Rifugio "Il Giovo"


Publiziert von cai56 , 2. Februar 2016 um 16:49. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:31 Januar 2016
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo San Jorio-Monte Bar   I 
Zeitbedarf: 2:45
Aufstieg: 1162 m
Abstieg: 1140 m
Strecke:Circolare 20,02 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como o da Milano (tramite la statale 36) si va a raggiungere con la statale "Regina" il paese di Dongo. Si prosegue in direzione di Stazzona, Germasino e Garzeno: in quest'ultimo paese, al tornante presso il monumento ai caduti, si prosegue diritto attraversando l'abitato. La strada si fa stretta e, oltre un gruppo di tornanti, raggiunge la località Quang. Ampio parcheggio presso il santuario.

La Valle Albano, che risale da Dongo (sulla riva del Lago di Como) fino al confine con la Svizzera, è percorsa da una vecchia mulattiera militare che attraversa tutto il versante meridionale della catena montuosa secondaria compresa fra la bocchetta di Germasino e Il Giovo: aveva lo scopo di facilitare l'avvicinamento alle tre caserme (attualmente trasformate in rifugio - Giovo, Sommafiume e S.Iorio) presenti alla testata della valle stessa. Dal punto di partenza della nostra gita, il percorso ricalca fedelmente il tracciato originale, solo qua e là adattato al passaggio di piccoli mezzi motorizzati. All'arrivo al Giovo, presso l'omonimo rifugio, ci si raccorda alla moderna pista forestale (aperta al traffico) che sale da Garzeno attraverso la Bocchetta di Germasino. Il percorso è fattibile in inverno solo in assenza - o quasi - di neve: la salita sotto i ripidi pendii erbosi del Motto Paraone presenterebbe troppi rischi di valanghe (ne sono testimonianza i cippi commemorativi di finanzieri travolti).


Da Quang (Quansc su IGM e CNS) si segue la strada militare - dapprima asfaltata - che, in lieve salita nel rado castagneto, supera le case di Pregui per andare ad attraversare fra le numerose baite di Brenzeglio. [Tutti i libri e le guide escursionistiche della zona parlano delle tipiche abitazioni locali, dette Mason, costruite con un alto tetto a falde molto acute ricoperte di paglia di segale e con le facciate del secondo piano in graticcio di rami di castagno: ormai le poche che rimangono sono ruderi ricoperti di ondulato di lamiera.] Si prosegue in attraversata lungo le ripide pendici erbose del Monte Cortafon superando i Monti Ciaccio e raggiungendo l'ultima contrada della valle, Piazza Cavada. Da qui si guadagna quota con una serie di tornanti che portano alla spalla pascoliva del Dosso di Brento, al cui culmine si trova la rinnovata Alpe di Brento, con stallone e ampio recinto per gli animali, dominata dalla piramide erbosa del Motto Paraone.  Un nuovo traverso di regolare pendenza si conclude alla sella del Giovo, che ospita al margine di ripidissimi prati la trilobata costruzione della ex-caserma, ora Rifugio Il Giovo.
Alle spalle dell'edificio, sul versante della Valle San Iorio, si trova subito il percorso della carrozzabile: la si segue verso est fra tornanti e lunghi traversi - da ultimo asfaltati - per parecchi chilometri fino alla Bocchetta di Germasino. Dal cartello che individua la bocchetta si prosegue in discesa fino al secondo tornante; si trascura la pista sterrata che sale a destra e si scende per pochi metri fino alla sterrata che scende in direzione di Vriasco e Ghidorino: è un lungo tratto dapprima a saliscendi e poi nettamente in salita che si conclude presso l'arrivo di una piccola teleferica. In assenza di qualsivoglia indicazione, la traccia si perde nei prati incolti, ma, seguendo la linea di massima pendenza, si tende a raggiungere i visibili tetti delle baite di Domagnolo: qui, nei pressi di una fontana, si trova l'imbocco della pista di accesso al monte; seguendola, dopo un paio di ripidi tornanti parzialmente cementati, si torna sulla carrozzabile asfaltata per Brenzeglio, sul percorso di salita. In poche centinaia di metri ci si ritrova al santuario di Quang.

Tourengänger: cai56, chiaraa


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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 4. Februar 2016 um 18:41
Bello! Un giro che si presta alla vs. attività preferita della corsa in montagna e i tempi sono lì a mostrare che il percorso (e gli attori naturalmente) rende.
Ciao

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Februar 2016 um 19:15
Si, di molta resa. Ma in realtà è - in senso opposto - una classicissima della MTB: se volessi provare, ti consiglio però di aspettare l'assenza di neve; gli unici due bikers incontrati avevano pneumatici chiodati...
Ciao.


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