo, seguire le indicazioni per Pian Cavallino. Il sentiero, guadagnando quota in maniera molto regolare, entra subito in un bel bosco di conifere.
Ad un certo punto si incontra un bivio, dove occorre abbandonare il tracciato per Pian Cavallino ed imboccare il sentiero sulla destra (cartello in legno con la scritta: "MONTE MASUCCIO"). Mano a mano che si sale, il bosco si dirada, fino a scomparire del tutto nei pressi di una croce in legno, ottimo punto panoramico sulle Orobie e sulla Valtellina. A questo punto, il sentiero si impenna notevolmente.
Seguendo qualche rado e sbiadito bollo bianco-rosso e ometti, risalire il ripido pendio erboso soprastante la croce in legno e, dopo ever superato il cippo di confine Italia/Svizzera, raggiungere la q. 2650 m circa, inizio della lunga cresta che termina in vetta al Monte Masuccio, ancora bello lontano.
Da questo momento in poi rimanere sempre sul filo di cresta (un passagio di II- UIAA) fino alla Croce di Tirano (q. 2665 m). Lungo questo tratto di cresta un paio di torrioni sono tranquillamente aggirabili, seguendo alcune tracce di sentiero e radi ometti e cercando di non perdere eccessivamente quota.
Da questo punto quotato, che guarda a picco sul sottostante paese di Tirano, si incontra una traccia ben evidente che, attraversando la pietraia verso sinistra, evita due torrioni rocciosi. Seguendo sempre gli ometti, risalire un ripido canalino fino a raggiungere un piccolo colletto con ometto (q. 2730 m circa).
Proseguire lungo il filo di cresta e, con una bella, divertente e, in alcuni punti, un po' esposta arrampicata (max. II UIAA) su roccia abbastanza buona (in alcuni punti si sgretola un poco), si raggiunge la panoramicissima vetta del Monte Masuccio.
Il tratto di cresta tra il colle alla q. 2730 m circa e la vetta non presenta grandissime difficoltà, data la grande presenza di numerosi appigli: tuttavia, due passaggi sono stati attrezzati con catene.
Dal Monte Masuccio, seguendo qualche rada traccia e cercando il percorso più agevole tra gli instabili detriti, scendere sotto la verticale della vetta nella sottostante ed evidente conca detritica, fino a incrociare gli ometti che, dai Laghi Schiazzera, conducono al colletto di q. 2730 m. Seguire i numerosi ometti fino ad incontrare un breve canalino roccioso (a inizio stagione è possibile trovarvi ancora neve), con un grosso ometto in sassi al suo imbocco. Una volta raggiunto il Lago Brodego (q. 2356 m), seguire la strada militare che, con ampi tornanti e passando per il Lago Fusino (q. 2263 m), arriva nei pressi di un bivio: ignorare il sentiero che, sulla sinistra, scende al Rifugio Schiazzera, quindi proseguire in mezzacosta in direzione di Pra' Baruzzo sino alla località Sovo (q. 1727 m). Poco oltre questa piccola frazione, alla q. 1680 m circa, nei pressi di un cartello indicatore, abbandonare la strada che termina a Pra' Baruzzo, per imboccare, sulla destra, un piccolo sentierello (nessuna indicazione) che, con un lungo traverso, in alcuni tratti esposto, in mezzacosta e con alcuni sali e scendi, riporta, attraversando pietraie e boschi sulla strada, a meno di cinque minuti da Pra' Campo.
Il sentiero che dalla località Sovo riporta a Pra' Campo in alcuni punti è un po' franato ed è molto poco frequentato. Nonostante ciò, il percorso da seguire è sempre ben evidente e facilitato dalla presenza di qualche sbiadito bollo bianco-rosso.
con papà, Adriano, Pietro, Gianni, Carlo, Annalisa ed Edoardo.
TEMPI DI PERCORRENZA:
In discesa, per evitare di ripercorrere in discesa la lunga cresta e per fare l'immancabile giro ad anello, decidiamo di scendere direttamente sotto la verticale della vetta in una sassera infinita... maledetti sassi.... Ad un certo punto, mi è partita la pioda su cui avevo i piedi e.... io con lei! :) Risultato?? Una bella sgarbellata alla gamba (almeno adesso fa pandan con quella sull'altra gamba :D ) e qualche bruciatura qua e là... adesso però son tutta un livido! :)))
Caduta a parte, è stata davvero una bella e luuuuuuunga scarpinata: proprio soddisfatta!! Itinerario consigliatissimo!
