Cima di Janzo, Palone di Janzo e Palancà - Val Vogna


Publiziert von atal , 26. August 2020 um 00:35.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 1 August 2020
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:30
Aufstieg: 1750 m
Abstieg: 1750 m

La cresta che separa il primo tratto della Val Vogna dalla Valle Artogna è un susseguirsi di cime selvatiche e poco frequentate che costituiscono un ottimo punto di osservazione sul Corno Bianco, da qui più appuntito che mai, e sullo splendido versante SE del Monte Rosa, una visione a cui mi ero sottratto da diversi anni e che sorprende ogni volta come se fosse la prima.

Il percorso
Parto da Riva Valdobbia e imbocco il sentiero segnalato (N° 208) per la Bocchetta d'Ea. Fino all'alpe Laghetto Stella il percorso è ottimamente mantenuto, grazie anche al contributo determinante dei proprietari della baita. Qui si incontrano cavalli al pascolo e non greggi custodite dai temuti maremmani, la cui presenza sembra essere giustificata dal ritorno del lupo tra queste montagne.
Dopo l'alpe Laghetto Stella, il sentiero si fa sempre più incerto ma i segnavia indirizzano nella giusta direzione.

La Bocchetta d'Ea, che è spostata a sud rispetto alla massima depressione delle cresta tra la Cima di Janzo e la Cima di Alzarella, si raggiunge al termine di un panoramico traverso, su una traccia sottile, da Ovest a Est. Fino qui circa 2:30.

Giunti sulla cresta il panorama si apre sulla lunga e isolata Valle Artogna, che il Ravelli definì "caucasica". 

Qui finisce la parte segnalata dell'escursione.

Salgo senza difficoltà il primo tratto di cresta, erboso e ampio, e raggiungo la Cima di Janzo, segnalata da un piccolo ometto. Seguono diversi saliscendi della cresta, via via più impegnativi o divertenti (a seconda dei punti di vista...), fino ad un tratto in cui il filo è caratterizzato da una serie di denti di roccia marcia, che aggiro sul versante di Artogna. Traverso così senza perdere quota all'intaglio che precede il Palone di Janzo.

La morfologia della montagna si ripete: si sale facilmente sul filo erboso, fino alla larga cima del Palone di Janzo poi, nel puntare verso la prossima cima, il filo di cresta si fa roccioso e instabile e opto per un altro aggiramento, sempre sul lato Artogna. Arrivo così alla Bocchetta di Costa Fiorita.

Salgo verso il Palancà sul filo, fino a dove questo è in prevalenza erboso fino ad arrivare poco sotto un'anticima. Traverso sul versante di Artogna, su terreno misto di erba e rocce, ripido ed esposto, seguendo un'esile traccia di animali che sfrutta delle piccole cenge. Poco prima di trovarmi sulla verticale della cima, cambio direzione salendo una rampa erbosa che punta a Nord e raggiunge la cresta, poco prima del salto finale, che si sale facilmente su rocce con numerosi appoggi (I).

Sono così arrivato in cima al Monte Palancà.
   
Non ho nemmeno il tempo di capire dove sono che inizia a piovere e sono costretto a pensare molto rapidamente ad una via di fuga. Un pendio erboso, ripido ma facile scende sul lato della Val Vogna. Alla base del pendio si intuisce la presenza di un salto ma poggiando a sinistra sembra che il versante si raccordi al vallone sottostante, quello che porta alla Bocchetta del Fornale. Scendo quindi in diagonale verso Sud per approdare ad una pietraia. Senza difficoltà raggiungo il sentiero segnalato che mi porta all'Alpe Fornale e quindi l'Alpe Bosa, dove la pioggia si fa acquazzone. Mi riparo per qualche minuto nel riquadro di una porta (chiusa...) e, quando il peggio è passato, riprendo la discesa su un buon sentiero fino al ponte di legno nei pressi di Peccia.

Fin qui poco più di 8 ore.

Mi aspetta ancora una vasaloppet su strada per ritornare a Riva Valdobbia, dove si chiude questo interessante anello (circa 1:15).

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


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ChristianR hat gesagt:
Gesendet am 26. August 2020 um 08:53
Molto bella la cresta aerea così tipica dell'alta Valsesia. Con il vantaggio, a questa quota, di non essere disturbati dalla vegetazione. Per fortuna alla fine è arrivata la pioggia. Forse grazie all'azione di San Michele Arcangelo, chissà?

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. August 2020 um 20:18
Meno male che in Valsesia la pioggia non manca mai! Eppure una volta in Gavala andavano all Ör Colin a pregare perche piovesse..

ChristianR hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. August 2020 um 20:58
Sì, lo ricordo bene, era durante l'anno ... (niente).

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. August 2020 um 21:40
:-)))

emanuele80 hat gesagt:
Gesendet am 26. August 2020 um 09:51
Magnifica, Andrea! Questa te la copierò :)

Ciao,
Emanuele

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. August 2020 um 20:21
In fondo anch'io ho copiato...d'altra parte è così che si tramanda la civiltà ;-)

Ciao,
Andrea

Menek hat gesagt:
Gesendet am 26. August 2020 um 16:22
bella traversata di cresta...
Menek

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. August 2020 um 21:39
Top notch, come ha detto un mio amico che è stato all'estero...
A


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