Il Pizzo Uccello in buona compagnia
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Per questa escursione ho tradito, molto a malincuore, le Ferrovie Federali. Il fine settimana successivo avrei raggiunto l'Alsazia con la mia compagna e quindi, in occasione dell'escursione che sto per raccontarvi, ho acquistato la vignetta con una settimana di anticipo e a Chiasso ho tirato dritto fino al parcheggio dell'ostello, appena usciti dall'autostrada a San Bernardino.
Sono arrivato a San Bernardino senza avere una meta precisa, varie ipotesi frullavano nella mia testolina, ed una volta uscito dall'auto ed aver scrutato il panorama a 360°, alla fine decido di imboccare il sentiero che conduce alla Val Vignun, con l'intenzione di attraversare tutta la vallata e di scendere a Nufenen. Arrivato però alla Cassina de Vignun, vedo che c'è gente che punta verso il Piz Uccello e, dato che il mio modesto Palmarès è piuttosto carente in fatto di vette, decido anch'io di puntare più in alto confortato dalla presenza di altri escursionisti.
Questo mese di Luglio 2015 ha davvero trasformato la mia cara Milano in una fornace, e appena il gioco si fa duro e le pendenze cominciano a farsi sentire, comincio a rendermi conto di quanto abbia perso in fatto di forma fisica, nelle ultime settimane passate praticamente nell'inattività. Vari escursionisti mi sorpassano durante la salita, ma tra di noi si fraternizza e ci si da appuntamento in vetta, ed alla fine ci si ritrova tutti in cima a questo spuntone roccioso, io con le mie modeste provviste, i miei compagni di salita con gli zaini pieni di cibarie e di birra. Si fraternizza, si parla delle splendide montagne di questo angolo di Grigioni che noi tutti amiamo, trovo l'opportunità di scambiare anche qualche parola in polacco con Alfredo, la cui mamma veniva dalla terra della mia ex-compagna, e con lui di rinnovare la mia passione per quelle terre che chissà quando rivedrò.
Ripenso alle parole dello scrittore Mauro Corona, quando afferma che sopra i 2000 metri di quota, il livello intellettivo delle persone che si incontrano aumenta a dismisura e non posso far altro che dargli ragione. Chissà se ci ritroveremo ancora su qualche altro sentiero, in Svizzera o anche nella nostra Lombardia. E non posso non fare a meno di ripensare alle parole di Alfredo, il Polacco: "Mapuche, in montagna non si va mai da soli". Come vi invidio, io non ho nessuno con cui condividere questa mia passione e, soprattutto, la fatica.
Sono arrivato a San Bernardino senza avere una meta precisa, varie ipotesi frullavano nella mia testolina, ed una volta uscito dall'auto ed aver scrutato il panorama a 360°, alla fine decido di imboccare il sentiero che conduce alla Val Vignun, con l'intenzione di attraversare tutta la vallata e di scendere a Nufenen. Arrivato però alla Cassina de Vignun, vedo che c'è gente che punta verso il Piz Uccello e, dato che il mio modesto Palmarès è piuttosto carente in fatto di vette, decido anch'io di puntare più in alto confortato dalla presenza di altri escursionisti.
Questo mese di Luglio 2015 ha davvero trasformato la mia cara Milano in una fornace, e appena il gioco si fa duro e le pendenze cominciano a farsi sentire, comincio a rendermi conto di quanto abbia perso in fatto di forma fisica, nelle ultime settimane passate praticamente nell'inattività. Vari escursionisti mi sorpassano durante la salita, ma tra di noi si fraternizza e ci si da appuntamento in vetta, ed alla fine ci si ritrova tutti in cima a questo spuntone roccioso, io con le mie modeste provviste, i miei compagni di salita con gli zaini pieni di cibarie e di birra. Si fraternizza, si parla delle splendide montagne di questo angolo di Grigioni che noi tutti amiamo, trovo l'opportunità di scambiare anche qualche parola in polacco con Alfredo, la cui mamma veniva dalla terra della mia ex-compagna, e con lui di rinnovare la mia passione per quelle terre che chissà quando rivedrò.
Ripenso alle parole dello scrittore Mauro Corona, quando afferma che sopra i 2000 metri di quota, il livello intellettivo delle persone che si incontrano aumenta a dismisura e non posso far altro che dargli ragione. Chissà se ci ritroveremo ancora su qualche altro sentiero, in Svizzera o anche nella nostra Lombardia. E non posso non fare a meno di ripensare alle parole di Alfredo, il Polacco: "Mapuche, in montagna non si va mai da soli". Come vi invidio, io non ho nessuno con cui condividere questa mia passione e, soprattutto, la fatica.
Tourengänger:
Mapuche

Communities: Hikr in italiano, Alleingänge/Solo
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Kommentare (7)