Le Pipe (2667 m)


Publiziert von siso , 15. November 2015 um 20:45.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:14 November 2015
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Molare   Gruppo Pizzo del Sole 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1000 m
Strecke:Predèlp (1670 m) – Sopra Predèlp (1703 m) – Sompréi (1848 m) – Chièra (2038 m) – Laghi di Chièra (2361 m) – Le Pipe (2667 m) – Bassa di Söu (2443 m) – Sasso Marcio (2354 m) – Piano Pozzach – Sompréi (1848 m) – Predèlp (1670 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Faido – Faido – Carì – Prodör – Tarnolgio – Predèlp (1671 m).
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Agriturismo La Meta a Predèlp.
Kartennummer:C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000.

Per la prima volta alla cima Le Pipe dalla Leventina.

Dopo aver raggiunto diverse volte questa elevazione dalla Valle del Lucomagno, quasi sempre sulla neve, oggi ho risalito il suo versante occidentale, passando dai Laghi di Chièra.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:30

Fine dell’escursione: ore 14:30

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1032 hPa

Temperatura alla partenza da Predèlp: 6°C

Temperatura al rientro a Predèlp: 19°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 7:24

Tramonto del sole: 16:53

 

Predèlp (1670 m) ore 8.30: la temperatura estiva dei primi giorni della settimana oggi è cambiata. I 6°C della partenza mi inducono ad avviarmi con una maglia a maniche lunghe. Imbocco la comoda sterrata, di fronte al bacino artificiale, e mi avvio verso Sompréi (1848 m), alpeggio con una dozzina di baite attorniate da capre di diverse razze: Capra di Saanen, Capra Camosciata delle Alpi, Capra Nera Verzaschese, Capra Striata Grigionese. Sono sempre più stupito dal numero elevato di animali da reddito che incontro durante le mie passeggiate in montagna.

Le capre allevate in Ticino sono 11'982 (dati del 2012), in Svizzera 90'000 (dati del 2013).  Il sentiero continua alla destra degli stabili passando di fronte ad una cappella contenente una statua lignea della Madonna col Bambino.

È un tratto paesaggisticamente pregevole, caratterizzato da un bosco misto di larici, abeti rossi, pini mugo e ginepri. La perla naturalistica è comunque la zona dell’Alpe di Chièra (2038 m), alpeggio caricato da almeno 800 anni. Appartiene alla Degagna Generale di Osco e fu costruito attorno al 1200 come alpe per il pascolo dei cavalli da soma. Questi erano utilizzati nei trasporti lungo l’antica via che raggiungeva Freggio e proseguiva verso Catto e Lurengo, una via parallela a quella utilizzata lungo la sponda destra del fiume, passante per Dalpe e per Prato Leventina. In seguito l’Alpe fu poi sfruttato per vitelli, manze e capre in modo intensivo. I pascoli alpini erano molto più produttivi rispetto ad ora: il bestiame vi restava più a lungo, si produceva fieno e prodotti caseari. Oggi l’alpe è utilizzata estensivamente con pochi capi di manze, vitelli e pecore, che vi permangono solo durante il mese di agosto.

In tempi passati, per estendere le zone adatte al pascolo, vennero scavati diversi canali di drenaggio che prosciugarono alcune zone palustri sulle aree pianeggianti. I segni di questi canali, oggi ancora ben visibili per la loro linearità, si stanno cancellando, len­tamente, con la crescita naturale della vegetazione. La zona palustre dell’Alpe di Chièra è considerata d’importanza nazionale e di particolare bellezza perché è unica nel suo genere ed è una delle più pregiate. I biotopi presenti, iscritti in inventari nazionali e cantonali, sono vitali per molte specie rare e minacciate d’estin­zione. La sua salvaguardia è quindi essenziale per la conservazione della biodiversità.

In Ticino, oltre all’Alpe di Chièra, si trovano altre quattro zone palustri d’importanza nazionale: il Piano di Magadino, l’Alpe di Zaria, i Monti di Medeglia e, la più estesa, la zona palustre Lucomagno - Dötra.

Grazie alla sensibilità ecologica del proprietario - la Degagna Generale di Osco - nella zona palustre dell’Alpe di Chièra le misure di protezione atte a salvaguardare le zone umide sono rispettate. Al fine di impedire i danni da calpestio e da concimazione, si attua la limitazione del pascolo, confinandolo nelle zone meno pregiate dal punto di vista naturalistico, usando recin­zioni elettriche attorno agli elementi da proteggere (di scarso valore nutritivo per il bestiame).

