Val Veddasca inedita.


Publiziert von Poncione , 1. Januar 2016 um 02:04.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:30 Dezember 2015
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   I   Gruppo Tamaro-Lema 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1244 m
Abstieg: 1498 m
Kartennummer:Kompass 90 Lago Maggiore/Lago di Varese 1:50000 / INGENIA Valli del Luinese 1:25000

Primo giorno di ferie tra Natale ed Epifania...
Era da un po' che mi frullava per la testa di salire su qualche cima della cresta Lema-Tamaro dai meandri della selvaggia Val Veddasca, ingoiata da boschi fittissimi e frequentata da molti animali selvatici. Dopo aver consultato più cartine e qualche pubblicazione mi convinco che qualcosa si può provare, in quanto le zone che intendo esplorare recano segni arcaici e perduti nel tempo, dall'alpeggio sperduto ai massi coppellati...
Parto dalla Valganna neanche prestissimo contando sul fatto che a Luino un pullman mi porterà a Curiglia... così almeno dicono gli orari consultabili anche in rete. E' una corsa speciale, solo del mercoledì (oggi appunto), per via del mercato luinese, che storicamente attira molti turisti e aziende agricole locali. All'ora convenuta ecco il bus, ma l'autista mi dice che il tratto per Curiglia è stato soppresso da inizio mese per decisione della "progressista" amministrazione della Provincia di Varese (che in un anno ha inoltre già attuato un doppio aumento delle tariffe). Quindi mi è possibile arrivare solo ad Agra, non ho altra scelta... La giornata si complica prima ancora d'iniziare, ma dopo una lunga cavalcata in un'oretta giungo a Curiglia per sentiero e un pochino d'asfalto, in ritardo di un'ora sull'orario prestabilito. Ora segue l'altra parte "noiosa", benchè in parte piacevole e panoramica, cioè la lunga forestale Curiglia-Monteviasco, che in un'altra ora abbondante e 400 metri scarsi di dislivello guadagnati, mi conduce alle rovine dell'Alpe Cortetti. Il bello inizia adesso perchè devo capire dove parte la traccia, e a guardare la cartina sembra quella giusta, la quale convergendo a NE dovrebbe portarmi alle rovine dell'Alpe Piancarossa, nei pressi del confine, e sotto il Monte Magno, mia meta finale. Tuttavia l'evidente sentierino sembra rivolgersi più a sud: me ne rendo conto, ma decido di seguirlo comunque visto che mi sembra l'unico itinerario possibile in questo ambiente selvaggio e di difficile interpretazione. Solco un torrente, faccio qualche zig-zag tra prati e bosco, finche la traccia punta in evidente salita una pineta, al culmine della quale trovo delle rovine, che tuttavia non possono certo essere quelle cui puntavo perchè ancora troppo in basso: si tratta probabilmente dell'Alpe Rattaiola. Proseguo in pineta, ora sì a NE, ma ormai devo essermi spostato troppo da quello che doveva esser l'itinerario voluto, poi entro in faggeta, che si mostra subito poco chiara e senza riferimenti oltrechè ripida: traverso su alcuni stretti "trottatoi" di animali, facendo attenzione per l'evidente franosità del terreno, poi inizio a salire giungendo fortunosamente a quello che sembra un chiaro pendio che punta in alto. All'inizio il fogliame rende tutto difficile, poi quando si scorgono addirittura tracce di sentiero e il terreno inizia a farsi più compatto e roccioso, benchè sempre molto ripido (utili molto spesso le mani), diventa tutto più semplice e gradualmente intravedo l'uscita dal bosco. Quando son fuori scorgo alla mia sinistra il Sass Gallina e il Monte Polà, ma ho la netta sensazione che siano troppo lontani, e con essi anche il Monte Magno (invisibile). Ma la traccia prosegue verso monte, ove con grosso sollievo noto una bella ganna che potrebbe evitarmi il ravano tra ontani e rododendri: la punto, intuendo anche dove posso trovarmi in quanto facendo più volta la Lema-Tamaro avevo già notato diverse ganne sul lato veddaschese. Una volta raggiunta è una vera manna risalirla... peccato che vada a morire contro le rocce, che tuttavia offrono bei passaggi, a tratti esposti, finchè decido di risalire un canalino d'erba, terriccio e rocce malferme che è senz'altro il momento più impegnativo e delicato della salita. Con cautela lo risalgo ritrovando un'altra gannetta e sbucando subito dopo sul sentiero Lema-Tamaro proprio a metà tra Zottone e Monte Magino... fondamentalmente l'avventura si conclude qui.
Vorrei andare comunque sul Monte Magno ampiamente "mancato", ma la ragione (e l'orologio) mi dice che è meglio puntare a sud verso il Poncione di Breno, presto raggiunto, dove consumo il pasto. Una "volata" verso il Lema, sul quale decido di salire, quindi giù verso Astano sul lato svizzero, dal quale posso raggiungere in una quarantina di minuti Dumenza e il mio ipotetico pullman per Luino.
Già, "ipotetico", perchè anche la corsa che avevo preventivato di utilizzare ha la sua "magagna", sempre relativamente alla soppressione del tratto per Curiglia. E' stata cioè anticipata di 35 minuti - come dice un cartello plastificato appeso alla palina della fermata, sempre grazie alla nostra "illuminata" amministrazione provinciale - e l'ho dunque persa per si e no una decina di minuti. Così, alle 7 ore e un quarto occorse per tutto il giro si è aggiunta un'altra "piacevolissima" oretta d'asfalto fino a Luino (alla luce della frontale), dove per il rotto della cuffia ho potuto prendere il bus per Ghirla.
A parte la mia "dedica" a questa scandalosa amministrazione provinciale che cancella senza senso ne pietà i mezzi pubblici, colgo il positivo di una splendida giornata in montagna, forse non riuscita come l'avevo preventivata, ma comunque soddisfacente e selvaggia come piace a me. Ci si potrà comunque riprovare... ;)

Buon Anno a Tutti.

