Monte Casella di Dentro / Innergsell (2065 m) - anello da Sesto

Quest'anno vacanza a San Candido anticipata a giugno per festeggiare qui il primo compleanno di Mattia.
Lasciata da parte ogni ambizione di grandi giri, anche a causa del tempo ballerino, mi concedo comunque una mezza mattinata di libertà.

Inizio a camminare alle 6.35 dal parcheggio poco oltre la chiesa di Sesto.
Torno indietro di un centinaio di metri e, attraversato un ponte sul torrente, trovo le paline con la mia meta.
Salgo tra meravigliosi prati in fiore, su stradina dapprima asfaltata quindi sterrata. In questo primo tratto seguo il segnavia n°12, che indica il sentiero per l'altro Monte Casella (di Fuori).
Entrato nel bosco, nel punto in cui lo sterrato compie una curva a destra, si stacca a sinistra (ben indicato da paline segnavia) il sentiero n°16, che conduce diretto alla mia meta.
La traccia si fa ora stretta e risale a tornanti il ripidissimo versante boscoso, senza dare un attimo di tregua.
Poco oltre i 1600 m di quota si attraversa uno sterratone, quindi il sentiero riprende l'ascesa nel bosco.
Più avanti confluisco nuovamente su un ampio sentierone, che seguo per qualche minuto finchè a destra non si stacca nuovamente (ben indicata dalle paline), la traccia che conduce alla vetta.
L'ambiente finalmente si apre, sono ormai a quasi 1900 m di quota, e la fitta abetaia lascia spazio ad ampi pascoli e bei lariceti.
In questo tratto faccio i miei primi ed unici incontri della mattinata: un cerbiatto e tre camosci.
Risalendo un ripidissimo prato (circa 100 metri di dislivello davvero faticosi, su sentiero comunque ottimo) raggiungo la larga dorsale boscosa, che in breve mi porta in vetta al Monte Casella di Dentro (1 h 35).

A dispetto del ripidissimo versante risalito per raggiungerla, la cima è un larghissimo panettone, senza nulla (ometto, croce, cartello) che ne indichi l'esatta sommità.
In compenso ci sono due comodi tavolini con panca, ottimi per riposarsi un attimo ammirando il panorama strepitoso verso le stupende cime della Val Fiscalina e la soprastante cima di Sesto.
Riparto seguendo ora le indicazioni per Moso (sentiero n°12), ed inizio a scendere tra i prati.
Raggiungo due belle baite, dove confluisco su un largo sentiero (forse la continuazione di quello incontrato in salita), che abbandono però quasi subito, per svoltare a destra e riprendere la ripida discesa sul ben più stretto sentiero n°12.
La discesa è davvero piacevole e rilassante, si percorre dapprima una sorta di costolone boscoso, quindi si scende ad attraversare (tre volte in pochi minuti) un torrente, poi si prosegue scendendo in diagonale, attraversando un'abetaia piena di alberi completamente divelti.
Al termine della bella discesa raggiungo un trivio, a quota 1430 m circa (2 h 45): a destra si risale la Val Fiscalina, dritto si raggiunge in pochi minuti Moso, a sinistra invece si va verso Sesto, percorrendo il sentiero n°1.
Io imbocco proprio quest'ultimo e, con percorso super rilassante alternando tratti in mezzo ai fantastici pascoli in fiore a tratti nel bellissimo bosco di abeti, torno a Sesto (3 h 30), proprio all'inizio della stradina percorsa in salita.

Mi fa un pò strano alle 10.25 essere già di ritorno alla macchina, ma sono comunque ampiamente soddisfatto della bella escursione. Una fantastica immersione nei boschi e nei prati in fiore della Valle di Sesto e della Val Fiscalina!