Catinaccio d'Antermoia e Cima Scalieret


Publiziert von andrea62 , 15. August 2016 um 00:23.

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum:13 August 2016
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1300 m
Abstieg: 1300 m
Strecke:Rif.Gardeccia - Rif.Vajolet - Passo Principe - Catinaccio d'Antermoia - Passo Antermoia - Cima Scalieret - Passo Antermoia - Rif.Vajolet - Rif.Gardecciat
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A Pera di Fassa, dal parcheggio delle seggiovie del Catinaccio, partono le navette per il rif.Gardeccia: da orario una ogni mezz'ora in alta stagione ma in realtà ce n'era qualcuna di più. Costo 5 euro sola andata, 10 A/R.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugi Gardeccia, Vajolet, Principe.

Partiamo in due, pernottiamo al rifugio Vajolet e arriviamo al Passo Principe alle 8.30 della mattina seguente. Nessuno ci ha seguito, al Passo Principe si preparano due persone, a quest'ora l'affollamento non c'è. Un sentierino sale all'attacco della ferrata del Catinaccio d'Antermoia e carponi passiamo sotto una sporgenza della roccia. Aggirato uno sperone roccioso superiamo un breve tratto di roccette un pò liscie e non attrezzate. Gli esperti sorrideranno ma io sono costretto a un passo quasi più lungo della gamba. Da qui in avanti il cavo è sempre presente ogni volta che serve, sul percorso di salita e su quello di discesa, tranne che sulla cresta sommitale. Si susseguono cenge, paretine di roccette e una scaletta di pochi pioli che fa scendere sul cengione ascendente che caratterizza la parete ovest della montagna. Intanto la vista sia apre sul Catinaccio mentre via via compaiono sullo sfondo le Alpi dal Brenta-Adamello alle Noriche.

Sul cengione, dopo una prima parte ghiaiosa, i cavi guidano su roccette a sinistra, forse perché meno friabili o forse per fare divertire un pò di più gli utenti delle vie ferrate. Sì, ma presto è sempre la stessa musica: click, clack, sgancio e aggancio. Bene, mi dico: se ti sembra ripetitivo vuoi andare avanti senza i cavi? Nessuno ti obbliga a usarli ... Sempre assicurandoci arriviamo in vista della cresta sommitale, che si raggiunge svoltando a destra su cengietta. 

La cresta non è larga ma è percorsa da una traccia di sentiero, direi che è esposta quanto può esserlo una cresta non particolarmente affilata, non mi sento a disagio e naturalmente bisogna camminarvi con sufficiente attenzione. Solo a 2/3 si trova un saltino di roccia ma poiché è particolarmente appigliato lo supero di slancio e raggiungo la croce della vetta. Sono le 10 passate da pochi minuti e oggi siamo i primi.
Il panorama a 360 gradi mostra molte delle principale cime dolomitiche con sullo sfondo una consistente fetta delle Alpi Retiche e Noriche.

Non è la prima volta che vengo qui per salire il Catinaccio d'Antermoia ma è la prima volta che ci riesco (Nella memoria è rimasta scolpita la gita del 1982 perché c'era il Mondiale vinto dall'Italia di Bearzot. Un ragazzo dispensava pronostici proprio qui al Passo Principe, a chi gli spiegava come si poteva vincere contro Argentina e Brasile lui preferiva rispondere usando un tono da guru: "Vediamo di ragionare. Non abbiamo possibilità di superare questo turno". Il nome dell'esperto? Lasciamo perdere ...).    

Intanto ci ha raggiunto la coppia italo-tedesca che ci seguiva, sulla cresta sono arrivate altre tre persone. Dopo i convenevoli con il simpatico duo, io e l'amico Nevermind iniziamo la discesa lungo la via ferrata del versante est. E' un susseguirsi di paretine di roccette, cengie ghiaiose, tratti di sentiero, due scalette e ricordo una cengietta brevissima, stretta, un pò esposta e con roccia bagnata. Alla base della parete si traversa verso il sentiero 584 che valica il Passo Antermoia, prima attraversando una zona di roccette sempre con cavo e poi su normale sentiero. Diventiamo gli idoli di una coppia con cane: "Quelli arrivano dalla ferrata!". 

