Cima Schiazzera 2801mt -. Primo giorno al rifugio Schiazzera
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Schiazzera - Primo TEMPO
Questa volta, su suggerimento del Barba, decidiamo per la Valtellina, luoghi meravigliosi, ma che spesso non cosideriamo per il traffico e le ore di viaggio. Il Barba è da tempo che ci parla di questo rifugio gestito dai volontari del Mato Grosso, come il S.Jorio, gente meravigliosa che offre il proprio tempo ed il proprio sudore per aiutare le popolazioni dell’ America Latina. Il rifugio Schiazzera è una ex caserma della Guardia di Finanza, situata a 2079mt in Val Saiento, la prima valle laterale a sinistra dopo Tirano. Per raggiungerla si percorre una strada stretta, ma asfaltata fino a circa 1950mt (3Km dal rifugio). Chi se la sente di proseguire, come noi, è sterrata ed ancora più stretta fino a Q2027 dove si trova un bel parcheggio. Salendo questi ultimi chilometri ci si ripete che solo un 4x4, o comunque una vettura alta, può percorrere questa sterrata, e sperando di non incrociare nessuno, poi arrivati al parcheggio si trovano furgoni ed auto di ogni genere … Ultima considerazione, se avete una vettura grande, vi troverete spesso a far manovra nei tornanti che sono molto stretti soprattutto nella parte finale. Il parcheggio è proprio sotto il rifugio che si raggiunge in una quindicina di minuti su largo sentiero, appena raggiunto il pianoro superiore ci si trova di fronte la bella costruzione del rifugio.
Ci arriviamo con grande tranquillità verso le 11, ci presentiamo ai gestori, con il Luciano amico del Barba, e prendiamo possesso della nostra camera, 10 posti letto 5+5 tutta per noi con balcone verso valle, uno spettacolo ! Alle 13:30 siamo pronti per la prima escursione, abbiamo ben programmato questi due giorni. Oggi si sale la cima che sovrasta la val Saiento, è la Cima Schiazzera 2801mt, molte cartine non riportano nemmeno il nome. Salendo si ragiunge subito l’Alpe Schiazzera, poi si tiene la destra della valle e della cima Schiazzera sempre ben visibile, un panettone di roccia ed erba. La direzione è NO, verso il Passo Schiazzera Q2548 che scende in Val Piana (sempre Italia), su sentiero ben marcato. Poco sotto il passo si devia a sinistra seguendo i tanti ometti e bollature bianco-rosse (un po’ datate) che risalgono la larga e tranquilla cresta di questo monte. In cima una madonnina ed il libro di vetta. Il meteo non permette di vedere molto, ci sono molte nuvole e tira aria fresca, ci copriamo. Vicinissimo e di fronte a noi il più blasonato Monte Masuccio, tutt’altra storia questo, bello roccioso e quasi sempre nascosto dalle nubi.
Nonostante il rispetto che incute, è il nostro obiettivo principale, la vetta di domani domenica. Da questa posizione favorevole ripasso a mente l’escursione di
Ma questa storia ve la raccontiamo nella prossima relazione. Foto di rito, e discesa, con variante rispetto al progetto “su carta”, che prevedeva di scendere ai laghetti e poi al rifugio. Visto che fino a qui è proprio una passeggiata , scendiamo e prendiamo il sentiero che con un lungo e bel traverso porta alla Forcoletta ed al Monte della Croce. Questa è la punta della cresta con una bella croce a Q2279 che si trova sopra il rifugio ed in posizione molto-molto panoramica, si vede Sondalo e la bassa Valtellina. Dopo le foto scendiamo il ripido sentiero che porta al rifugio, dove arriviamo dopo una ventina di minuti, una doccia, un po’ di riposo all’aperto poi gambe sotto al tavolo ed accordi per l’indomani con i disponibilissimi gestori.
Tutti a nanna abbastanza presto … ma “dicono” ci sia stata grande attività di segheria nella notte.
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Sabato 22 luglio 2017, che dire, ha scritto ampiamente Giorgio di tutta la giornata. |
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Bellissima giornata alla cima Schiazzera per completare il primo giorno della nostra 2 giorni di Girovagando. Paolo
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Weekend alla grande della Girovagando Group. Saltata la due-giorni per vari motivi lo scorso anno, quest'anno ci siamo organizzati alla grande. Obiettivo Valtellina, la valle DOP della nostra Lombardia, e precisamente al Rifugio Schiazzera, gestito dal Mato Grosso, di cui faccio parte anche io, ed in concomitanza con la gestione del mio amico Luciano di Talamona.
Proprio con lui siamo rimasti daccordo per questa settimana.
Siam partiti i cento..anzi in 6 pardon, di buon mattino, caricato "Hammer" del Giorgio, e macinando parecchi kilometri, abbiamo raggiunto il paese di Vervio, ci siam saliti i fatidici 18 kilometri di salita raggiungendo il fatidico parcheggio sotto il rifugio Schiazzera,
Durante il pranzo si progettava cosa fare dopo pranzo, così che all' unanimità abbiam deciso di salire alla cima Schiazzera una cima di 2800mt, per completare il giro su una cimetta con croce, da dove si dominava tutta la quasi valtellina, vedendo parecchi paesi da Grosio, Sondalo ed anche la Val Poschiavina, ci siam fermati una bella mezzoretta per poi ritornando al rifugio. Discesa veloce al rifugio, dopo una bella doccia, la cena, come sempre luculliana, e discudendo della cima del giorno dopo, il Masuccio altra bella cima, e cosi siamo andati a nanna presto. |
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Ed eccoci alla nostra due giorni , quest'anno su suggerimento di Luciano puntiamo il nostro obiettivo in valtellina al bel rifugio Schiazzera, rifugio del Mato Gosso, anche Luciano ne fa partre come volontario.
Partendo dal rifugio il sentiero che porta in cima è segnalato benissimo, arrivati in cima si trova anche una piccola cappelletta con la statua della Madonna e alcune preghiere incise su una targa.
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Altre foto, diario, tracce sul nostro sito www.girovagando.net escursione # 285
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