Mattinata foody sotto la Est Monte Rosa
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Ore 7.45: american breakfast al Bivacco Belloni con panino, crostata e cereali.
Ore 11.00: happy hour apero al lago delle Locce con acqua fresca e barrette.
Ore 13.00: lunch ossolano all'agriturismo dell'alpe Burky con polenta pasticciata.
Con ordine:
- Partenza alle 4.15 dall'hotel Nuovo Pecetto alla luce della frontale, caldo boia.
- Stradina dalla stazione di base della seggiovia sino al secondo attraversamento sull'Anza che evito per andare a destra e risalire il sentiero naturalistico che procede in un rado bosco con pendenze significative e tratti esposti protetti.
- Bivio segnalato con a sinistra via per bivacco Hinderbalmo e Faderhorn che evito per prendere a destra verso alpe Roffenstaffel. Prime visioni sulla Est che si sveglia mentre la luna scende dietro di lei.
- Bivio segnalato per capanna Sella che (a malincuore) tralascio per andare all'alpe Fillar. Prima, l'attraversamento di una lingua di ghiaccio mi fa perdere le tracce e perdo mezz'ora per ritrovarle. Dopo il ghiaccio rimanere bassi e percorrere il valloncello intasato dalla vegetazione (bolli).
- Dopo la Fillar, su traccia copiosamente segnalata, guado malefico e risalita di un vallone mantenendomi alla destra del torrente. All'uscita del vallone, a destra è ben visibile il bivacco che raggiungo risalendo un ultimo pendio che, nella parte finale, si fa roccioso.
- Bivacco in buono stato forse perché poco frequentato. Viste sulla Est mozzafiato, la Margherita, complice la giornata nitidissima, è visibile.
- Discesa dal bivacco per la stessa via sino alla Fillar, altro guado malefico su torrente stra impetuoso quindi direzione Belvedere, discesa ed attraversamento del ghiacciaio su pietre instabili facilitato da paline che indicano la via più agevole e sicura.
- Ritorno, in breve sul ghiacciaio, nuovo attraversamento e prosecuzione sul versante opposto con facile traccia sino allo Zamboni, all'alpe Pedriola.
- Prosecuzione nella valle dietro il rifugio, scenario magnifico, tutto verde e fiori. Cammino sul sentiero "Linda Pace" e, dopo una salita molto faticosa, attraverso un piccolo fornale e arrivo ad ammirare il lago delle Locce, uno dei posti più belli che mi è capitanato di vedere sulle montagne. Il canalone Marinelli scarica che è un piacere ed ogni volta mi prende un brivido. Mi fermo a godere lo spettacolo consumando il suddetto aperitivo.
- Costeggio parzialmente il lago e scendo per altra via segnalata che presenta due passi molto scabrosi su terreno cedevolissimo ed paurosamente esposto. Al ritorno al Zamboni scoprirò che tale via è vietata da un'ordinanza del comune di Macugnaga, probabilmente a causa del passaggio famigerato.
- Dallo Zamboni, affollatissimo di ogni genere umano, per la via dell'andata torno al Belvedere, quindi su sentiero segnalato ed agevole, scendo al rifugio CAI Saronno prima e all'alpe Burky poi. A pochi passi dalla stazione intermedia della seggiovia c'è l'agriturismo dove trovo mia moglie con amici. Dopo i riti da reunion, mettiamo le gambe sotto il tavolo e la testa sotto un sole tropicale e mangiamo l'ottima polenta pasticciata con ragout di manzo e formaggi fusi.
Tempi comprensivi di un'ora di pause e mezz'ora di sbagli.
Dislivello relativo ai saliscendi, minore nel caso della discesa perché la gita è sostanzialmente terminata al Burky.
Sviluppo. 15 km circa; SE; 30 km circa.
Ore 11.00: happy hour apero al lago delle Locce con acqua fresca e barrette.
Ore 13.00: lunch ossolano all'agriturismo dell'alpe Burky con polenta pasticciata.
Con ordine:
- Partenza alle 4.15 dall'hotel Nuovo Pecetto alla luce della frontale, caldo boia.
- Stradina dalla stazione di base della seggiovia sino al secondo attraversamento sull'Anza che evito per andare a destra e risalire il sentiero naturalistico che procede in un rado bosco con pendenze significative e tratti esposti protetti.
- Bivio segnalato con a sinistra via per bivacco Hinderbalmo e Faderhorn che evito per prendere a destra verso alpe Roffenstaffel. Prime visioni sulla Est che si sveglia mentre la luna scende dietro di lei.
- Bivio segnalato per capanna Sella che (a malincuore) tralascio per andare all'alpe Fillar. Prima, l'attraversamento di una lingua di ghiaccio mi fa perdere le tracce e perdo mezz'ora per ritrovarle. Dopo il ghiaccio rimanere bassi e percorrere il valloncello intasato dalla vegetazione (bolli).
- Dopo la Fillar, su traccia copiosamente segnalata, guado malefico e risalita di un vallone mantenendomi alla destra del torrente. All'uscita del vallone, a destra è ben visibile il bivacco che raggiungo risalendo un ultimo pendio che, nella parte finale, si fa roccioso.
- Bivacco in buono stato forse perché poco frequentato. Viste sulla Est mozzafiato, la Margherita, complice la giornata nitidissima, è visibile.
- Discesa dal bivacco per la stessa via sino alla Fillar, altro guado malefico su torrente stra impetuoso quindi direzione Belvedere, discesa ed attraversamento del ghiacciaio su pietre instabili facilitato da paline che indicano la via più agevole e sicura.
- Ritorno, in breve sul ghiacciaio, nuovo attraversamento e prosecuzione sul versante opposto con facile traccia sino allo Zamboni, all'alpe Pedriola.
- Prosecuzione nella valle dietro il rifugio, scenario magnifico, tutto verde e fiori. Cammino sul sentiero "Linda Pace" e, dopo una salita molto faticosa, attraverso un piccolo fornale e arrivo ad ammirare il lago delle Locce, uno dei posti più belli che mi è capitanato di vedere sulle montagne. Il canalone Marinelli scarica che è un piacere ed ogni volta mi prende un brivido. Mi fermo a godere lo spettacolo consumando il suddetto aperitivo.
- Costeggio parzialmente il lago e scendo per altra via segnalata che presenta due passi molto scabrosi su terreno cedevolissimo ed paurosamente esposto. Al ritorno al Zamboni scoprirò che tale via è vietata da un'ordinanza del comune di Macugnaga, probabilmente a causa del passaggio famigerato.
- Dallo Zamboni, affollatissimo di ogni genere umano, per la via dell'andata torno al Belvedere, quindi su sentiero segnalato ed agevole, scendo al rifugio CAI Saronno prima e all'alpe Burky poi. A pochi passi dalla stazione intermedia della seggiovia c'è l'agriturismo dove trovo mia moglie con amici. Dopo i riti da reunion, mettiamo le gambe sotto il tavolo e la testa sotto un sole tropicale e mangiamo l'ottima polenta pasticciata con ragout di manzo e formaggi fusi.
Tempi comprensivi di un'ora di pause e mezz'ora di sbagli.
Dislivello relativo ai saliscendi, minore nel caso della discesa perché la gita è sostanzialmente terminata al Burky.
Sviluppo. 15 km circa; SE; 30 km circa.
Tourengänger:
rochi

Communities: Hikr in italiano
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