Alta Via dei Parchi - da Passo Cerreto a Passo Cisa e Pontremoli


Publiziert von NrcSlv , 5. Juni 2015 um 15:26.

Region: Welt » Italien » Emilia-Romagna
Tour Datum:31 Mai 2015
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4 Tage
Aufstieg: 3700 m
Abstieg: 4700 m
Strecke:Passo Cerreto - Prato Spilla - Rifugio Mariotti - Ostello Passo Cisa - Pontremoli. .
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Aulla Bus per il passo del Cerreto (percorrenza circa 1 ora) corsa alle 7,55 e al pomeriggio (esclusi festivi)
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Da Pontremoli ad Aulla in treno
Unterkunftmöglichkeiten:Hotel Prato Spilla indirizzo Pratospilla 43010 Monchio delle Corti (PR) - Emilia-Romagna Tel 0521/890194 Fax 0521/890350 Cell. 3319481820 Email info@pratospilla.pr.it Sito web www.pratospilla.pr.it Rifugio Mariotti Indirizzo Loc. Lago Santo 43021 Corniglio (PR) - Emilia-Romagna Tel 0521/889334 Cell. 349/2260668 Email info@rifugiomariotti.it Sito web www.rifugiomariotti.it Ostello della Cisa (2 km dal passo della Cisa) Indirizzo Loc. Tugo 43042 Berceto (PR) - Emilia-Romagna Tel 0525/629072 Cell. 328/8741814 Email forestalepassocisa@libero.it

Escursione sulle prime tre tappe dell'Alta Via dei Parchi, itinerario di 27 giorni lungo il ctinale degli Appennini tra Emilia e Toscana,
Dal Passo della Cisa discesa a Pontremoli seguendo la via Francigena

1) Alta via dei Parchi 3 - Passo Cerreto - Prato Spilla   salita m.1200 discesa m.1100 ore 7
2) Alta via dei Parchi 2 - Prato Spilla - Rifugio Mariotti   salita m.1100discesa m.  900  ore 8
3) Alta via dei Parchi 1 - Rifugio Mariotti - Cisa Ostello salita m. 800 discesa m. 1300 ore 8
4) Francigena Ostello Cisa Pontremoli                            salita m. 600 discesa m. 1400 ore 8
Nel 2017 abbiamo percorso il tratto dal passo dal Passo del Cerreto a Roncobilaccio  (vedi)

Alta Via dei Parchi
E' un itinerario da percorrere a piedi lungo l’Appennino fra l'Emilia Romagna, la Toscana e le Marche. Attraversa due Parchi nazionali, cinque regionali e uno interregionale e permette di scoprire il meglio che le montagne appenniniche sanno offrire.<br>L’itinerario è lungo circa 500 chilometri ed è suddiviso in;27

L’Alta Via dei Parchi parte da Berceto, nei pressi del Passo della Cisa, in Provincia di Parma, e arriva fino alla rupe della Verna, protesa sul Casentino per poi raggiungere l’eremo sul Monte Carpegna, nel Parco del Sasso Simone e Simoncello.</p>
Un itinerario in 27 tappe attraverso l’Appennino fra l’Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche, che tocca ben 10 province (Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Lucca, Massa Carrara e Pesaro-Urbino): 500 chilometri di salite e discese che uniscono due Parchi nazionali, cinque Parchi regionali e uno interregionale.

http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/fruizione/altavia

Via Francigena
E' l'antica Via che nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia è stata riscoperta dai moderni viandanti, che si mettono in cammino lungo il suo percorso
http://www.visit.viefrancigene.org/it/resource/statictrack/category/francigena/.



