Poncione d'Arzo (m.1017), versante N - Monte Casolo (m.613)


Publiziert von Poncione , 12. Mai 2022 um 23:04. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum:10 Mai 2022
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Lago Ceresio   I   CH-TI 
Zeitbedarf: 7:15
Aufstieg: 1037 m
Abstieg: 1037 m
Strecke:15,8 Km

Antonios59
Emiliano, in vena di ravani, ha adocchiato le rocce nel versante nord del Poncione d'Arzo-Pravello. Proposta accettata.
Cerchiamo una partenza bassa, per poter macinare più chilometri.
 
A Porto Ceresio la brutta sorpresa: il grande parcheggio in direzione dogana è diventato a pagamento anche in settimana. Per fortuna 100 metri avanti troviamo l'unico posto libero in un altro piccolo parcheggio.
Da un breve consulto viene fuori l'idea di andare per 10 minuti lungo la strada e appena varcata la frontiera svizzera, sulla destra tra 2 case sale una scala anonima, che sembra entrare in proprietà privata, ma invece sale nel bosco e si ritrova l'antico sentiero che probabilmente le guardie federali usavano per pattugliare la frontiera dal lato svizzero. Si riconoscono bene tutte le serpentine del sentiero e gli innumerevoli gradini in legno con puntelli in ferro. Più sopra il sentiero perde pendenza e quasi si perde, ormai a margine del nucleo di Cà del Monte, arrivando così al cippo di frontiera con tavolo e panche 546 m. Qui  cerchiamo di seguire la linea di frontiera, anche con tentativo di ravano su una collina. Infine tornati su un sentiero entriamo in alta Val Vignazza e dopo il guado del torrente, andiamo ad aggirare il Monte Casolo su di una stradina nel suo versante ovest. Arrivati a una serie di bivii, prendiamo per la località Crocifisso, e dopo essere transitati da un panoramico appostamento di caccia, arriviamo al cippo di frontiera 54. Qui dopo aver svoltato a destra in salita, seguiamo fedelmente la frontiera su bel sentiero, non segnato sulla Carta Nazionale Svizzera. Si riconoscono ancora i pali e la rete di confine, giù per terra. Dal cippo 57, confluisce da sinistra il sentiero marcato da Crocifisso. Proseguiamo fino all'Albero di Sella (m.897), dove prima dell'erta salita al Monte Pravello parte in discesa a sinistra una bollatura discreta: la seguiamo incuriositi, e anche rischiando qualche scivolata nel terreno argilloso e bagnato, la tracciatura ci porta su una bella mulattiera che subito termina in una radura con appostamenti di caccia.


Poncione
Discesa questa evidente pista delle MTB alla radura inizia la ricerca vera e propria: seguendo il sentiero in direzione E si giungerebbe tramite sentiero abbastanza evidente (bolli arancioni e sbiadita segnaletica CAS) alla località Fontana di Meride, dove si trova un lavatoio (percorso qui descritto in senso opposto: https://www.hikr.org/tour/post149676.html). Entriamo invece tramite bosco rado e grossi blocchi calcarei nel cuore della radura (m.773), ai piedi dell'evidente e ripidissima conoide sassosa sotto i bastioni settentrionali del Poncione d'Arzo, che aggiriamo a destra su prati ripidi, e con evidenti segni di sfalcio dei cespugli e di passaggio. Nastrini di plastica annodati alle piante e una sola enorme freccia in vernice fanno chiaramente capire che non siamo i primi a salire questi erti versanti del Poncione, pertanto procediamo su tracce evidenti di animali cercando i passaggi più puliti e giungendo poco dopo a contatto della bastionata (m.865), traversata alla base da un evidente sentierino: le sorprese non son finite perchè troviamo una fototrappola. I "segni" umani comunque terminano qui.
Seguiamo il sentierino a sinistra per entrare comodamente nella ganna, ma dopo un tentativo d'approccio sull'infido ghiaietto per vedere se si può trovare il varco tra i bastioni, la scarsa qualtà della roccia e la pendenza c'inducono a cercare accesso altrove; torniamo sui nostri passi e traversiamo così a destra bordeggiando le rocce e giungendo a un bel canale erboso con splendida vista a NE. Non vi entriamo ma lo risaliamo sul bordo destro (direzione di salita) tra roccette e prato cespuglioso, anche se probabilmente da esso si dovrebbe giungere giusto in cima. Con ulteriore spostamento a destra rientriamo nel bosco toccando e superando una selletta che accede al luogo più bello e sorprendente della salita, una piccola forra tra due strutture rocciose, di cui quello a destra emerge con prepotenza: risaliamo questo Dente (m.990) con breve ascesa esposta su terreno infido e soggetto a qualche distacco per poi scendere con altrettanta cautela. Fuori da questo luogo suggestivo non rimane che risalire liberamente il ripido pendio terroso e sassoso aggirando ulteriori rocce a destra, pervenendo sulla poco pronunciata selletta tra Pravello e Poncione d'Arzo, che giustamente raggiungiamo per primo (m.1017). Dopo uno sguardo dall'alto al versante appena risalito, da cui s'intuisce il "Dente", puntiamo infine al più panoramico Pravello (m.1015), ove consumiamo il pasto.

