Roccia e Storia
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Anche per questo week end,le previsioni scoraggianti ci fanno optare per un giro sulle nostre montagnette;la scelta cade su Orsa e Pravello.Partiamo da Porto Cerersio,poco dopo le 9 e imbocchiamo subito il vicolo sbagliato..........L'idea iniziale di salire anche San Giorgio,svanisce proprio dopo questo "fortunato" errore.Ci ritroviamo a risalire senza traccia così,i pendii boscosi del Monte Grumello,sino a un colle dove incontriamo le prime fortificazioni della linea Cadorna.Da quì in avanti .passeremo la mattinata a esplorare l'incredibile labirinto di grotte e trincee presenti su questo modesto "mottarozzo".Oltre a rimanere esterrefatti dalla complessità e la grandezza di questo comprensorio,ci stupisce la cura e la buona segnalazione,con bolli e cartelli con nomi strani,presenti su tutta la rete di trincee che portano sino alla cima.Da essa discendiamo,sino alla Bocca dei Due Bar,dove prendiamo la mulattiera non segnalata(!!!!!!!!!!!!) a sx,che con modesta pendenza ci porta all'Albero di Sella.Da quì ,seguendo le ritrovate segnalazioni in meno di 10 min siamo in cima al Pravello.Oggi purtroppo il panorama è quello che è,ma ci accontentiamo,per lo meno non piove........
Dopo aver"sbranato" il pasto,scendiamo all'Albero di Sella,prendiamo senza segnalazione l'evidente traccia a sx(sentiero che proviene da Besano) e percorriamo un tratto a mezza costa,sino a trovarci più o meno sotto la bastionata rocciosa del Monte Orsa. Salendo nel ripido bosco senza traccia alcuna,raggiungiamo proprio la base di questa grande falesia.Spettacolare!!!!!!! Numerose sono le vie di arrampicata presenti,opportunamente attrezzate con spit(http://www.atuttamontagna.com/falesia-monte-orsa.html)
Naturalmente,noi ,aggirandola a dx, per canali,cenge e alberi risaliamo sino a giungere a pochi metri dalla vetta dove possiamo ammirare le orrende antenne.Dal basso la via diretta,è più a dx,però è troppo pericolosa e esposta ma non impossibile, chissà.........
Scendiamo qualche centinaio di metri sulla strada asfaltata che porta a Viggiù,imbocchiamo la grossa e lunga galleria(Linea Cadorna) dove è stato alloggiato un grosso obice e sbuchiamo sotto le incredibili trincee del Pravello,che raggiungiamo per la seconda volta oggi.Discendiamo sul versante svizzero,seguendo le indicazioni per Crocifisso,ma poco prima deviamo seguendo per il Monte Casolo/Porto Ceresio.Oltrepassato il confine,i sentieri tornano a essere meno curati,ma comunque senza difficoltà raggiungiamo la bella Ca del Monte.Su bella Mulattiera(quella che avremmo dovuto percorrere il mattino)chiudiamo il bel giro a Porto Ceresio.
Bel giro,che ci ha fatto scoprire Storia e Roccia,due cose che su queste montagne sono parte l'una dell'altra...............La variante della falesia del Monte Orsa potrebbe essere valutata tranquillamente T4.
Grazie a Emiliano per la condivisione. Come dice lui : Avanti così!!!!!
Poncione
A dieci anni "quasi" esatti dalla mia prima salita su questo gruppo di cime un po' snobbato dai varesini per il loro isolamento rispetto alle altre valli, oggi posso dire di conoscerle un po' meglio: a parte la bella sorpresa nell'aver trovato il caotico sistema di trincee del Monte Grumello in stato veramente ottimo (e che mai avevo visitato finora pur essendone a conoscenza), grossomodo poco è cambiato da allora... I sentieri bassi, cioè quelli intorno a Besano e Porto Ceresio, son segnalati e curati abbastanza adeguatamente, anche se nei dintorni del Monte Casolo vi è una miriade di varianti che possono confondere se non si è esperti della zona, o si ha buona memoria come mi è capitato ieri. Come diceva Ale, all'importante "valico" detto Bocca dei due Bar si resta "soli" e soltanto la conoscenza dei luoghi può consentire di accedere ai "piani alti" del gruppo mediante una ex-strada militare che sarebbe anche suggestiva da percorrere non fosse per l'abbandono totale sia dei boschi che della strada stessa (in un punto è addirittura franata quasi integralmente). Non ho potuto indagare sulle origini dello strano nome, ma "Bar" potrebbe anche intendersi alla maniera anglosassone come "Bear" o "Bär", cioè Orso, che un tempo lontano questi boschi ospitavano, come da cronistoria locale. Il nome del sovrastante Monte Orsa non è certamente casuale in quest'ottica... In alto la segnaletica torna sufficiente, anche per il fatto che siamo sul confine svizzero e ciò da "manforte" a una miglior comprensione geografica dei luoghi.