Itinerario

1 - Passo del Cerreto (1261 m) - Prato Spilla (1350 m)
Dal Passo del Cerreto ci si avvia sul sentiero 00, che parte dal piazzale del ristorante Passo del Cerreto, sul lato W della SS 63 e serpeggia sul versante N del Colle Ospedalaccio. Si cammina subito tra doline ben visibili, e relativi affioramenti gessosi, quasi del tutto in mezza costa si aggira il colle fino a sbucare di nuovo sul crinale sui larghi pascoli del Passo dell'Ospedalaccio (1280 m), attraversando i quali si raggiunge uno stradello forestale.
Poco a monte teniamo a destra il sentiero 671, che inizia a salire obliquamente verso destra. Il panorama si allarga e noi puntiamo ad una costa rivestita da faggi. Sotto i primi che troviamo sgorga una fonte detta dei Linguazzi. Infine con un'ultima salita sbuchiamo sulla costa della Marinella, a 1533 m.
Attraversiamo tutta la piana e sempre sul sent. 671 iniziamo a risalire tra i faggi il versante del monte in dir. W. Presto si individua a sinistra tra zone umide la Sorgente del Secchia (1536 m), formata da varie polle che scaturiscono dagli strati di arenaria macigno ai piedi del M. Alto.
Si prosegue sul sent. 671 in salita sostenuta ma compiendo varie risvolte che ne permettevano il transito ai muli. La salita si svolge in territorio di Succiso (oggi in Comune di Ramiseto, fino al 1847 nel Ducato di Parma), ma quando si sfocia al Passo di Pietratagliata (1750 m) ritroviamo il confine regionale. Aperto secondo la leggenda dall'esercito di Federico I Barbarossa in fuga, il valico si affaccia di là sulla Valle Liocca.
Si scende a fondovalle fino quasi al Bivacco Ghiaccioni, poi una ripida salita porta al Rifugio Sarzana.
Dal rifugio si procede in discesa nel bosco lungo il sent. 659 fino a raggiungere il ponte sul torrente Enza, a monte della diga del lago del Lagastrello (1153 m).
Risalendo si costeggia il lago Squincio, e quindi il lago Verdarolo e tramite il sentiero 703 si perviene a Prato Spilla, località di turismo invernale.

