Grignone
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Mi mancava questa salita in giornata e con la neve, ma non era mia intenzione salire oggi.
Ci stavo pensando per sabato prossimo, ed oggi pensavo di arrivare al Bivacco Riva-Girani per vedere le condizioni della montagna.
La salita al bivacco è veloce, la neve è in buone condizioni ed arrivo in 2 ore e 15 minuti.
Faccio un breve assaggio della successiva salita, vedendo che la neve comincia ad essere molle e la traccia è sconvolta dal passaggio degli escursionisti.
Tornato al bivacco faccio la mia sosta per il pranzo e poi, visto che è ancora presto, decido di salire un tratto del "Muro del pianto".
Questa salita l'avevo fatta due volte in passato con l'Alpinismo Giovanile, però dormendo al Brioschi si saliva con calma e senza faticare.
Oggi invece la fatica si fa sentire subito, anche per le condizioni della neve, non più ottimali.
Giunto a circa metà della salita, guardo l'orologio, il tempo per arrivare in cima non manca; torno indietro ora dopo aver faticato tanto?
Decido di continuare.
La salita si fa sempre più faticosa, sarebbero utili due bastoncini, invece di uno.
Finalmente arrivo sulla cresta.
Qui la neve torna ad essere buona e la traccia è bella; ci sono alcuni profondi buchi nella neve di cui non si vede il fondo, che si superano senza problemi.
Me la ricordavo più breve questa cresta, ma finalmente arrivo alla croce della cima e poi al Brioschi.
Che stracada, bagaj !!!
1 ora e mezza dal bivacco.
Qui trovo Peluche; mi avevano detto che ha cominciato a salire anche al Brioschi, con le sue 4 zampe per lei è una passeggiata anche con la neve.
Mezz'ora di sosta; inizialmente mi sento un po' stravolto, ma passa velocemente.
Bevo qualcosa in rifugio, scatto qualche foto (molte venute mosse per la stanchezza), infilo ginocchiere e ghette, e sono pronto per affrontare la lunga discesa, accompagnato da Peluche.
Lungo la cresta la neve è ancora buona, e scendo velocemente, facendo attenzione ai buchi ed alla vicinissima cornice.
La discesa del "Muro del Pianto" si rivela invece un po' difficoltosa per la superficie caotica della neve; mi sentirei più sicuro con un altro bastoncino o la piccozza, ma questa salita non era prevista e mi devo arrangiare.
Un escursionista passa veloce, e Peluche continua la discesa con lui.
Arrivo al bivacco; altra lunga sosta per riposarmi e mangiare ancora qualcosa.
Riprendo la discesa; le condizioni della neve sono ancora buone e scendo "volando"; una breve sosta al Pialeral e proseguo veloce la discesa fino a quando bisogna togliere i ramponcini.
Torna a farsi sentire la stanchezza; avevo in programma una sosta all'Agriturismo Grassi-Lunghi, ma vengo raggiunto da due escursionisti incontrati in cima, che mi offrono un passaggio in auto fino a Milano.
Accetto volentieri; facciamo l'ultimo tratto di strada a piedi fino a Balisio e finalmente mi posso riposare comodamente seduto in auto.
Per la discesa ho impiegato circa 2 ore e mezza.
Il giorno dopo sono un po' dolorante, ma ne è valsa la pena; è stata una bella soddisfazione, non solo per la salita, ma anche perché mi rendo conto che sono ancora in grado di fare salite un po' impegnative.
Ora mi manca solo di fare questa salita con neve "dura".
Alla prossima
Ciao
Stefano
Ci stavo pensando per sabato prossimo, ed oggi pensavo di arrivare al Bivacco Riva-Girani per vedere le condizioni della montagna.
La salita al bivacco è veloce, la neve è in buone condizioni ed arrivo in 2 ore e 15 minuti.
Faccio un breve assaggio della successiva salita, vedendo che la neve comincia ad essere molle e la traccia è sconvolta dal passaggio degli escursionisti.
Tornato al bivacco faccio la mia sosta per il pranzo e poi, visto che è ancora presto, decido di salire un tratto del "Muro del pianto".
Questa salita l'avevo fatta due volte in passato con l'Alpinismo Giovanile, però dormendo al Brioschi si saliva con calma e senza faticare.
Oggi invece la fatica si fa sentire subito, anche per le condizioni della neve, non più ottimali.
Giunto a circa metà della salita, guardo l'orologio, il tempo per arrivare in cima non manca; torno indietro ora dopo aver faticato tanto?
Decido di continuare.
La salita si fa sempre più faticosa, sarebbero utili due bastoncini, invece di uno.
Finalmente arrivo sulla cresta.
Qui la neve torna ad essere buona e la traccia è bella; ci sono alcuni profondi buchi nella neve di cui non si vede il fondo, che si superano senza problemi.
Me la ricordavo più breve questa cresta, ma finalmente arrivo alla croce della cima e poi al Brioschi.
Che stracada, bagaj !!!
1 ora e mezza dal bivacco.
Qui trovo Peluche; mi avevano detto che ha cominciato a salire anche al Brioschi, con le sue 4 zampe per lei è una passeggiata anche con la neve.
Mezz'ora di sosta; inizialmente mi sento un po' stravolto, ma passa velocemente.
Bevo qualcosa in rifugio, scatto qualche foto (molte venute mosse per la stanchezza), infilo ginocchiere e ghette, e sono pronto per affrontare la lunga discesa, accompagnato da Peluche.
Lungo la cresta la neve è ancora buona, e scendo velocemente, facendo attenzione ai buchi ed alla vicinissima cornice.
La discesa del "Muro del Pianto" si rivela invece un po' difficoltosa per la superficie caotica della neve; mi sentirei più sicuro con un altro bastoncino o la piccozza, ma questa salita non era prevista e mi devo arrangiare.
Un escursionista passa veloce, e Peluche continua la discesa con lui.
Arrivo al bivacco; altra lunga sosta per riposarmi e mangiare ancora qualcosa.
Riprendo la discesa; le condizioni della neve sono ancora buone e scendo "volando"; una breve sosta al Pialeral e proseguo veloce la discesa fino a quando bisogna togliere i ramponcini.
Torna a farsi sentire la stanchezza; avevo in programma una sosta all'Agriturismo Grassi-Lunghi, ma vengo raggiunto da due escursionisti incontrati in cima, che mi offrono un passaggio in auto fino a Milano.
Accetto volentieri; facciamo l'ultimo tratto di strada a piedi fino a Balisio e finalmente mi posso riposare comodamente seduto in auto.
Per la discesa ho impiegato circa 2 ore e mezza.
Il giorno dopo sono un po' dolorante, ma ne è valsa la pena; è stata una bella soddisfazione, non solo per la salita, ma anche perché mi rendo conto che sono ancora in grado di fare salite un po' impegnative.
Ora mi manca solo di fare questa salita con neve "dura".
Alla prossima
Ciao
Stefano
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stefano58

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Kommentare (7)