Dalla vecchia caserma di Pra' Campo, seguire le indicazioni per Pian Cavallino. Il sentiero, guadagnando quota in maniera molto regolare, entra subito in un bel bosco di conifere.
Ad un certo punto si incontra un bivio, dove occorre abbandonare il tracciato per Pian Cavallino ed imboccare il sentiero sulla destra (cartello in legno con la scritta: "MONTE MASUCCIO"). Mano a mano che si sale, il bosco si dirada, fino a scomparire del tutto nei pressi di una croce in legno, ottimo punto panoramico sulle Orobie e sulla Valtellina. A questo punto, il sentiero si impenna notevolmente.
Seguendo qualche rado e sbiadito bollo bianco-rosso e ometti, risalire il ripido pendio erboso soprastante la croce in legno e, dopo ever superato il cippo di confine Italia/Svizzera, raggiungere la q. 2650 m circa, inizio della lunga cresta che termina in vetta al Monte Masuccio, ancora bello lontano.
Da questo momento in poi rimanere sempre sul filo di cresta (un passagio di II- UIAA) fino alla Croce di Tirano (q. 2665 m). Lungo questo tratto di cresta un paio di torrioni sono tranquillamente aggirabili, seguendo alcune tracce di sentiero e radi ometti e cercando di non perdere eccessivamente quota.
Da questo punto quotato, che guarda a picco sul sottostante paese di Tirano, si incontra una traccia ben evidente che, attraversando la pietraia verso sinistra, evita due torrioni rocciosi. Seguendo sempre gli ometti, risalire un ripido canalino fino a raggiungere un piccolo colletto con ometto (q. 2730 m circa).
Proseguire lungo il filo di cresta e, con una bella, divertente e, in alcuni punti, un po' esposta arrampicata (max. II UIAA) su roccia abbastanza buona (in alcuni punti si sgretola un poco), si raggiunge la panoramicissima vetta del Monte Masuccio.
Il tratto di cresta tra il colle alla q. 2730 m circa e la vetta non presenta grandissime difficoltà, data la grande presenza di numerosi appigli: tuttavia, due passaggi sono stati attrezzati con catene.
Dal Monte Masuccio, seguendo qualche rada traccia e cercando il percorso più agevole tra gli instabili detriti, scendere sotto la verticale della vetta nella sottostante ed evidente conca detritica, fino a incrociare gli ometti che, dai Laghi Schiazzera, conducono al colletto di q. 2730 m. Seguire i numerosi ometti fino ad incontrare un breve canalino roccioso (a inizio stagione è possibile trovarvi ancora neve), con un grosso ometto in sassi al suo imbocco. Una volta raggiunto il Lago Brodego (q. 2356 m), seguire la strada militare che, con ampi tornanti e passando per il Lago Fusino (q. 2263 m), arriva nei pressi di un bivio: ignorare il sentiero che, sulla sinistra, scende al Rifugio Schiazzera, quindi proseguire in mezzacosta in direzione di Pra' Baruzzo sino alla località Sovo (q. 1727 m). Poco oltre questa piccola frazione, alla q. 1680 m circa, nei pressi di un cartello indicatore, abbandonare la strada che termina a Pra' Baruzzo, per imboccare, sulla destra, un piccolo sentierello (nessuna indicazione) che, con un lungo traverso, in alcuni tratti esposto, in mezzacosta e con alcuni sali e scendi, riporta, attraversando pietraie e boschi sulla strada, a meno di cinque minuti da Pra' Campo.
Il sentiero che dalla località Sovo riporta a Pra' Campo in alcuni punti è un po' franato ed è molto poco frequentato. Nonostante ciò, il percorso da seguire è sempre ben evidente e facilitato dalla presenza di qualche sbiadito bollo bianco-rosso.
con papà, Adriano, Pietro, Gianni, Carlo, Annalisa ed Edoardo.
TEMPI DI PERCORRENZA:
- PRA' CAMPO - q. 2650 m CIRCA: 1,45 ore
- q. 2650 m CIRCA - CROCE DI TIRANO: 45 minuti
- CROCE DI TIRANO - MONTE MASUCCIO: 30 minuti
- MONTE MASUCCIO - LAGO BRODEGO: 1,10 ora
- LAGO BRODEGO - SOVO: 1,10 ora
- SOVO - PRA' CAMPO: 50 minuti
Tourengänger:
irgi99

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