Val Bavona | Chint (1555 m)
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Visita agli alpi di Bignasco che delimitano a sud la sponda destra della Valle Bavona.
A Bignasco (443 m) si prende il buon sentiero, non segnalato, che parte alla destra di una grossa casa rosa (la Giazèra citata nel libro Vivere tra le pietre) che porta, anche su scalinate in sasso e placche inclinate con tacche, alla cappella di Piodau e poco oltre al nucleo di Piodau (783 m); qui il sentiero entra decisamente nel bosco e sale a risvolti fino a Fontanella (994 m) dove inizia il lungo e bel traverso in leggera ascesa che termina a quota 1220 circa dove si guada il riale di Cranzunell. Si risale decisamente il versante sinistro orografico del rio e si giunge alfine al Corte di Fondo dell'Alpe Cranzunell (1398 m).
Dal Corte di Fondo il sentiero per Chint è subito evidente, molto piacevole e abbastanza semplice (se T4 deve essere, è decisamente tendente al T3) e in circa 20 minuti di percorso si giunge alle cascine di Chint (1555 m). A sud delle cascine situate nella trincea si trovano altre tre cascine davanti al quale parte un sentierino che in pochi minuti porta, verso sud, alle due baite di Stagna (1528 m; ci vogliono poco piu di 5 minuti da Chint...). Le due cascine sono proprio sul bordo di un discreto precipizio sopra il vallone denominato Croso dell'Incisa).
Ritornati a Chint si prende un evidente sentierino che risale il dosso sovrastante la trincea: in un bel prato con larici si ritrovano, abbastanza sparse, 4-5 ruderi di baite; è questa la località Spada (1575 m).
Ritornati al Corte di Fondo dell'Alpe Cranzunell, all'altezza del simpatico cartello giallo con il dandy, parte verso nord, abbastanza evidente, la traccia della traversata diretta per Ravöra. Passato un valloncello si giunge ad un rupe sotto cui si trova il grande Splugo; in pochi minuti ritorno al Corte di Fondo e da qui, per la medesima via di Salita, a Bignasco.
A Bignasco (443 m) si prende il buon sentiero, non segnalato, che parte alla destra di una grossa casa rosa (la Giazèra citata nel libro Vivere tra le pietre) che porta, anche su scalinate in sasso e placche inclinate con tacche, alla cappella di Piodau e poco oltre al nucleo di Piodau (783 m); qui il sentiero entra decisamente nel bosco e sale a risvolti fino a Fontanella (994 m) dove inizia il lungo e bel traverso in leggera ascesa che termina a quota 1220 circa dove si guada il riale di Cranzunell. Si risale decisamente il versante sinistro orografico del rio e si giunge alfine al Corte di Fondo dell'Alpe Cranzunell (1398 m).
Dal Corte di Fondo il sentiero per Chint è subito evidente, molto piacevole e abbastanza semplice (se T4 deve essere, è decisamente tendente al T3) e in circa 20 minuti di percorso si giunge alle cascine di Chint (1555 m). A sud delle cascine situate nella trincea si trovano altre tre cascine davanti al quale parte un sentierino che in pochi minuti porta, verso sud, alle due baite di Stagna (1528 m; ci vogliono poco piu di 5 minuti da Chint...). Le due cascine sono proprio sul bordo di un discreto precipizio sopra il vallone denominato Croso dell'Incisa).
Ritornati a Chint si prende un evidente sentierino che risale il dosso sovrastante la trincea: in un bel prato con larici si ritrovano, abbastanza sparse, 4-5 ruderi di baite; è questa la località Spada (1575 m).
Ritornati al Corte di Fondo dell'Alpe Cranzunell, all'altezza del simpatico cartello giallo con il dandy, parte verso nord, abbastanza evidente, la traccia della traversata diretta per Ravöra. Passato un valloncello si giunge ad un rupe sotto cui si trova il grande Splugo; in pochi minuti ritorno al Corte di Fondo e da qui, per la medesima via di Salita, a Bignasco.
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