 

Da Chièra il sentiero continua sulla piana ancora per 370 m lineari, poi svolta a destra sul ripido pendio adibito a pascolo, in prossimità del Riale di Chièra. La scena è dominata dal Pécian (2662 m), una piramide erbosa che si erge a NW. Raggiungo l’imponente conca, che ospita i due laghetti, in circa un’ora di buon cammino; sono più o meno a metà salita. Il pendio che sale verso la meta odierna è meno impegnativo del previsto. Già dopo la prima occhiata individuo il logico percorso, non demarcato, che si sviluppa su costoloni e conche in parte innevate. Sulla neve gelata scorgo alcune tracce fresche di un paio di alpinisti diretti al Pizzo del Sole. Sulla spalla occidentale della mia meta pervengo ad un curioso gabbiotto che spunta da un edificio sotterraneo, probabilmente un rifugio militare, il cui tetto è adibito a elisuperficie, rivelata dall’indicazione letterale H gialla. Da qui sono ben visibili i due omini di pietre eretti sulla vetta.

Dopo 3 h e 15 min di cammino posso affermare: Le Pipe (2667 m) geschafft!

È sicuramente la via di salita più comoda che abbia mai percorso. Ci sono circa 100 m in più di dislivello rispetto alla salita dall’Alpe di Casaccia, con il medesimo tempo di percorrenza e con meno fatica.

Mi fermo solo il tempo necessario per sorseggiare un bicchiere di tè e subito dopo affronto l’impegnativa discesa verso la Bassa di Söu (2445 m), caratterizzata da sassaie e buche profonde. Dal valico, raggiunto più volte con gli sci, mi preparo per l’avventurosa discesa, senza sentiero, sul versante leventinese. In effetti il nome valico è eccessivo: più che un valico da valicare è una sella da raggiungere come punto intermedio prima di continuare la salita verso Le Pipe o verso il Pizzo Predèlp occidentale. Scorgo un piccolo varco fra le rocce, che mi permette di raggiungere una traccia di capre che mi guida ai piedi dell’Uomo del Prüch. Valuto più volte il percorso da scegliere, senza avere tuttavia la certezza che sia la scelta migliore. In ogni modo, dopo mezz’ora di discesa pervengo ad un segnale umano: due omini di pietra a monte del Sasso Marcio (2354 m). Anche da qui via non ci sono sentieri evidenti; decido di avventurarmi sul ripidissimo pendio erboso e in parte a pietraie, ai margini dei muraglioni di sostegno del Sasso Marcio. È una discesa lenta, nella quale i bastoncini telescopi sono di grande aiuto, anzi, direi di aiuto indispensabile. A circa 2000 m di quota raggiungo finalmente il sentiero proveniente dal Passo Predèlp, che mi accompagna tranquillamente a Sompréi, chiudendo l’anello.


                                                         Matterhorn

Gli ultimi 25 minuti di cammino sulla sterrata sono un relax totale, sotto un piacevole sole, sempre più luminoso, grazie ad un alito di vento che ha spazzato la leggera velatura mattutina.

 

Per la prima volta alla cima Le Pipe (2667 m) dal versante leventinese. L’escursione odierna mi ha fatto balenare nella mente una possibile traversata dalla valle di Blenio alla Leventina: salita con le pelli di foca dall’Alpe di Casaccia e discesa con gli sci via Laghi di Chièra fino a Osco.

 

Tempo di salita: 3 h 15 min

Tempo totale: 6 h

Tempi parziali:

Predèlp (1670 m) Sompréi (1848 m): 30 min

Sompréi (1848 m) Laghi Chièra (2361 m): 1 h 50 min

Laghi Chièra (2361 m) – Le Pipe: 55 min

Le Pipe – Bassa di Söu (2445 m): 40 min

Bassa di Söu (2445 m) – Sompréi (1848 m): 1 h 25 min

Sompréi (1848 m) Predèlp (1670 m): 25 min

Dislivello in salita: 1000 m

Sviluppo complessivo: 12,1 km

Difficoltà: T3+

Coordinate Le Pipe: 702′275/153′190

Copertura della rete cellulare: buona

Libro di vetta: no


Tourengänger: siso


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Kommentare (4)


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igor hat gesagt:
Gesendet am 15. November 2015 um 20:53
Bellissime foto è bellissima cima complimenti ! ️Ciao Igor

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. November 2015 um 20:58
Grazie Igor,
interessante il versante leventinese sopra i Laghi di Chièra, che non avevo ancora percorso.
Ciao,
siso.

gbal hat gesagt:
Gesendet am 17. November 2015 um 19:27
Se un giorno o l'altro deciderò finalmente di "fumarmi" queste Pipe credo che seguirò questa tua traccia.
Ciao!

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. November 2015 um 23:11
Fidati, è "roba" buona! :)


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