NB. Agra-Curiglia-Viasco-Rifugio Forestale T1 - Rifugio Forestale-Alpe Cortetti T2 - Alpe Cortetti-Cresta Lema-Tamaro sud T4/T5 - Cresta Lema-Tamaro sud-Astano-Dumenza T2

Tourengänger: Poncione


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Kommentare (17)


Kommentar hinzufügen

veget hat gesagt:
Gesendet am 1. Januar 2016 um 11:07
... Complimenti Emi, per la determinazione che ti Contraddistingue!!!
Come è amaro, triste e...... constatare il degrado "generalizzato" , al quale si è sottoposti, ovunque ci si guardi attorno.....Immaginiamo se per ragioni, che non siano solamente turistiche, una persona avesse seriamente la necessità di muoversi "solamente" con il mezzo pubblico.... Noi abituati , vedere come è organizzata la confinante Svizzera!!
Quanta amarezza e delusione....
Mi spiace dover scrivere queste "mie" considerazioni.
personali
Buon Anno Emiliano.
e
Buona montagna!!!
Eugenio


Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Januar 2016 um 17:12
Ciao Eugenio,
buon anno anche a te e Giancarla, e che sia l'anno della riscossa, mi raccomando. :)
Riguardo ai mezzi pubblici della mia provincia che altro dire? Nulla, meglio stendere un velo pietoso. :(

igor hat gesagt:
Gesendet am 1. Januar 2016 um 12:12
Buon anno Emiliano e bel giro io ho chiuso il 2015 con uva vetta che ti piace anche a te insolita per questo periodo, grande ciao Igor

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Januar 2016 um 17:11
Buon Anno anche a te, Igor.
Attendo la tua relazione sulla vetta "insolita"... anch'io ieri ho bissato con vero piacere un'altra cima "insolita" per la stagione.
Ciao

Menek hat gesagt:
Gesendet am 1. Januar 2016 um 18:12
Dopo il ritrovo del 12/12 adesso ho idea di dove sei andato ad infognarti...
Bella Emi!

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Januar 2016 um 19:07
Ciao Domenico, visto quanti bei palloncini ho messo anche pensando a chi, come te, mi ha onorato di una bellissima visita venti giorni fa'? :)
A presto e Buon Anno

rochi hat gesagt:
Gesendet am 1. Januar 2016 um 19:12
Bisogna essere più forti dei soliti sapientoni che occupano poltrone a tradimento. Tu (fortissimo), ne sei un notevole esempio.
Ciao e buon anno!!!!

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Januar 2016 um 21:07
Grazie Rochi, ma purtroppo con le "vittorie di Pirro" non si va da nessuna parte... Urge solo un'invasione svizzera (con annesso regime), visto che stiamo diventando troppo molli.

Ciao

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 2. Januar 2016 um 09:43
Sei forte.....

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Januar 2016 um 12:09
Ciao Dani, mezzi pubblici a parte, è stato molto divertente e mi ha aiutato a comprendere un pochino meglio la complessa orografia della suggestiva Val Veddasca.

GAQA hat gesagt:
Gesendet am 2. Januar 2016 um 15:29
Grande Emi ! Contro ogni imprevisto...Mai domi !
Da intenditore locale il giro ben descrito da te..
ciao Alessandro..

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Januar 2016 um 01:59
Grazie dei complimenti Ale.
Che dire? Chi la dura la vince... banale ma quantomai veritiero.

Ciao

gbal hat gesagt:
Gesendet am 2. Januar 2016 um 17:06
Se non è wild non ti diverti Emi, ormai lo sappiamo! In più hai combattuto con gli autobus ancora prima che con la montagna. E se poi avessi saputo cosa ti aspettava l'indomani.....
Bravo!

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Januar 2016 um 02:02
Ciao Giulio,
è vero, forse è come dici. D'altronde anche la Val Veddasca è uno dei miei "pallini", quindi esplorarla a fondo mi sembra davvero il minimo, anche se le cime - se così possiamo chiamarle - si chiamano Zottone o Magino. :)
Son certo che ti ci divertiresti molto, e in alcuni momenti ho ripensato al "nostro" mitico Camusio. ;)

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. Januar 2016 um 14:53
Il Camusio resta un gran bel ricordo perchè ce l'abbiamo fatta assieme e a denti stretti. Ad oggi credo non sia ancora ripetuto in Hikr.

numbers hat gesagt: Bravo
Gesendet am 3. Januar 2016 um 11:13
Per fortuna, a volte, nemmeno gli imprevisti riescono a rovinarci del tutto i programmi.....

Ciao

Buon anno!

Poncione hat gesagt: RE:Bravo
Gesendet am 3. Januar 2016 um 16:11
Vero, con la determinazione e un po' di fortuna si può andare dappertutto.
Grazie Mario, e Buon Anno a te.


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