Catinaccio di Antermoia
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Prima volta sulle Dolomiti. Seconda volta su una via Ferrata. Nonostante avessi letto molte descrizioni sia su internet che su guide specializzate un po' di insicurezza c'è. Per prima cosa sono solo. Poi non conosco la zona. Ed infine non posso certo definirmi un esperto di vie ferrate. Possiamo pure aggiungere che la forma fisica non è neanche delle migliori. Solo qualche giorno prima "correvo" la Camignada a Auronzo di Cadore: 33 KM, 1400 metri +, e ben 2300 metri - con un discesone finale di oltre 10 KM. Risultato ginocchia e piedi a pezzi. Comunque una voglia matta di salire sul Catinaccio di Antermoia. Parto dal rifugio Gardeccia che raggiungo con minibus dal centro di Pozza di Fassa. In questa maniera evito diversi inutili chilometri su strada asfaltata. Visto le condizioni dei miei piedi, gli scarponi sono attaccati allo zaino. Ho deciso che procederò fin che possibile con un paio di infradito. Fino al rifugio Vajolet si cammina solo su strada sterrata.
La giornata promette bene. La meteo prevede pioggia solo in serata. A questo punto la strada lascia il passo ad un bel sentiero che porta al Passo del Principe ed all'omonimo rifugio. Il panorama è fantastico. Dal rifugio parte poi la ferrata. Alla fine non sono solo, anche se mi sarei aspettato più gente. Indosso imbrago, casco e il mio nuovo set da ferrata e parto. Guardo in alto non vedo nessuna via. Mi chiedo da dove cavolo passerò. Sembra solo una bella parete verticale. Chiaramente poi non sarà così. Arrivo in cima in circa un ora e venti minuti senza forzare. Qualche passaggio impegnativo qua e là ed una cresta finale non troppo affilata ma pur sempre esposta e non attrezzata e sono in vetta. A breve arriveranno altri alpinisti. Panorama da urlo. Sono sulla vetta più alta del gruppo del Catinaccio: tutto il resto è sotto di me. Vedo già il laghetto di Antermoia. È là che devo andare. SI scende dal versante opposto. Una volta arrivato ai piedi della ferrata mi aspetta un lungo cammino in discesa senza pericoli. Decido di non tornare a Gardeccia e di lasciar perdere il bus navetta. Tornerò a Pozza con le mie gambe. Tante belle emozioni per la mia prima cima sulle Dolomiti.
La giornata promette bene. La meteo prevede pioggia solo in serata. A questo punto la strada lascia il passo ad un bel sentiero che porta al Passo del Principe ed all'omonimo rifugio. Il panorama è fantastico. Dal rifugio parte poi la ferrata. Alla fine non sono solo, anche se mi sarei aspettato più gente. Indosso imbrago, casco e il mio nuovo set da ferrata e parto. Guardo in alto non vedo nessuna via. Mi chiedo da dove cavolo passerò. Sembra solo una bella parete verticale. Chiaramente poi non sarà così. Arrivo in cima in circa un ora e venti minuti senza forzare. Qualche passaggio impegnativo qua e là ed una cresta finale non troppo affilata ma pur sempre esposta e non attrezzata e sono in vetta. A breve arriveranno altri alpinisti. Panorama da urlo. Sono sulla vetta più alta del gruppo del Catinaccio: tutto il resto è sotto di me. Vedo già il laghetto di Antermoia. È là che devo andare. SI scende dal versante opposto. Una volta arrivato ai piedi della ferrata mi aspetta un lungo cammino in discesa senza pericoli. Decido di non tornare a Gardeccia e di lasciar perdere il bus navetta. Tornerò a Pozza con le mie gambe. Tante belle emozioni per la mia prima cima sulle Dolomiti.
Tourengänger:
lupo7

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