Monte Cazzola m. 2330 - una delle perle dell'Alpe Devero
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Facile gita sui pascoli del “grande ovest” di Devero, ma gratificante per il panorama immenso che si apre risalendo la Val Buscagna fino all’ampia vetta erbosa del Monte Cazzola.
Il cielo azzurro e la corona delle guglie rocciose fanno da sfondo ad una scenografia splendida da gustare senza premura tra silenzi, praterie e spazi immensi. Con il minimo impegno fisico si attraversa uno dei luoghi più belli di questa valle.
Accompagnato dai miei figli, Matteo ed Emanuele, sono salito da Piedemonte verso la Val Buscagna.
Attraversato il ponticello in legno abbiamo deviato per il lago Nero e la valletta che porta all’alpe Curt du Vel. Con lunga diagonale si aggira il versante nord del M. Cazzola. Lasciato il sentiero che prosegue fino alla Scatta d’Orogna, siamo saliti a sinistra con percorso libero fino al filo di cresta e deviando ancora a sinistra fino all’ultimo ripido pendio che porta alla vetta.
La discesa su terreno aperto è guidata da numerosi ometti che aiutano ad aggirare le fenditure che si aprono sul versante nord. In prossimità dell’arrivo della seggiovia si deve tenere decisamente la sinistra ritrovando il sentiero che porta all’Alpe Misanco e poi alla piana dell’Alpe Devero.
Il cielo azzurro e la corona delle guglie rocciose fanno da sfondo ad una scenografia splendida da gustare senza premura tra silenzi, praterie e spazi immensi. Con il minimo impegno fisico si attraversa uno dei luoghi più belli di questa valle.
Accompagnato dai miei figli, Matteo ed Emanuele, sono salito da Piedemonte verso la Val Buscagna.
Attraversato il ponticello in legno abbiamo deviato per il lago Nero e la valletta che porta all’alpe Curt du Vel. Con lunga diagonale si aggira il versante nord del M. Cazzola. Lasciato il sentiero che prosegue fino alla Scatta d’Orogna, siamo saliti a sinistra con percorso libero fino al filo di cresta e deviando ancora a sinistra fino all’ultimo ripido pendio che porta alla vetta.
La discesa su terreno aperto è guidata da numerosi ometti che aiutano ad aggirare le fenditure che si aprono sul versante nord. In prossimità dell’arrivo della seggiovia si deve tenere decisamente la sinistra ritrovando il sentiero che porta all’Alpe Misanco e poi alla piana dell’Alpe Devero.
Tourengänger:
Giuliano54

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