2 - Prato Spilla (1350 m) - Lago Santo Parmense (1508 m)
Da Prato Spilla si raggiunge il lago Ballano (1325 m), quindi si sale al lago Verde ed al bivacco Cagnin (1589 m); proseguendo, oltrepassato il lago Martini,  si raggiunge il Passo Giovarello (1763 m).
Segue la salita al Monte Bragalata e al Monte Losanna (1856 m).
Segue la discesa al Passo di Compione (1794 m), la risalita all'anticima SW (detta La Nuda di Iera) e quindi alla vetta del M. Sillara (1861 m). Punto culminante dell'Appennino parmense, nessun monte lo sovrasta in tutto il tratto appenninico verso NW fino alle Alpi Liguri dell'alta Val Tanaro.
Il panorama è quindi molto vasto, e impressiona soprattutto il ripidissimo versante di Lunigiana, che precipita sulla valle del Bagnone, i cui borghi più vicini sono 1300 m più in basso. Come su gran parte del crinale la vista spazia nelle giornate limpide su tutto l'arco alpino e prealpino centro-occidentale, sulla Corsica e le isole dell'arcipelago toscano, sulle Alpi Apuane e l'Appennino settentrionale fino ai colli fiorentini.
La ripida discesa dal Sillara porta, passando presso un caratteristico "cairn", colonna cilindrica in pietre, si sale in vetta al  M. Paitino, e poi si scende al Passo del Paitino (1765 m), posto tra le valli del Parma e del Cedra.
Si procede lungo il crinale seguendo sempre il sentiero 00 fino alla vetta del Monte Matto (1837 m). Poco sotto si osserva il curioso Lago del Bicchiere, un piccolo lago senza emissario, profondo meno di 1 metro, creatosi al piede settentrionale del monte dall'azione congiunta dell'erosione glaciale e della giacitura degli strati di arenaria.
Si scende dal M. Matto tornando al bivio e proseguendo sul sent. 00 di crinale verso NW, oltrepassando l'anticima quotata 1806 m, separata dalla vetta da un perfetto circo glaciale sospeso in miniatura sulla sx, sul versante quindi marino. Dopo il bivio per il Lago del Bicchiere, voltiamo a sinistra (sempre sent. 00), dove una ripida discesa conduce al Passo di Badignana (1680 m). Uno dei valichi un tempo più frequentati dai pastori di Treschietto per raggiungere ogni estate i verdi pascoli della Val Parma, ma anche per commerci e contrabbando tra i due versanti, e da ultimo durante l'occupazione tedesca per scendere oltre il fronte di notte o scambiare scorte alimentari.
Ora il sent. 00 risale lungamente tra il versante emiliano rivestita dalla faggeta e quello lunigianese, nudo e precipite, fino in vetta al M. Brusà (1796 m), da cui si scende bruscamente al Passo delle Guadine (1679 m).
 Da qui il sent. 00 ci fa risalire una terza vetta, il M. Aquila (1775 m) cui segue in discesa il Passo dell'Aquila (1700 m).
Invece di proseguire con il sentiero 00 verso il monte Aquilotto, scendere alla sella dello Sterpara.e da qui si arriva sulle rive del Lago Santo (1509 m) e al rif. Mariotti.
Fu costruito come piccolo ricovero dal CAI già nel 1882, per poi ingrandirsi e rimanere per oltre un secolo un punto di riferimento per alpinisti, scialpinisti ed escursionisti. Intitolato a Giovanni Mariotti, presidente per oltre 40 anni del CAI parmense, oltre che sindaco di Parma e senatore del Regno nei primi decenni del Novecento, il rifugio fu ricostruito ed ampliato a diverse riprese: dapprima nel 1924 e nel 1929, per adeguarlo all'afflusso di escursionisti portato dalla strada forestale Bosco-Lagdei. La guerra di Liberazione lo vide teatro di un assedio nazi-fascista respinto da soli nove partigiani il 19 marzo 1944, ma occorse poi una nuova ricostruzione, cui seguì un ultimo ampliamento negli anni '70, quando la nuova seggiovia da Lagdei al Lago Santo portò un'ulteriore incremento di turisti, ed un altro ampliamento negli ultimi anni.

