Bivacco Scarlonzöö m.1703: riproveremo più avanti....con meno neve
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Considerato che l'esposizione non è propriamente al sole,un po di neve la si troverà,ma voglio sperimentare il tracciato per giungere al bivacco,anche per vedere una zona a me sconosciuta. Parto con Tilde e Giuseppe alla volta di Prata Camportaccio,la quale si raggiunge attraversando tramite sottopassaggio stradale,la ferrovia,si deve salire fino alla chiesa dopo la quale si seguiranno le indicazioni per le località situate ai monti.
Alle ore 8.00 ci incamminiamo e giungiamo a monte di Uschione dove seguiremo le indicazioni PESCEDA/PRATO DEL CONTE che tramite un sentiero ben marcato ma con segnaletica a vernice un po "sbiadita" si passa vicino al piccolo acquedotto e si perviene a delle cascine,proseguendo in un susseguirsi tra boschi e prati si giunge ad una località con fontana,dopo di essa si arriva all'alpe Quarantapan dove il panorama si apre sulla zona del passo della Forcola a sinistra e a destra la val Bregaglia: qui si vedranno dei segnali a vernice (al momento i segnali danno l'impressione che siano "recenti") sulle mura della cascina: noi siamo saliti a monte dove vi è un palo con segnale a vernice per poi giungere ad un cartello con la segnaletica da cui proveniamo (peccato che non abbiano messo la segnaletica con la direzione per proseguire verso il bivacco: qui siamo all'alpe Prato del Conte ma la segnaletica con tanto di dicitura la si trova vicino ad un altra cascina situata a sinistra di quella bella baita con fontana,tavolo e panche esterne) giungendo alla bella baita con fontana,se invece prendiamo in piano a sinistra si perviene ad una bella baita che deve essere ultimata,dalla quale la segnaletica con frecce direzionali,ci fa salire un ripido bosco per poi sbucare su prati dell'alpe Prato del Conte (a destra a monte si vede la bella baita con fontana,tavolo e panche,mentre a sinistra la struttura dell'alpe di cui hanno sistemato la parte superiore con infissi nuovi).
Proseguendo a monte della baita con fontana,tavolo e panche avendola alla nostra destra,si nota un'apertura nella recinzione in muretto a secco,si sale facendo attenzione ai segnali un poco "sbiaditi" fino ad incrociare la segnaletica verticale con l'indicazione per il lago del Grillo (a sinistra) mentre a destra (segnale a vernice che indica la curva) perviene il sentiero che passa dall'alpe Damino (se si prende la strada che funge da parcheggio,si vedranno le belle segnaletiche in metallo che avvisano di tale località). I segnali ora sono belli,frequenti e il sentiero prende ad inerpicarsi regalandoci panorami impensabili appena vi sono le possibilità di aperture tra gli alberi,poi si passa nel versante opposto con la veduta sul lato nord del Pizzo di Prata: giunti ad un certo punto visto che chi ci ha preceduto (oltre ad uno della zona che ben la conosce) ha già verificato che la neve non è più portante e abbonda sopra a massi e rocce,mi fa riflettere.
Personalmente ritengo cagionevole ritornare indietro e cercare l'altro sentiero (esposto a nord) provando a vedere dove si arriva: siamo a poco più di 1800 m. di quota,esposizione a sud e la neve comincia a essere "d'impaccio" rendendo ulteriormente difficile il proseguire se non vi sono tracce e dato che il lago si trova ancora a 200 m. più in alto e magari coperto da una bella coltre di neve,non vale il rischiare.
Scesi,prendiamo a cercare gli eventuali segnali....li troviamo e perveniamo alla segnaletica con la scritta "loc. Alpe del Conte" e le varie possibilità compreso la salita,prima al bivacco e al lago,dando modo di percorrere un giro ad anello.
A parte Tilde che preferisce riposare,noi riprendiamo a salire,ma poche decine avanti,un tratto di neve ci fa riflettere visto che ricopre massi e il sentiero non è un autostrada: quindi,nonostante la difficile e sofferta rinuncia (le balle in questi casi girano anche al Bradipo....oltretutto in piena forma....) ben si sa che la sicurezza va messa davanti ad ogni,la montagna può attendere,magari ci sarà altra occasione se la salute non mancherà (nella vita può capitare di tutto e nessuno ne è esente).
Ci godiamo il sole dopo ben 1127 metri di dislivello e ben 4,30/5 ore di cammino.
Al ritorno non poteva mancare la visita al bel paesino di Uschione,un angolino caratteristico posizionato su un piccolo terrazzo (vi anche el Circul) dove non manca di vedere le belle case ristrutturate oltre a quelle che mostrano i loro anni ma nonostante ciò,sono usate come casa di villeggiatura.
Ciao a tutti e alla prossima!
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