Svaccatamente felici alla Baita Cassinelli e puntatina al Biv. Città di Clusone.
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Et voilà… ecco una bella gitarella da fare con la famiglia dove il rischio è pari quasi allo zero, in un posto sicuramente affollato ma straordinario come è il comprensorio della Presolana; qua camminare è veramente bello e si possono trovare luoghi incantati a quattro nano secondi dalla civiltà, e se poi a tutto questo ci aggiungiamo un pizzico di fantasia, nel frequentare questi posti è un po’ come stare nel magico mondo di Alverman… e anche le nuvole che coprono gran parte della Regina delle Orobie fanno parte della scenografia.
Oggi io e la mia signora siamo a spasso con i vecchi amici Paolo Homo Bancarius, Betty e Piero il Cinghiale, ed oltre al debosciato gruppo umanoide c’è tutta la nostra colonia canina al seguito, un bel rebelotto di esseri viventi pronti a godersi il fresco respiro dell’alta montagna.
La meta della gita l’avete già scoperta dal titolo e descriverne il percorso è semplicemente ridicolo visto la gran quantità di relazioni che potete trovare su Hikr e non; dico solo che la parte femminile degli esseri umani, si è fermata alla Baita Cassinelli per un dolce relax in tranquilla compagnia dei baubau Kevin e Jay. Io, Paolo , Piero e Olmo invece siamo partiti per il Bivacco…
Seguendo il sentiero che passa dalla Valle dell’Ombra, abbiamo risalito il breve tratto ghiaioso aiutati da un venticello fresco ma nonostante tutto questo, il buon Cinghiale avevo il “passo” di un gamberetto d’acqua dolce, arrivando così al bivacco con una buona mezz’ora di ritardo rispetto alla maglia rosa!
Per il ritorno Piero ha fatto la stessa strada fatta per la salita, mentre io e l’Homo Bancarius abbiamo preso il sentiero alto e costeggiato la parete sud della Presolana, anche qua su un sentiero ghiaioso e piuttosto instabile; ad un certo punto siamo partiti pure alla scoperta di un piccolo anfratto scavato nella bastionata , ma la salita su roccia in “libera” non è stata per nulla facile, ancor ché di brevissima durata, la roccia era piuttosto marcia e si frantumava tra le mani. Vabbè, è stata una boutade… solo voglia di arrampicare un po’.
Ritornati sui nostri passi, siamo scesi alla Baita senza altri indugi e una volta stesi sul prato, abbiamo dato fondo al pasto frugale che persino lo zaino si vergognava di tenere dentro. Fortunatamente le Weiss ci hanno tirato su di morale un briciolino,e dico un briciolino, perché quando ho visto il menù all’ingresso della Cassinelli, avevo talmente tanta bava in bocca creata dal languorino che sembravo un Golden Retriever dopo una lunga corsa nei campi. Giuro che la prossima volta mi schiaffo seduto al tavolo e non mi alzo da li finché il piatto non ha ricevuto l’ultimo colpo di “scarpetta”!
Purtroppo siamo dovuti rimanere meno del previsto alla Baita, le nuvole minacciose osservate al mattino, si sono concretizzate in un breve acquazzone che ci ha fatto fuggire a gambe levate in direzione della macchina.
Nota 1): Vi sembrerà strano ma oggi non ho nulla da aggiungere alla confusionaria relazione, nessuna considerazione e nemmanco una poesia; a questo stretto giro di boa mi sono sciallato con la vecchia combriccola e questo basta e avanza. Betty, Nadia, Piero, Paolo e bestiame al seguito, grazie per la bella giornata!
p.s.
Una cosa c'è da dire, non so per quale strano motivo ma la traccia caricata non è quella da me creata!!! Boh...
A la Prochaine! Menek, Nadia und Olmo.

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