Partenza dal parcheggio di Foppa (dopo Cusiè) con tempo sereno ma con nuvole che si appicicano alle vette.
Prima si scende per attraversare il fiume Orino per poi risalire su un buon sentiero fino a Ürbell. Da li proseguire verso la fontana presente sull'alpe e andare verso sud-est. A breve si incontra una traccia ben visibile che porta all'alpe Cardedo. A partire dall'alpe Cardedo si sale di colpo ripido a sinistra dove sono presenti ancora diverse marcature ufficiali di un sentiero che ora non viene più mantenuto. Il sentiero conduce su un terreno piuttosto ripido ma non particolarmente difficile fino alla laghetto Cardedo. Probabilmente da li si ragira la prima punta alla sinistra per arrivare sopra i pareti rocciosi. Noi in ogni caso decidiamo di andare al lago e salire il ruscello praticamente fino a pochi metri prima della parete rocciosa. A sinistra ci sono poi delle roccie e sassi cosparse di erba. Salendo da li si riesce senua particolare fatica a superare la parete rocciosa anche senza arrampicarsi e senza usare le mani se non per appoggiarsi.
Sopra la parete rocciosa si vedono diversi ometti di sasso che portano alla cresta tra il pizzo Baratin e il pizzo Cramorino. L'ultima parte è piuttosto ripida e sopratutto i sassi non sono stabili. E consigliato da andare prima dritti verso il pizzo ma poi una volta quando ci si trova sotto andare a sinistra verso un gran ometto di sasso presente sulla cresta.
Da li si può amirare il ghiacciaio "Paradiesgletscher" e sulla cresta c'è una traccia che porta sul pizzo Cramorino ragirando questo alla destra.
Per la discesa vale lo stesso discorso, per fortuna non siamo proseguiti per il Vogelberg o abbiamo fatto una sosta troppo lungha perché nonostante le previsioni del tempo erano soleggiato e senza nuvole con 30°C su in cima erano pocchi gradi sopra lo zero e arrivati ad Ürbell si è abbatutto anche un temporale con fulmini.
Per fortuna eravamo già nel bosco.
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