Poncione di Tremorgio (2669 m)
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Escursione nell’Alta Leventina: partenza da Rodi (frazione di Prato Leventina) con la teleferica fino alla Capanna Tremorgio (1851 m) e da qui al Poncione di Tremorgio (2669 m).
Inizio dell’escursione: ore 7:45
Fine dell’escursione: ore 13:10
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1016 hPa
Temperatura alla partenza dalla Capanna Tremorgio: 15°C
Temperatura alla fine a Rodi: 26°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 4300 m
Velocità media del vento: 10 km/h
Sorgere del sole: 5.55
Tramonto del sole: 21.07
Il termine “Poncione” potrebbe sembrare riduttivo rispetto al più classico e autorevole “Pizzo”. Non sempre è così! Cito ad esempio il Pizzo di Nara e il Poncione di Nara: il primo è sicuramente meno impegnativo del secondo, per giunta si trova a una quota inferiore.
In ogni caso, la “punta” che desidero raggiungere, già visibile dal rifugio, sembra veramente molto lontana.
La ricchissima varietà di fiori che caratterizza i dintorni della Capanna Tremorgio fino a metà luglio è ora notevolmente diminuita. Dopo la pausa caffè mi avvio lungo il sentiero che sale a sud del Lago Tremorgio, oggi di un azzurro stupendo. Il fondo del sentiero è stato allargato, anche nel tratto più esposto, sul ripido versante settentrionale della Cima di Filo. In circa mezz’ora raggiungo il ponticello sul Riale di Tremorgio (2080 m), sulla bellissima piana alluvionale che ospita la Cascina di Campolungo (2086 m), un corte dell’Alpe Cadonigo. Attualmente non ci sono mucche; di solito viene caricato per 25 giorni in agosto.
Grazie alla vena di dolomia e alla conseguente ricchezza floreale, le 83 mucche producono un latte aromatico che permette ai casari di ricavare ogni giorno circa 14 forme di un formaggio particolarmente apprezzato. La presenza nel pascolo della foraggera Ligusticum mutellina, contenente i composti organici detti “terpeni”, conferisce al latte e poi al formaggio, un profumo discreto e gradevole, una pasta morbida e cremosa e un gusto saporito e succulento che si accentua con la stagionatura. Purtroppo non è possibile acquistare questo formaggio direttamente all’alpe.
Continuo con un buon passo fino alla quota di 2195 m, quindi commetto l’errore di valutazione già fatto l’anno scorso. Mi lascio lusingare dalla bella cresta che a nord separa l’alpeggio dal sottostante bacino del Lago Tremorgio: abbandono così il sentiero e taglio dritto per raggiungere questo crinale. Morale della favola, il filo di cresta non è percorribile per tutta la sua lunghezza, quindi lo devo lasciare camminando sul suo ripido fianco meridionale, faticando molto di più che non lungo il sentiero marcato in bianco/blu.
A quota 2370 m riprendo il percorso segnalato; valico la selletta (2381 m) e mi porto sulla traversa che precede la selvaggia “Valle dei Cani” un tempo chiamata “Val di Chiei”. Si tratta di una serie di vallette, con ancora qualche chiazza di neve, che conducono alla bocchetta di quota 2537 m, situata tra il Pizzo della Sassada ed il Poncione di Tremorgio.

Dopo due ore di cammino arrivo a questo valico alpinistico. Sarei tentato di provare a raggiungere il Pizzo della Sassada (2710 m), T4+, una cima rocciosa caratterizzata da una quantità incredibile di macigni e sassaie. I nuvoloni sempre più densi e minacciosi che si formano alle sue spalle mi inducono, prudentemente, a rinunciare e a dirigermi verso il più tranquillo Poncione di Tremorgio, che già conosco. Tenterò eventualmente il Pizzo della Sassada con le pelli di foca, quando la neve avrà colmato le buche tra i macigni.
Piego a destra, verso nord, lungo la cresta SW del Poncione, seguendo tracce di sentiero e omini di pietre. A dieci minuti dalla Valle dei Cani comincia a piovere: visto la prolungata siccità, confesso che sento volentieri le gocce di pioggia sulle braccia nude. L’anno scorso, era il 10 luglio, qui nevischiava.
Dopo 2:30 h di cammino posso affermare: Poncione di Tremorgio (2669 m) geschafft!
Mi fermo giusto il tempo per indossare la mantellina, quindi riprendo la via del ritorno con molta tranquillità, visto che le rocce sono diventate sdrucciolevoli e che non c’è minaccia di temporale.
Gita nella suggestiva regione del Passo Campolungo, fino al Poncione di Tremorgio, lungo la selvaggia Valle dei Cani.
Tempo di salita: 2:30 h
Tempo totale: 6 h 40 min
Tempi parziali
Capanna Tremorgio (1851 m) – Cascina di Campolungo (2086 m) – Valle dei Cani (2537 m): 2:00 h
Valle dei Cani (2537 m) – Poncione di Tremorgio (2669 m): 30 min
Poncione di Tremorgio (2669 m) – Capanna Tremorgio (1848 m): 2 h 50 min
Dislivello in salita: 838
Sviluppo complessivo: 11,6 km
Difficoltà: T3
Coordinate Poncione di Tremorgio: 696'895 / 148'770
Copertura della rete cellulare: buona
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