Val Bregaglia: traversata dei Monti


Publiziert von cai56 , 23. Mai 2015 um 09:26. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:17 Mai 2015
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 1504 m
Abstieg: 1487 m
Strecke:Circolare 33 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Prata Camportaccio lungo la statale 36; attraverso le strette vie del paese si sale fino alla chiesa parrocchiale, dove si trovano le prime indicazioni per i "monti". Si prosegue in direzione di Uschione, andando a parcheggiare in uno slargo poco prima della sbarra che vieta il transito ai non autorizzati.
Unterkunftmöglichkeiten:Prata, Chiavenna, Piuro, Prosto, Villa di Chiavenna.

Il versante meridionale della Val Bregaglia, fittamente alberato nelle sue basse quote, è sparso di terrazzi morenici, la cui disboscatura ha prodotto fin da molti secoli addietro pittoresche radure adattate a maggenghi.
Attualmente questi "monti", come qui vengono definiti gli alpeggi, sono tutti trasformati in micro-villaggi di case di vacanza, quasi tutte restaurate nel rispetto di un'estetica alpestre; una fitte rete di piste forestali, di mulattiere e di sentieri collega fra di loro questi "monti" e alcuni di essi con il fondovalle di Chiavenna, Prosto e Villa di Chiavenna. Geologicamente, superato il confine politico della Val Casnaggina, il percorso potrebbe continuare in territorio svizzero con i terrazzi di Ceresc e Cugian, andando ad esaurirsi col solco profondo della Val Bondasca. La nostra gita, dopo la traversata dei monti, è scesa a fondovalle a percorrere la nuova bellissima pista ciclo-pedonale della Bregaglia fino a Prosto, da cui, attraverso il Parco delle Marmitte dei Giganti, è risalita al punto di partenza mediante una spettacolare scalinata acciottolata di ben 2700 gradini.


Dal parcheggio si prosegue su asfalto fino ad un bivio nei pressi di Uschione; tralasciando la strada che scende nel villaggio, si continua sulla pista asfaltata/sterrata che si addentra a saliscendi in Val Bregaglia.
Ben presto questo monotono tratto viene definitivamente sostituito dal sentiero originario, e compaiono anche le necessarie indicazioni. [Le paline sono sempre presenti ad ogni bivio; la segnaletica a vernice è quasi sempre di buona qualità, ma purtroppo assente nell'attraversamento dei monti]. Passando accanto anche a "monti minori", si raggiunge Pradella e, oltre il solco della Val Scilano, il  Monte Saranga; il sentiero è sempre ad accentuati saliscendi, a volte ripidi e sconnessi: dopo Motta, con brevi tratti in cengia artificiale, si addentra nell'ampia Valle Aurosina, dove si trovano le poche baite dell'Alpe Tabiadascio e il bivio per il Bivacco Garzonedo. Dopo i due ponti (uno pericolante e dismesso) sul torrente di valle, il sentiero affronta un lungo traverso nell'abetaia scoscesa, che si conclude nel superamento di una gola franata tramite lunghe scalinate metalliche; sull'altro versante, oltre un gruppo di ruderi, si arriva al lungo prato paludoso del Monte Pian Cantone: raggiunto anche da una carrozzabile, è ormai un gradevole agglomerato di villette. Attraverso luminosi boschi di pino silvestre, si oltrepassano i Monti Genova ed Era, fino a scendere nella conca di un secondo Tabiadascio: da qui, in pochi passi, si raggiunge l'ultimo monte italiano, i Laghetti, caratterizzato da poche baite d'epoca poste attorno a quanto resta di due specchi d'acqua stagionali e temporanei. Tornati a Tabiadascio, si trovano le indicazioni per Canete e Villa di Chiavenna: è il sentiero per il fondovalle e non è più molto frequentato (è necessario spesso fare molta attenzione agli sbiaditi tratti di vernice). La discesa avviene per la gran parte del percorso lungo scalinate sulla linea di massima pendenza, andando in ultimo ad attraversare alcune volte la nuova pista forestale asfaltata. In breve si è a Canete, da cui si scende a Chete sulla riva meridionale del lago artificiale di Villa di Chiavenna. Qui si trovano i cartelli della Via Bregaglia (attenzione ad evitare - volendo - le varianti di percorso) che indicano la viabilità ciclo-pedonale alternativa alla trafficata statale: lunghi prati di fondovalle, alcuni ponti, un paio di gallerie e fitti boschi accompagnano fino alla bella piazzetta di Prosto. Accanto alla Chiesa e all'edificio dell'antico Ospitale inizia la salita di ritorno attraverso il territorio del Parco delle Marmitte dei Giganti. Si tratta di un sentiero a tratti gradinato che porta a visitare le erosioni prodotte dagli antichi ghiacciai nelle tenere rocce serpentinose di queste montagne; raggiunto il Passo Capiola (crocevia di itinerari nel parco, come illustrato nella locale bacheca) si imbocca il sentiero per il Belvedere: è un bel percorso a saliscendi attraverso i massi dell'antica frana di Poiatengo, che raggiunge un panoramico punto di osservazione sulla città di Chiavenna, intercettando la mulattiera di Uschione poco lontano dal suo inizio. Si volge a sinistra in salita, lungo un capolavoro di scalinata acciottolata che, con pendenza pressoché costante, a continui tornanti nel bosco, sale sul promontorio di Uschione: un viottolo erboso fra le case della contrada Nesossi porta a raggiungere in breve la via di accesso alla frazione. Lungo questa, sul percorso di andata, si torna al punto di partenza.



Nota: qui  https://connect.garmin.com/modern/activity/778077514   si può trovare una scheda del percorso. E' visibile un lungo rettilineo artefatto fra Villa di Chiavenna e Prosto causa prolungata assenza del segnale, per cui la distanza totale dovrebbe essere qualche centinaio di metri più lunga di quanto indicato.


Tourengänger: cai56, chiaraa


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Kommentare (5)


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Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 24. Mai 2015 um 09:10
Bellissimo giro...
Stupende zone...
Gran corsa panoramica...
Belle foto...
Prima o poi dovremo ritornare in quelle magnifiche valli e montagne che tanti anni fà percorrevamo 3-4 volte all' anno, sopratutto in estate...
Ciao e COMPLIMENTI...!!!

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Mai 2015 um 16:02
Grazie.
Volendo usufruire del capillare servizio autopostale svizzero, sono studiabili lunghissime traversate (anche alpinistiche) senza preoccuparsi del recupero dell'auto...

Angelo & Ele hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Mai 2015 um 19:12
Lo so.. lo so e grazie ugualmente...

gbal hat gesagt:
Gesendet am 25. Mai 2015 um 19:41
Ecco, mancava anche lo sconto di 100m! Non bastavano 'sti mega parametri 33km + 1500m.
Caspita! Complimenti ragazzi

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Mai 2015 um 10:30
Non so se in passato - senza correre - abbiamo mai percorso una distanza simile (dislivello certamente anche di più), ma questa volta eravamo ragionevolmente stanchi: non prostrati né tantomeno freschi...mi aspettavo di peggio.
Siamo contenti...e grazie per i complimenti.
Ciao.


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