Colle Valdobbia / Ospizio Sottile -2480 mt- (da Ca' di Janzo)
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1) CENNI STORICI.
L'OSPIZIO SOTTILE: presso Colle Valdobbia situato a 2480 metri fù il primo ad essere costruito nelle Alpi, il più alto di tutta la catena montuosa.
Dopo una disgrazia avvenuta nel 1820, NICOLAO SOTTILE, canonico e figlio di emigranti della Val Sermenza decise a sue spese di provvedere ad un luogo di riparo e ricovero. Questo itinerario era frequentato da mercanti, ma sopratutto da emigranti stagionali, che si portavano sui luoghi di lavoro a marzo e tornavano in patria tra novembre e dicembre. L'inclemenza del clima in quei mesi e le valanghe causarono moltissime vittime. Cosi' ANNO 1823 grazie a NICOLAO SOTTILE venne ultimata l'opera di costruzione iniziata nel lontano anno 1787 da Gian Giuseppe Liscotz di Gressoney e il capitano Giovanni Giuseppe Gianoli di Riva Valdobbia che fecero costruire sul colle una semplice stalla e una cappella.
Da allora grazie al suo benefattore, rimanendo legato agli avvenimenti della Valsesia, i viandanti transitarono per il colle con piu'sicurezza. L'Ospizio ospito' anche nei periodi estivi Principi e Regnanti e valicarono il passo anche le truppe francesi Napoleoniche e soldati austriaci in ritirata nel 1800.
La cura dell'Ospizio passo' a Giacomo Clerino, ex soldato napoleonico, per quasi venti anni esercito' il duro compito di custode, poi tragicamente deceduto sotto una valanga nel febbraio 1870. La gente di Riva Valdobbia ha affisso in suo onore una targa commemorativa visibile durante il percorso che recita la seguente frase: "Dopo oltre un secolo, Riva V. non ha dimenticato".
2) RINGRAZIAMENTI.
Doverosi riconoscimenti a dei ragazzi di Riva Valdobbia, attualmente gestori dell'Ospizio, grazie al loro lavoro di recupero iniziato 6 anni fa', un pezzo di storia di queste valli (e non solo) e' stata messa in salvo e l'Ospizio e' tornato funzionale. Ho avuto il piacere di parlare con Francesca che gestisce insieme ad un socio l'attivita', nelle sue parole: tanta volonta', passione e cuore per tutto cio' che hanno fatto e faranno per l'Ospizio, da parte mia solo ammirazione. Quest'oggi ho provato intense emozioni, varcando la soglia di questa antichissima struttura, assaporando valori e tradizioni d'epoca, catapultandomi indietro nel tempo pensando ai sacrifici umani e alle fatiche di chi era costretto a valicare il passo per sopravvivere nella speranza di arrivare a valle indenne.
3) L'ITINERAIO.
Parcheggiata l'auto a Ca'di Janzo 1354 mt, inizia l'escursione seguendo il segnavia numero 1. In un primo momento si cammina percorrendo la strada carrozzabile passando per le varie frazioni e villaggi Walser: Ca' Piacentino 1363 mt, Ca' Morca 1378 mt, Ca' Verno 1397 mt arrivando cosi' a Sant'Antonio 1381 mt frazione dove e' situato il Rifugio Val Vogna. Si prosegue per Peccia 1529 mt, accompagnati dallo scrosciare del torrente Vogna caratterizzato dalle sue verdi acque. Continuiamo attraversando poco piu'avanti il torrente Solivo su un ponte in muratura costruito dai soldati di Napoleone.
Sempre seguendo fedelmente il sentiero numero 1 passeremo per: l'Alpe Montata 1638 e dall'Alpe Larecchio 1900 mt dove é presente un masso con funzioni bivio. A questo punto sono ben visibili le varie destinazioni. L'ambiente circostante é sempre molto affascinante e lo diverrà ancora di piu' una volta arrivati nel vallone finale dove comparirà in lontananza la meta. Sembra ormai fatta ma é solo un'illusione ottica. Ancora un piccolo sforzo ed eccoci arrivati in questo luogo ricco di fascino: Ospizio Sottile presso Colle Valdobbia 2480 mt valico alpino Walser che mette in comunicazione: Gressoney St.-Jean (AO) nella Valle del Lys con Riva Valdobbia (Vc) in Valsesia.
NOTE : Escursione classificabile T2. Prestare attenzione nei punti in cui si dirama il sentiero che é comunque sempre facilmente intuibile e ben segnalato. Il giudizio all'impegno fisico é sicuramente più alto in quanto bisogna considerare 20 km circa di camminata tra andata e ritorno, superando un modesto dislivello di 1126 mt.
