A piece of Via Altissima Leventina: from Bassa di Sou to Bocchetta dell' Era
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Visto che ora ho facile accesso alla zona del Lucomagno, mi son proposto di esplorare la cresta principale tra Leventina e Blenio, tempo permettendo, pezzo per pezzo se necessario.
Itinerario
Parto da Ai Pini alle 10.00 (tardi, lo so..), salgo a Campo Solario dal sentiero estivo e continuo su tra un mare di rododendri e molti altri fiori colorati fino a Gana Bubaira (T2). Li lascio il sentiero, e attraversata la piana, salgo su pendii erbosi in direzione WSW lasciandomi la gola del Ri di Lareccio alla mia dx, contornando l' impressionante parete N del Pare' de Scut. Giro a S appena posso seguendo il versante W del Pare di Scut. Attraverso qualche nevaio residuo, ganne pietrose e prati e raggiungo cosi' la sassosa cresta principale ca. 100m sopra la bassa di Söu (2h).
Dopo una breve pausa riprendo la via e, seguendo la cresta o appena a sx sul versante N passo le quote 2545 m e 2585 m per ganne e grossi macigni. Continuo immediatamente e scendendo su pietrame lungo la cresta, mi trovo al Passo Predelp. Dopo il passo il percorso s' impenna notevolmente (complessivamente >35 gradi), ma si tratta piu' di una dorsale erbosa/pietrosa che di una cresta vera e propria. La si risale facilmente rimanendo sul filo o appena alla sua sinistra su tracce di sentiero e marcato da qualche ometto di pietra. In breve raggiungo il Pizzo Predelp con grosso uomo di vetta (T3-T4, a seconda del percorso scelto, 1.5h).
Ora iniziano le difficolta' sulla cresta rocciosa ed esposta fino alla Bocchetta d' Era. Su roccia non sempre stabile ci si trova ad arrampicare o a camminare con frequente uso delle mani sul filo della cresta, a tratti esposta. Alcune torri si aggirano a sx sul versante della Val di Santa Maria (T4) su terreno ripido e franoso. Fino a q. 2595m T5, I, poi T5 II, con maggior esposizione. Aggiro una grossa torre sulla sx, poi ritorno sul filo (sul filo III, T6).
Nel frattempo mi accorgo che grossi nuvoloni grigi incominciano ad apparire e vista l' ora gia' tarda decido di lasciar perdere il Pizzo e bocchetta d' Era e di scendere. Quindi poco prima della bocchetta, abbandono la cresta e scendo su ripidi pendii e per un canale detritico ed erboso fino a raggiungere l estesa ganna ai piedi della bocchetta (T4+). Sfruttando dove posso alcuni nevai e per ganne passando a sx (W) da Toroi di Sopra e Toroi di Sotto, perdo rapidamente quota. Mi sposto leggermente a sx (W) per superare su di un sentierino tra i rododendri l' ultimo gradino ripido del pendio, arrivando 200m a W di q. 1919m.
Sentendomi ormai piu' tranquillo in terreno quasi pianeggiante mi dimentico di guardare la cartina e invece di proseguire a E per prendere il sentiero proseguo a N entrando nel bosco rado. Mi trovo cosi nella giungla di Laraset a quota 1950m e, perdendo moltissimo tempo su terreno infimo nel bosco con erba fino all' anca scendo 200m di quota per raggiungere Stabbio Vecchio, che raggiungo proprio quando si scatena un forte temporale. Mi rintano sotto un pino fino a quando passa e poi, ora su strada forestale, passando da q. 1689m, raggiungo Pian Segno. Da li riprendo il sentiero per Acquacalda e risalgo gli ultimi 150m di dislivello fino Ai Pini, il mio punto di partenza.
Proprio una bella esplorazione in zone un po' impervie. Ovviamente vale la pena partire presto, e idealmente essere in due, cossicche' anche le brevi difficolta' si possano fare in maggior sicurezza.
Itinerario
Parto da Ai Pini alle 10.00 (tardi, lo so..), salgo a Campo Solario dal sentiero estivo e continuo su tra un mare di rododendri e molti altri fiori colorati fino a Gana Bubaira (T2). Li lascio il sentiero, e attraversata la piana, salgo su pendii erbosi in direzione WSW lasciandomi la gola del Ri di Lareccio alla mia dx, contornando l' impressionante parete N del Pare' de Scut. Giro a S appena posso seguendo il versante W del Pare di Scut. Attraverso qualche nevaio residuo, ganne pietrose e prati e raggiungo cosi' la sassosa cresta principale ca. 100m sopra la bassa di Söu (2h).
Dopo una breve pausa riprendo la via e, seguendo la cresta o appena a sx sul versante N passo le quote 2545 m e 2585 m per ganne e grossi macigni. Continuo immediatamente e scendendo su pietrame lungo la cresta, mi trovo al Passo Predelp. Dopo il passo il percorso s' impenna notevolmente (complessivamente >35 gradi), ma si tratta piu' di una dorsale erbosa/pietrosa che di una cresta vera e propria. La si risale facilmente rimanendo sul filo o appena alla sua sinistra su tracce di sentiero e marcato da qualche ometto di pietra. In breve raggiungo il Pizzo Predelp con grosso uomo di vetta (T3-T4, a seconda del percorso scelto, 1.5h).
Ora iniziano le difficolta' sulla cresta rocciosa ed esposta fino alla Bocchetta d' Era. Su roccia non sempre stabile ci si trova ad arrampicare o a camminare con frequente uso delle mani sul filo della cresta, a tratti esposta. Alcune torri si aggirano a sx sul versante della Val di Santa Maria (T4) su terreno ripido e franoso. Fino a q. 2595m T5, I, poi T5 II, con maggior esposizione. Aggiro una grossa torre sulla sx, poi ritorno sul filo (sul filo III, T6).
Nel frattempo mi accorgo che grossi nuvoloni grigi incominciano ad apparire e vista l' ora gia' tarda decido di lasciar perdere il Pizzo e bocchetta d' Era e di scendere. Quindi poco prima della bocchetta, abbandono la cresta e scendo su ripidi pendii e per un canale detritico ed erboso fino a raggiungere l estesa ganna ai piedi della bocchetta (T4+). Sfruttando dove posso alcuni nevai e per ganne passando a sx (W) da Toroi di Sopra e Toroi di Sotto, perdo rapidamente quota. Mi sposto leggermente a sx (W) per superare su di un sentierino tra i rododendri l' ultimo gradino ripido del pendio, arrivando 200m a W di q. 1919m.
Sentendomi ormai piu' tranquillo in terreno quasi pianeggiante mi dimentico di guardare la cartina e invece di proseguire a E per prendere il sentiero proseguo a N entrando nel bosco rado. Mi trovo cosi nella giungla di Laraset a quota 1950m e, perdendo moltissimo tempo su terreno infimo nel bosco con erba fino all' anca scendo 200m di quota per raggiungere Stabbio Vecchio, che raggiungo proprio quando si scatena un forte temporale. Mi rintano sotto un pino fino a quando passa e poi, ora su strada forestale, passando da q. 1689m, raggiungo Pian Segno. Da li riprendo il sentiero per Acquacalda e risalgo gli ultimi 150m di dislivello fino Ai Pini, il mio punto di partenza.
Proprio una bella esplorazione in zone un po' impervie. Ovviamente vale la pena partire presto, e idealmente essere in due, cossicche' anche le brevi difficolta' si possano fare in maggior sicurezza.
Tourengänger:
MicheleK
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