Pizzo Predèlp W (2585 m)
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Ho salito il Pizzo Predèlp Occidentale più volte, sia in estate, su terreno, sia nelle altre stagioni con gli sci; oggi per la prima volta l’ho raggiunto con le racchette da neve.
Inizio dell’escursione: ore 8:15
Fine dell’escursione: ore 13:45
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1024 hPa
Temperatura alla partenza da Casaccia: 3,5°C
Temperatura al rientro a Casaccia 4,5°C
Isoterma di 0°C alle 9:00: 2900 m
Velocità media del vento: 15 km/h
Sorgere del sole: 7:59
Tramonto del sole: 16:37
Conosco il percorso per il Pizzo Predèlp come le mie tasche; apparentemente non mi infervoro più descrivendo le meraviglie paesaggistiche del Lucomagno, a cominciare dalla piana dell’Alpe Casaccia e dalla conca del Lago dei Canali, con l’icona del Pizzo Campanitt. In realtà la visione di questi paesaggi mi entusiasma sempre come se li vedessi per la prima volta. Nella zona vicino al ponticello sul Brenno sembra di essere nel Parco di Yellowstone: ci si aspetta che tra un cembro e l’altro appaia all’improvviso un bisonte o un wapiti.
Il toponimo Lucomagno, Lucus Magnus, bosco grande o locus magnus, luogo spazioso, grande, rivela la presenza dei Romani. La conquista delle valli superiori, ora ticinesi, fu compiuta nell’anno 15 a.C. sotto Augusto. Coloni e soldati veterani erano stati condotti a Como già nell’89 a.C. da Giulio Cesare, al quale è dovuto il maggior contributo alla romanizzazione dell’intero territorio. I Romani portarono nell’Elvezia le loro leggi, le loro opere civili e le loro istituzioni di generale utilità. In Ticino i Romani portarono la vite.
Benché il cielo non sia terso, le condizioni meteo sono accettabili, nonostante il vento da nord, che nei luoghi esposti è particolarmente fastidioso.
A Campo Solario (1848 m) comincia la copertura nevosa, anche se non continua. La neve compatta mi permette una morbida progressione, senza la necessità di calzare le racchette. È una salita comodissima, che mi sembra meno faticosa rispetto a quando c’è il terreno nudo.
Il pluricentenario larice di Rondadöira è sempre lì; il suo tronco misurerà 400 cm a petto d’uomo. Se una betulla arriva solo faticosamente al centesimo anno d’età, un castagno, un tiglio, un larice possono vivere più di mille anni, cosa che, se ci si riferisce alla cronologia umana, colloca la loro data di nascita all’epoca carolingia.
Questi alberi centenari sono dei monumenti della natura, tanto importanti quanto quelli creati dall’uomo e costituiscono un patrimonio di inestimabile valore, da conoscere, tutelare e omaggiare.
In poco più di un’ora e un quarto pervengo alla piana del Lago dei Canali (2180 m). Qui la neve è abbondante. Cammino sui bordi del Ri di Brönich fino ad un punto di facile guado, quindi punto alla valletta che mi permette di risalire il primo gradino di 300 m. Al suo imbocco decido di calzare le racchette; il rampone delle ciaspole mi dà più sicurezza nei tratti ripidi, a cominciare dall’ingresso nella valletta stessa. Il secondo gradino, anche se di soli 100 m di dislivello, è più impegnativo, gli attribuisco una difficoltà WT3. Raggiunto l’ultimo altopiano, rimangono circa 700 m lineari, poco più che pianeggianti e al riparo dal vento, per arrivare alla Bassa di Söu (2445 m). Alla destra, si sale verso Le Pipe; oggi sarebbe impossibile con gli sci ai piedi. Come previsto, svolto a sinistra, verso est, su un terreno perfettamente innevato, che in mezz’ora circa dalla Bassa, mi permette di raggiungere la meta odierna: Pizzo Predèlp W (2586 m) geschafft!

Pizzo Predèlp W (2586 m)
Soffia un freddo vento teso, che mi induce a fermarmi solo per il tempo necessario a documentare con alcune foto la cima raggiunta.
Più in basso, mi cerco un posto riparato dal vento per reintegrare i liquidi persi e per sbocconcellare una barretta energetica, tanto per colmare il vuoto allo stomaco.
Sulla via del ritorno, ho la fortuna di godere anche di qualche raggio di sole, che mi allieta la discesa e mi permette di scattare delle foto interessanti.
Il Pizzo Predèlp Occidentale, traducibile in “Pizzo dei prati d’alpe”, è anche chiamato Paré di Scut, cima sud. È una panoramica cima, a cavallo tra la Valle di Blenio e la Valle Leventina, molto ambita in inverno, sia dai ciaspolatori sia dagli sci escursionisti.
Tempo di salita: 2 h 50 min
Tempo totale: 5 h 30 min
Tempi parziali:
Casaccia – Lago dei Canali: 1 h 17 min
Lago dei Canali – Bassa di Söu: 1 h
Bassa di Söu – Pizzo Predèlp W: 33 min
Dislivello in salita: 857 m
Sviluppo complessivo: 13,6 km
Difficoltà: WT3
SLF: 1
Coordinate Pizzo Predèlp W: 703′516/153′004
Copertura della rete cellulare: buona
Libro di vetta: no
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