La discesa si svolge ora sul versante italiano, toccando nuovamente l'Albero di Sella (m.897) e seguendo poi quel che resta della strada militare per la Bocca dei due Bar, abbandonata a favore del sentiero confinale all'altezza di alcune postazioni militari (cartelli CAI), il quale tocca la Cava di fossili soprannominata Sasso Caldo (m.620). Ricongiunti al sentiero di salita saliamo in breve anche l'altura secondaria del Monte Casolo (m.613), con piccola ma gradevole radura panoramica proprio sulla sommità. Scendendo liberamente sul lato opposto (sentierini) torniamo sullo stradello, poco prima del guado tramite ponticelli dei piccoli torrenti che solcano queste complicate vallette poste proprio sul confine, giungendo alla piccola ma graziosa Cà del Monte (m.500). Anzichè seguire la "nuova" mulattiera che porta nella piazzetta a lago di Porto Ceresio, Antonio propone di prendere quella "vecchia", pure non segnata su carta, che nonostante tutto è in ottime condizioni: segue il lato orografico destro del Rio Vignazza per poi giungere con brevi svolte poco sopra il parcheggio (m.275) di cui si accennava all'inizio, da cui in breve alla macchina.


Avanti così.

NB. Ad eccezione della tratta di salita dalla postazione di caccia al Poncione d'Arzo, valutabile T4/T4+, il resto della gita si divide tra T1/T2 e T3 (sentiero delle guardie dalla dogana di Brusino Arsizio a Cà del Monte e la ripida e scivolosa discesa dall'Albero di Sella alla postazione di caccia).

Tourengänger: Poncione, Antonio59 !


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (7)


Kommentar hinzufügen

Michea82 hat gesagt:
Gesendet am 15. Mai 2022 um 13:07
Essere in vena di ravani e cercare una partenza più bassa per macinare più chilometri....avanti così ragazzi!

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Mai 2022 um 11:41
Ora però meglio darsi una calmata a queste quote vista la folta presenza di zecche carnivore... ;)
Ciao

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Mai 2022 um 12:15
Me ne sono accorto sulla mia pelle al Monte Ferraro (1 sola ma era ancora aprile)

Menek hat gesagt:
Gesendet am 19. Mai 2022 um 10:11
Anche le quote basse regalano ravani di tutto rispetto... chi cerca trova!
Menek

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Mai 2022 um 11:59
Soprattutto le basse quote direi... ;)
Ciao Menego

veget hat gesagt:
Gesendet am 20. Mai 2022 um 14:43
Sei incontenibile Emy, al pensare che solo le zecche ti fermeranno....Scherzo eh!
Complimenti a te e Antonio, per le vostre "avventure", nel cercare vie di grande rispetto.
Buona continuazione
Ciao Ciao
Eugenio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. Mai 2022 um 18:45
Grazie Eugenio... dove osano le zecche io non oso. ;))))
Ciao


Kommentar hinzufügen»