Una breve salita porta al Passo Antermoia dove vogliamo salire anche la Cima Scalieret. Su sentierino segnato in bianco-rosso raggiungiamo un passo convinti che sia il Passo Scalieret e scopriamo che si affaccia sulla Val di Larsec, che non è quella giusta perché la nostra cima sta più ad ovest. La cartina al 50.000 è rimasta in auto, quella al 25.000 non l'ho mai comprata perché come tracciano i sentieri qui non li traccia nessuno. Puntiamo a una modesta cima ghiaiosa sulla destra, forse la Cima Larsec, credendola per un attimo la Scalieret che però vediamo ancora più a ovest. Da qui per scendere c'è un salto di roccia e quindi torniamo al Passo Antermoia dove un ometto segna il sentiero giusto, che però non è quello principale che inizia un pò più in basso sul versante del Rifugio Principe.

Il sentiero per la Scalieret attraversa un ghiaione, passa sotto il salto roccioso su cui eravamo prima e intagliato brevemente nella roccia sbuca al Passo Scalieret. Da qui prosegue un pò sul versante est e un pò sulla cresta da cui c'è un'ampia veduta della Valle del Vaiolet. A pochi metri dalla cima c'è un tratto di cresta rocciosa che si può percorrere e che io aggiro seguendo una traccia sulla destra. Sulla cima della Scalieret arriviamo alle 13, il Catinaccio sta proprio di fronte sull'altro lato della Valle. La cima dell'Antermoia adesso è piena di gente. Facciamo 15 minuti di sosta per mangiare qualcosa e intando l'amico Nevermind individua un sentierino che sembra scendere direttamente nella Valle del Vaiolet. Sulla cartina al 50.000, quella rimasta in auto, sono sicuro che non è segnato, ci vorrebbe forse quella al 25.000, quella che non serviva. Decidiamo di non tentare avventure e rientriamo per la via di salita.

Scendendo verso il Rifugio Principe non lo raggiungiamo ma a un certo punto accorciamo la discesa seguendo una traccia su ghiaia che sbuca sul sentiero della Valle del Vaiolet. Dò uno sguardo alla Cima Scalieret e vedo nella parte bassa una traccia che scende, raggiunge il fondovalle dove la gola del torrente si interrompe e risale al rifugio Vajolet. La sicurezza che questo sia un sentiero diretto per la Scalieret al momento però non l'abbiamo.

La penultima sosta si svolge al bar del rifugio Vajolet. C'è stato un periodo in cui venivo qui una volta all'anno, osservo un panorama familiare ed è l'unico rifugio in cui ho pernottato tre volte. Scendiamo infine al Gardeccia a prendere la navetta che ci riporta a Pera di Fassa.    

Tourengänger: andrea62
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

Menek hat gesagt:
Gesendet am 15. August 2016 um 10:24
Panorami spettacolari...

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. August 2016 um 12:19
Veramente, ovunque mi girassi.
Ciao
Andrea

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 15. August 2016 um 17:56
Ambienti davvero senza paragoni... bravissimo.

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. August 2016 um 18:16
Mancavo dalle Dolomiti da 8 anni, ho trovato la giornata giusta!
Ciao

ralphmalph hat gesagt:
Gesendet am 16. August 2016 um 10:42
Lo spettacolo delle Dolomiti!!! Bellissima cima, Andrea!
Complimenti!!!!
Le foto rendono benissimo la bellezza di quei posti.
Buon proseguimento.
Ciao
Graziano

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. August 2016 um 18:16
Grazie, era tempo di tornare in Dolomiti!
Ciao

Andrea! hat gesagt:
Gesendet am 25. August 2016 um 08:07
Bellissimo.
Se ti può interessare esiste un'app per smartphone per caricare le cartine Tabacco.
Le cartine sono a pagamento ma si parla di pochi euro per "foglio" ... così le hai sempre a portata.
A.

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. August 2016 um 09:36
Grazie, io utilizzo lo smartphone al 10 % ...
Ciao.


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