Grigna Settentrionale 2410 m
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Anche quest’anno è arrivato il suo momento.
La mia prima salita in invernale al Grignone mi aveva terrorizzato per cui per anni non ho più voluto andarci. Qualche anno fa mi sono detta devo riprovarci...ma più che un’invernale era stata una primaverile tanto che eravamo scesi dal sentiero estivo. Lo scorso anno, un’invernale nel vero senso della parola e come mi avevano detto, se poi ti piace la ripeti ogni anno e magari più volte…
E allora, eccoci qui, al Colle di Balisio sperando che non ci tirino sotto mentre attraversiamo la strada, il pericolo maggiore di oggi!
Molti lasciano la macchina alla Cappella del Sacro Cuore, ma c’è un divieto, per cui se un giorno a qualcuno girassero i cinque minuti…meglio non rischiare, si tratta di fare qualcosa come 15/20 minuti in più di cammino.
Neve prima di arrivare al Pialeral. Si cammina bene e fino al Bivacco Riva non calziamo i ramponi.
Al bivacco facciamo sosta spuntino e decidiamo di ramponarci, forse non servono data la quantità di neve ma so per certo che in cresta li metterei per cui tanto vale fare tutto qui che siamo comodi e non tira vento. Tra l’altro siamo tra i pochi che ancora non li hanno messi e quei pochi che stanno già scendendo li hanno per cui…
E ora a noi Muro del Pianto… si continua sempre più ripidi, a volte ginocchia in bocca e, ogni volta che alzo lo sguardo, poche, vedo solo sederi…, qualcuno lo supero anche…fino a quando guardo in su e non ci sono solo sederi ma alla mia sx vedo delle figure intere, ci siamo anche quest’anno il muro è caduto!
Per ingannare la salita penso, come faranno in tanti mi sa, perché devo farmi così del male mica me l'ha ordinato il dottore? Questi 300/400 m circa, sono assurdi, oltre a essere in verticale, in alcuni punti le ginocchia raggiungono la bocca ma…una volta in cresta il motivo è davanti a me, a tutti, quei 15/20 minuti di cresta in cui sembra di essere in cima al mondo! Non importa se è sereno, se le nebbie ci avvolgono basta essere qui e anche quest’anno la Grigna mi ha regalato il suo miracolo!
Un bel venticello ci accompagna fino alla croce, foto ricordo, breve sosta davanti al rifugio e poi di nuovo sui nostri passi. Incontro un paio di ragazzi che ho superato in salita, sorridono, ce l’hanno fatta anche loro!
Sul muro del pianto ancora gente, qualcuno che impreca, qualcuno che recita il rosario, qualcuno che fa training-autogeno…ognuno trova il suo modo per fare passare questi metri!
Sosta pranzo al bivacco tra chi scende e chi sale. E' un continuo:
“Sali o scendi”
“Scendo”
“Ramponi e picca”
“Ramponi meglio ma bastoncini sufficienti”
“Com’è su?”
“Nebbia!” ma noi aggiungeremmo “Bellissimo lo stesso!”
Qualcuno preferisce le costine del Pialeral al Muro del Pianto e corre in ritirata…ma i più proseguono.
Tolti i ramponi scendiamo veloci al Pialeral, sosta caffè e anche qui le stesse domande…
Salire il Grignone in invernale è un rito, una sorta di processione che si ripete ogni anno e, a chi mi diceva vedrai che tornerai, non posso che dar ragione!
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