Riguardo all'aguzza vetta dell'Orsa che dire? Bellissimo davvero l'ambiente sottostante alla bastionata, che presenta vie di salita su roccia complessi, ma anche passaggi divertenti su canali e caminetti tra i I e III grado: l'idea di salirvi per direttissima "inedita" si è rivelata però al di sopra delle nostre possibilità sia per l'esposizione che per la ragguardevole difficoltà, e dunque ognuno di noi si è inventato la propria via seguendo la cresta e sbucando a pochi metri dalla vetta sul comodo sentierino che ne percorre il groppo.
Per il resto, posti davvero belli e suggestivi nonostante qualche segno di abbandono che peraltro non ne cancellano affatto il valore e l'interesse storico-naturalistico.
Dopo aver"sbranato" il pasto,scendiamo all'Albero di Sella,prendiamo senza segnalazione l'evidente traccia a sx(sentiero che proviene da Besano) e percorriamo un tratto a mezza costa,sino a trovarci più o meno sotto la bastionata rocciosa del Monte Orsa. Salendo nel ripido bosco senza traccia alcuna,raggiungiamo proprio la base di questa grande falesia.Spettacolare!!!!!!! Numerose sono le vie di arrampicata presenti,opportunamente attrezzate con spit(http://www.atuttamontagna.com/falesia-monte-orsa.html)
Naturalmente,noi ,aggirandola a dx, per canali,cenge e alberi risaliamo sino a giungere a pochi metri dalla vetta dove possiamo ammirare le orrende antenne.Dal basso la via diretta,è più a dx,però è troppo pericolosa e esposta ma non impossibile, chissà.........
Scendiamo qualche centinaio di metri sulla strada asfaltata che porta a Viggiù,imbocchiamo la grossa e lunga galleria(Linea Cadorna) dove è stato alloggiato un grosso obice e sbuchiamo sotto le incredibili trincee del Pravello,che raggiungiamo per la seconda volta oggi.Discendiamo sul versante svizzero,seguendo le indicazioni per Crocifisso,ma poco prima deviamo seguendo per il Monte Casolo/Porto Ceresio.Oltrepassato il confine,i sentieri tornano a essere meno curati,ma comunque senza difficoltà raggiungiamo la bella Ca del Monte.Su bella Mulattiera(quella che avremmo dovuto percorrere il mattino)chiudiamo il bel giro a Porto Ceresio.
Bel giro,che ci ha fatto scoprire Storia e Roccia,due cose che su queste montagne sono parte l'una dell'altra...............La variante della falesia del Monte Orsa potrebbe essere valutata tranquillamente T4.
Grazie a Emiliano per la condivisione. Come dice lui : Avanti così!!!!!

A dieci anni "quasi" esatti dalla mia prima salita su questo gruppo di cime un po' snobbato dai varesini per il loro isolamento rispetto alle altre valli, oggi posso dire di conoscerle un po' meglio: a parte la bella sorpresa nell'aver trovato il caotico sistema di trincee del Monte Grumello in stato veramente ottimo (e che mai avevo visitato finora pur essendone a conoscenza), grossomodo poco è cambiato da allora... I sentieri bassi, cioè quelli intorno a Besano e Porto Ceresio, son segnalati e curati abbastanza adeguatamente, anche se nei dintorni del Monte Casolo vi è una miriade di varianti che possono confondere se non si è esperti della zona, o si ha buona memoria come mi è capitato ieri. Come diceva Ale, all'importante "valico" detto Bocca dei due Bar si resta "soli" e soltanto la conoscenza dei luoghi può consentire di accedere ai "piani alti" del gruppo mediante una ex-strada militare che sarebbe anche suggestiva da percorrere non fosse per l'abbandono totale sia dei boschi che della strada stessa (in un punto è addirittura franata quasi integralmente). Non ho potuto indagare sulle origini dello strano nome, ma "Bar" potrebbe anche intendersi alla maniera anglosassone come "Bear" o "Bär", cioè Orso, che un tempo lontano questi boschi ospitavano, come da cronistoria locale. Il nome del sovrastante Monte Orsa non è certamente casuale in quest'ottica... In alto la segnaletica torna sufficiente, anche per il fatto che siamo sul confine svizzero e ciò da "manforte" a una miglior comprensione geografica dei luoghi.
Riguardo all'aguzza vetta dell'Orsa che dire? Bellissimo davvero l'ambiente sottostante alla bastionata, che presenta vie di salita su roccia complessi, ma anche passaggi divertenti su canali e caminetti tra i I e III grado: l'idea di salirvi per direttissima "inedita" si è rivelata però al di sopra delle nostre possibilità sia per l'esposizione che per la ragguardevole difficoltà, e dunque ognuno di noi si è inventato la propria via seguendo la cresta e sbucando a pochi metri dalla vetta sul comodo sentierino che ne percorre il groppo.
Per il resto, posti davvero belli e suggestivi nonostante qualche segno di abbandono che peraltro non ne cancellano affatto il valore e l'interesse storico-naturalistico.
Tourengänger:
Poncione,
froloccone


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