Max64 Per una serie di piacevoli circostanze ci ritroviamo ancora a Rima con destinazione,questa volta,il Monte Tagliaferro,da molto tempo nella lista dei miei progetti.Partiamo alle 7,50 da Rima,con temperatura di 6°,sul percorso normale,318,che passa dall'alpe Scarpia di sotto e sopra e poi al Passo di Vallarolo(2 ore circa dalla partenza).Ora incomincia il tratto più ripido che porta al Passo del Gatto e che fa sudare sette camicie.Giunto al passo breve pausa per recuperare il fiato,poi facendo molta attenzione visto che c'è un pò di neve ghiacciata,seguo il sentierino che parte a dx.Dopo aver aggirato un tratto roccioso il sentiero risale ripidamente fino ad arrivare in cresta,dopodichè con un ultimo sforzo si risalgono gli ultimi 50 m fino in vetta.(3 ore 45 min dalla partenza)
Qui ho il piacere di conoscere Nicola,che saluto,della provincia di Como(oggi in trasferta solitaria in Valsesia),con cui condivido le emozioni per la bella cima conquistata e la bellezza del panorama.
Anche oggi giornata perfetta senza nuvole e la parete Est del Rosa sembra a portata di mano.
Dopo una lunga sosta scendiamo insieme ed io ritrovo Barbara che mi aspettava più in basso.
Per il percorso di salita ritorniamo a Rima al Pub Laida Weg dove troviamo i nostri amici Beppe ed Elisa, che ci hanno raggiunto in Valsesia con cui passiamo una piacevole serata.
Barbie La mia idea iniziale di una giornata in pieno relax fra le vie di Rima, con al massimo una puntatina alle baite dell'alpe Scarpia, si è modificata strada facendo..E infatti la meravigliosa giornata meritava di essere fissata nella memoria con vedute di spazi più aperti..Così, dopo aver salutato Max con passo scalpitante al primo bivio per il Tagliaferro, senza fretta e dopo aver perlustrato i ruderi degli alpeggi ho raggiunto il primo pianoro della valle sopra all'alpe Scarpia, piena di piccoli ruscelli e rivoli d'acqua. Giunta ad una larga pozza e individuate chiare frecce rosse indicatrici ed altri bolli al seguito , decido di proseguire almeno fino al passo di Vallarolo. Ma il sentiero non sembra essere quello giusto (non sia mai che mi ritrovi per sbaglio a imboccare l'antica "laida weg" per il Tagliaferro!..) per cui decido di tagliare a vista per ripidi prati fino a raggiungere un omone che presumo essere quello della meta ma...nessuna targa di riconoscimento, così, intercettando finalmente il giusto sentiero 318, continuo a risalire fino a giungere stavolta al "vero"omone del passo Vallarolo. Davanti a me individuo Max sulla cresta del Tagliaferro..uno sguardo al passo del Gatto ma niente canto delle sirene!..per cui soddisfatta dei miei 1000 metri di dislivello (oggi davvero fuori programma!) apro l'immancabile copertina riattivando l'abbronzatura, in attesa dell'arrivo dell'instancabile esploratore!
A coronamento della bellissima escursione non poteva esserci esperienza migliore di un'ottima cena con gli amici (al momento non ancora escursionisti ma solo" goderecci"!) al ristorante Il Giacomaccio di Boccioleto, in una piacevole ed intima ambientazione montana. Ciao Beppe! Ciao Elisa!
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