3 - Lago Santo Parmense (1508 m) - Ostello della Cisa (975 m)
Dal rif. Mariotti si ripercorre il sentiero 729 fino al bivio a quota 1600 m. circa, proprio di fronte alla Capanna del Braiola. Da qui raggiungiamo la Bocchetta dell'Orsaro, e quindi il M. Orsaro (1830 m), proseguendo poi la cresta in saliscendi fino alla Sella del M. Fosco (1617 m). Si prosegue verso la vetta del M. Fosco (1682 m), ammantato da conifere,  poi si ridiscende alla Bocchetta del Tavola (1444 m), segnata da un bel cippo di confine del 1828. Si ignorano le due mulattiere che scendono sui due versanti e si risalgono i fianchi del M. Tavola, sempre nella faggeta. Si sbuca poi sulle praterie sommitali (il monte culmina a 1508 m), che si possono percorrere a piacimento (grandioso ambiente tra maggio e giugno per la fioritura), riprendendo poi la traccia del sent. 00 che ne discende il crinale settentrionale ammantato da rimboschimenti a conifere. Sempre sulla linea di confine un tempo ducale, oggi regionale, si percorrono i saliscendi a pascolo del M. Corno e oltre una recente chiesetta su un poggio e un altro cippo confinario si perviene al Passo di Cirone (1255 m).
Si riprende il sent. 00 su ampi pascoli diretto verso N, che ad un bivio dopo 20' circa volta a sinistra, salendo ripido alla sella S del M. Borgognone (1353 m). Ci affacciamo sul versante tirrenico sull'alta val di Magra, che proprio qui sotto ha le sue sorgenti. A sinistra del valico notiamo uno dei cippi confinari del 1828.
Ora si segue il sent. 00 verso NW, raggiungendo in breve la sella N del M. Borgognone (1361 m). Anche il tratto successivo di crinale, aperto e panoramico sulle vallate del Baganza e del Magra, si può percorrere lungo il crinale costituito da saliscendi tra i dossi, tra cui il M. Fontanini (1400 m.
Con visuali di grande respiro, il crinale si abbassa dopo il M. Fontanini alla sella S del Groppo del Vescovo (1193 m), al piede del dirupato monte omonimo.
Il percorso di cresta segue per pochi m a dx la carraia, poi sale a sx obliquando tra i ripidi pascoli. Si segue poi il filo di cresta, erboso a dx e dirupato a sx, con suggestiva vista sulle erosioni del bianchissimo calcare che dal Groppo del Vescovo prende il nome geologico.
Dopo la vetta (1248 m) si supera una sella; al piede della cima settentrionale (1243 m) si scende a dx per il ripido pascolo che conduce alla Sella N del Groppo del Vescovo (1176 m), incrocio di sentieri.
Il Groppo del Vescovo, chiamato forse così per la forma aguzza simile ad una mitria bianca vista dalla Lunigiana, emerge da una depressione del crinale appenninico in cui l'erosione delle argille e calcari della formazione di Canetolo ha isolato una lente di calcareniti e marne calcaree. Una grande paleofrana sul versante tirrenico ha poi fatto crollare una parte del rilievo, scivolato a formare i ripiani pascolivi detti Piano del Monte. Il complesso calcareo fa parte delle unità subliguridi, e risale all'eocene inferiore (45-50 m.a.). I fianchi della Val Baganza sono stati da secoli ridotti a pascolo, ormai utilizzato solo per branchi di cavalli.
Dalla sella (attraversata da un gasdotto) occorre scendere pochi m lungo la carrareccia sulla sx (versante Magra) e salire a dx (Segnavia 00) lungo i fianchi dell'anticima del M. Valoria, costituiti ancora da calcari. Segue lungo il crinale la vetta del M. Valoria (1229 m), preceduta da un traliccio elettrico.
Qui si incrociano i Segnavia della Via Francigena,  che coducono al passo della Cisa, seguendo la strada verso Berceto in 2 km si arriva all'Ostello della Cisa.

04 Ostello della Cisa (975 m) - Pontremoli (230 m)
Dal Passo della Cisa si arriva su sentieri al Passo del Righetto dove, incrociata la statale, inizia una ripida e impegnativa discesa fino a Groppoli.
Una lunga salita, dopo aver attraversato i borghi di Groppodalosio, Casalina e Topelecca, porta al Passo della Crocetta. Da qui una mulattiera scende fino ad Arzengio ed in breve si raggiunge l'affascinante Pontremoli, sorta tra due corsi d'acqua e caratterizzata dal gran numero di ponti.

Tutta la nostra Alta Via dei Parchi
vedi Alta Via dei Parchi: da Carpegna a San Benedetto in Alpe
vedi Alta Via dei Parchi: da San Benedetto in Alpe a Tossignano
vedi Alta Via dei Parchi: da Roncobilaccio a Tossignano
vedi Alta Via dei Parchi: dal Passo Cerreto a Roncobilaccio
vedi Alta Via dei Parchi: dal Passo Cerreto a Passo Cisa e Pontremoli


Tourengänger: NrcSlv


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Geodaten
 25524.gpx Cerreto Cisa Pontremoli

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Kommentare (1)


Kommentar hinzufügen

Andrea! hat gesagt:
Gesendet am 5. Juni 2015 um 16:22
Bello.
Anche questo è un progetto che ho in mente da un po': cartine e libri già comprati, in attesa di essere utilizzati.

Magari si potrebbe anche farlo in tenda.
Andrea


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