L'OSPIZIO SOTTILE: presso Colle Valdobbia situato a 2480 metri fù il primo ad essere costruito nelle Alpi, il più alto di tutta la catena montuosa.
Dopo una disgrazia avvenuta nel 1820, NICOLAO SOTTILE, canonico e figlio di emigranti della Val Sermenza decise a sue spese di provvedere ad un luogo di riparo e ricovero. Questo itinerario era frequentato da mercanti, ma sopratutto da emigranti stagionali, che si portavano sui luoghi di lavoro a marzo e tornavano in patria tra novembre e dicembre. L'inclemenza del clima in quei mesi e le valanghe causarono moltissime vittime. Cosi' ANNO 1823 grazie a NICOLAO SOTTILE venne ultimata l'opera di costruzione iniziata nel lontano anno 1787 da Gian Giuseppe Liscotz di Gressoney e il capitano Giovanni Giuseppe Gianoli di Riva Valdobbia che fecero costruire sul colle una semplice stalla e una cappella.
Da allora grazie al suo benefattore, rimanendo legato agli avvenimenti della Valsesia, i viandanti transitarono per il colle con piu'sicurezza. L'Ospizio ospito' anche nei periodi estivi Principi e Regnanti e valicarono il passo anche le truppe francesi Napoleoniche e soldati austriaci in ritirata nel 1800.
La cura dell'Ospizio passo' a Giacomo Clerino, ex soldato napoleonico, per quasi venti anni esercito' il duro compito di custode, poi tragicamente deceduto sotto una valanga nel febbraio 1870. La gente di Riva Valdobbia ha affisso in suo onore una targa commemorativa visibile durante il percorso che recita la seguente frase: "Dopo oltre un secolo, Riva V. non ha dimenticato".
2) RINGRAZIAMENTI.
Doverosi riconoscimenti a dei ragazzi di Riva Valdobbia, attualmente gestori dell'Ospizio, grazie al loro lavoro di recupero iniziato 6 anni fa', un pezzo di storia di queste valli (e non solo) e' stata messa in salvo e l'Ospizio e' tornato funzionale. Ho avuto il piacere di parlare con Francesca che gestisce insieme ad un socio l'attivita', nelle sue parole: tanta volonta', passione e cuore per tutto cio' che hanno fatto e faranno per l'Ospizio, da parte mia solo ammirazione. Quest'oggi ho provato intense emozioni, varcando la soglia di questa antichissima struttura, assaporando valori e tradizioni d'epoca, catapultandomi indietro nel tempo pensando ai sacrifici umani e alle fatiche di chi era costretto a valicare il passo per sopravvivere nella speranza di arrivare a valle indenne.
3) L'ITINERAIO.
Parcheggiata l'auto a Ca'di Janzo 1354 mt, inizia l'escursione seguendo il segnavia numero 1. In un primo momento si cammina percorrendo la strada carrozzabile passando per le varie frazioni e villaggi Walser: Ca' Piacentino 1363 mt, Ca' Morca 1378 mt, Ca' Verno 1397 mt arrivando cosi' a Sant'Antonio 1381 mt frazione dove e' situato il Rifugio Val Vogna. Si prosegue per Peccia 1529 mt, accompagnati dallo scrosciare del torrente Vogna caratterizzato dalle sue verdi acque. Continuiamo attraversando poco piu'avanti il torrente Solivo su un ponte in muratura costruito dai soldati di Napoleone.
Sempre seguendo fedelmente il sentiero numero 1 passeremo per: l'Alpe Montata 1638 e dall'Alpe Larecchio 1900 mt dove é presente un masso con funzioni bivio. A questo punto sono ben visibili le varie destinazioni. L'ambiente circostante é sempre molto affascinante e lo diverrà ancora di piu' una volta arrivati nel vallone finale dove comparirà in lontananza la meta. Sembra ormai fatta ma é solo un'illusione ottica. Ancora un piccolo sforzo ed eccoci arrivati in questo luogo ricco di fascino: Ospizio Sottile presso Colle Valdobbia 2480 mt valico alpino Walser che mette in comunicazione: Gressoney St.-Jean (AO) nella Valle del Lys con Riva Valdobbia (Vc) in Valsesia.
NOTE : Escursione classificabile T2. Prestare attenzione nei punti in cui si dirama il sentiero che é comunque sempre facilmente intuibile e ben segnalato. Il giudizio all'impegno fisico é sicuramente più alto in quanto bisogna considerare 20 km circa di camminata tra andata e ritorno, superando un modesto dislivello di 1126 mt.
Tourengänger:
GAQA

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